L’obesità, dal latino “obesitas”, che indica la condizione di chi è “grasso, grosso o paffuto”, è in allarmante aumento in tutto il mondo, tanto da assumere i caratteri di un’epidemia globale (globesity). Secondo gli ultimi dati, oltre 2,8 milioni di persone muoiono ogni anno nel mondo a causa di sovrappeso e/o obesità. Nello specifico, in Europa la prevalenza dell’obesità è aumentata di tre volte nelle ultime due decadi e, se non si interviene efficacemente, è destinata a raddoppiare nei prossimi trent'anni.
Oltre 2,8 milioni di persone nel mondo muoiono ogni anno per sovrappeso e obesitàAnche in Italia l’obesità rappresenta
un problema sanitario di crescente e pressante gravità. Tutto questo si traduce in un enorme impatto sociale, dal momento che l’obesità e le
malattie a essa correlate comportano una riduzione della quantità e uno scadimento della qualità della vita, nonché costi sanitari e sociali, diretti e indiretti estremamente rilevanti.
I costi sanitari dell’obesità e del sovrappeso sono infatti ormai più elevati di quelli comportati da fumo, alcolismo e povertà, tanto che le malattie obesità-correlate costituiscono buona parte del carico sanitario del mondo occidentale.
Di fronte a questa grave e preoccupante emergenza,
le due assolute priorità diventano la prevenzione, con la diffusione di nuove abitudini alimentari e di un corretto stile di vita, e una cura efficace e duratura dei casi esistenti, soprattutto di quelli più gravi. Sebbene però educazione alimentare, esercizio fisico e approccio psicologico siano le basi per la terapia preventiva e curativa dell’obesità, molte volte non bastano e il continuo aumento di peso aggrava la presenza di fattori di
rischio per patologie cardiovascolari o per la salute in generale del paziente. Ecco che allora si ricorre alla t
erapia chirurgica, detta bariatrica: l’unica forma di trattamento che consente la guarigione duratura degli obesi gravi e dei superobesi.
Juri Tassinari
Italia: 24mila interventi ogni anno
«Ogni anno in Italia - spiega
Juri Tassinari, chirurgo plastico ed estetico - vengono eseguiti circa 24mila interventi chirurgici di chirurgia bariatrica ai quali possono sottoporsi
pazienti con un'età compresa tra i 18 e 65 anni con obesità di terzo grado e cioè con un indice di massa corporea maggiore di 40 oppure con un'obesità di secondo grado associata a una malattia legata al sovrappeso.
Gli interventi più comuni sono la sleeve gastrectomy, il by pass gastrico e il mini bypass gastrico. È bene sapere però che dopo un intervento di chirurgia bariatrica e di conseguenza
in seguito a un dimagrimento repentino, il corpo subisce alterazioni morfologiche anche di importante entità. La pelle che è stata allungata per lunghi periodi infatti mostra una ridotta elasticità e un’enorme perdita di peso è spesso accompagnata da una corrispondente quantità di pelle in eccesso, a volte così eccessiva da determinare disabilità fisiche nei pazienti, fino a diventare una nuova fonte di stigmatizzazione, isolamento sociale e riduzione della qualità della vita».
La chirurgia bariatrica consente la guarigione duratura degli obesi gravi e dei superobesiL’eccesso di pelle infatti può causare vari disturbi, tra cui ulcere intertriginose e infezioni delle pieghe e dell’ombelico, odori sgradevoli, problemi alla schiena e al collo, dolori e dolori associati al lavoro, all’esercizio fisico e all’intimità, lesioni cutanee dovute a sfregamenti, difficoltà a trovare vestiti che si adattano e disparità tra aspetto ed età. In particolare, l’area che causa il maggior numero di problemi è quella addominale, seguita dal torace e dalle cosce.
Chirurgia plastica ricostruttiva
«La chirurgia plastica - prosegue Tassinari - diventa senza dubbio la tappa conclusiva della cura del
grave obeso sottoposto in precedenza a chirurgia bariatrica, dopo il calo ponderale ottenuto; spesso infatti,
alcuni pazienti hanno necessità di sottoporsi a chirurgia plastica ricostruttiva al fine di ridurre l’eccesso di pelle per ripristinare l’armonia estetica e di carattere funzionale del corpo. Nello specifico, i pazienti che sono stati sottoposti a chirurgia bariatrica, soprattutto se hanno perso più di 30 chili, scoprono di avere una pelle “sgonfiata” in molte aree del loro corpo, inclusi viso, braccia, seno, addome e cosce. Il rimodellamento del corpo migliora la forma e il tono dei tessuti sottostanti e rimuove il grasso e la pelle in eccesso, riducendo i contorni del corpo più lisci e un aspetto normale. Solitamente le procedure più comuni di body contouring includono:
lifting braccia o brachioplastica, in quanto la pelle in più sulle braccia dei pazienti bariatrici appare sempre sul lato inferiore e talvolta viene definita ad “ali di pipistrello”;
sollevamento del seno o mastopessi, per correggere un seno appiattito;
sollevamento dell’addome o addominoplastica;
sollevamento del corpo inferiore per ridurre la pelle in eccesso su glutei e cosce interne ed esterne; lifting facciale. In base alla mia esperienza, è molto probabile che la chirurgia di modellamento del corpo produca un risultato estetico di successo e pochi effetti avversi in un paziente “sano” non fumatore con indice di massa corporea (BMI) <28 kg / m², per cui mi sento di consigliare ai pazienti questa tipologia di interventi, al fine di riuscire a
sentirsi finalmente a proprio agio con il loro corpo».