Arte a cielo aperto, visibile a tutti come momento di riflessione. Ventitré totem “double face'” all'insegna della cultura e del rispetto dell'ambiente sono stati, infatti, posizionati fra i vigneti storici di Ca' del Bosco nel cuore della Franciacorta, in prossimità dei passaggi ciclopedonali. È la nuova iniziativa voluta da Maurizio Zanella, presidente della cantina di Erbusco (Bs) in collaborazione con i giovani dell'Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia.
Arte tra i vigneti di Ca' del Bosco
Immersi nell'arte nelle vigne di Ca' del Bosco
Arte in Vigna è il percorso artistico presentato nei giorni scorsi nella sede dell'azienda, là dove vi è una sorta di museo all'aperto con decine di opere d'arte contemporanea, dal Cancello Solare al possente rinoceronte sospeso di Stefano Bombardieri. I 23 totem sono stati progettati in acciaio corten a forma triangolare, a punta di freccia, dall'architetto Gabriele Falconi e realizzati da 40 giovani dell'Accademia, con materiali sostenibili e naturali. A fianco degli artisti del futuro, 8 professori che li hanno assistiti e coadiuvati durante l'anno accademico 21/22 su un progetto ideato dal consulente artistico Giuseppe La Spada.
Ca' del Bosco spazio alla creatività dei giovani
Il lavoro, frutto di cinque scuole di differente livello, si snoda fra i 250 ettari di Ca' del Bosco tutti all'insegna della viticoltura bio. Totem ''double face '' perché da una parte illustrano le caratteristiche del vigneto nei quali sono stati collocati e dall'altra, con un Qr code rimandano al sito che illustra tutta l'attività della cantina. «Una iniziativa - ha dichiarato la direttrice dell'Accademia Benedetta Albini - che crea valore per il territorio coinvolgendo giovani artisti in un progetto lungimirante». Installazioni volte ad approfondire il binomio arte e tutela del territorio con l'obiettivo di preservarlo per le generazioni future.
«Il tutto nasce con una doppia finalità. Da sempre - ha sottolineato Maurizio Zanella - ho creduto nel linguaggio espressivo dell'arte. Sono convinto che unire il potere della creatività all'agricoltura biologica certificata, sia la strada migliore da intraprendere per salvaguardare la Franciacorta. È il nostro modo per dire grazie a questo territorio unico che tanto ci ha donato, regalandoci un vino eccellente. Senza dimenticare la possibilità data ai giovani di interpretare liberamente la natura attraverso diversi stili».