Possibile che per diventare pasticcere o, peggio, per essere ritenuto un bravo professionista della pasticceria si debba necessariamente avere una medaglia al petto? Possibile che, negli ultimi anni, si assista a un proliferare di associazioni e concorsi in tutta Italia che premiano questo o quel dolce, questo o quel pasticcere senza avere esperienza sul “campo” e anni di lavoro alle spalle?
La proposta di Conpait è semplice allora: occorre regolamentare ogni genere di concorso aperto alla professione del pasticcere. Come? Decidiamo tutti insieme il modo migliore.
È fondamentale coinvolgere le associazioni di categoria
Non solo: serve più che mai coinvolgere le associazioni di categoria. Con loro, tutti insieme, confrontarci e decidere una linea comune. Ciò detto, senza fraintendimenti di sorta, dovrebbe essere attuato in tempi brevi. Il rischio concreto è che i giovani possano essere penalizzati, rispetto proprio ad alcune scelte che apparentemente servono al proprio ego personale, ma non professionale. A lungo termine, queste peculiarità, dettate dal lavoro quotidiano nei laboratori, fanno sì che il pasticcere cresca nel tempo e solidifichi esperienza.
La proposta di Conpait è semplice: occorre regolamentare ogni genere di concorso aperto alla professione del pasticcere
D’altronde basterebbe soffermarsi, per un attimo, sulle pagine social e sui diversi siti web per capire che, nel nostro Paese, spopola la mania dei concorsi e più che altro dei riconoscimenti. Chiariamo bene un passaggio: i concorsi sono utilissimi, se ben fatti. I concorsi servono, eccome, per tastare le capacità dei singoli e a volte dei team in gara. Tant’è vero che, nelle tantissime giurie a cui partecipiamo, il nostro giudizio è sempre scevro da retro-pensieri. I concorsi sono anche belli e capaci di arricchire ulteriormente i partecipanti. Ecco perché, ancora di più, siamo convinti che vadano disciplinati e regolamentati a dovere.
Sediamoci a tavolino, tutti insieme: concordiamo le modalità necessarie e ripartiamo con concorsi unici e univoci in tutta Italia. Valorizziamo maggiormente le scuole di formazione, che sono presenti in Italia e offrono importanti azioni in tal senso. Solo in questo modo, cresceremo maggiormente tutti.