Ai piedi del monte Vulture, in Basilicata, c'è la Cantina di Venosa che, nata nel 1957, raggruppa oggi circa 350 soci per 800 ettari vitati. È la terra dell'Aglianico ma la Cantina non si limita al vitigno autoctono, esplorando con fortuna anche altre strade.

Cantina di Venosa al Vinitaly
«Negli anni abbiamo investito anche in vitigni esteri, come il Merlot da cui nasce uno dei nostri vini di punta, il Matematico», ha raccontato Donato Gentile, enologo di Cantina di Venosa.
A Vinitaly l'azienda porta la sua nuova Top Line, composta da Gesualdo, un Aglianico, D'Avalos, un rosato Merlot, e Incomodo, un Greco Bianco di Basilicata. Accanto alla Top Line c'è poi la linea tradizionale Terre d'Orazio, che ha però cambiato volto, con una rinnovata veste grafica per mettere in mostra il legame con il poeta latino e con il territorio.

Donato Gentile con il direttore Antonio Teora e la responsabile export Giusy Pellegrino