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Fipe-TripAdvisor, accordo in vista Nuove classifiche e più formazione

TripAdvisor è uscito allo scoperto, ci ha messo la faccia e ha dichiarato guerra aperta a chi sfrutta il portale per denigrare attività “rivali” (spesso diffamando) o per esaltare la propria in modo fazioso. Si sta definendo in queste ore a Londra un accordo con la Federazione italiana pubblici esercizi.

di Federico Biffignandi
03 luglio 2018 | 16:22
Fipe-TripAdvisor, accordo in vista 
Nuove classifiche e più formazione
Fipe-TripAdvisor, accordo in vista 
Nuove classifiche e più formazione

Fipe-TripAdvisor, accordo in vista Nuove classifiche e più formazione

TripAdvisor è uscito allo scoperto, ci ha messo la faccia e ha dichiarato guerra aperta a chi sfrutta il portale per denigrare attività “rivali” (spesso diffamando) o per esaltare la propria in modo fazioso. Si sta definendo in queste ore a Londra un accordo con la Federazione italiana pubblici esercizi.

di Federico Biffignandi
03 luglio 2018 | 16:22
 

TripAdvisor è uscito allo scoperto, ci ha messo la faccia e ha dichiarato guerra aperta a chi sfrutta il portale per denigrare attività “rivali” (spesso diffamando) o per esaltare la propria in modo fazioso. Si sta definendo in queste ore a Londra un accordo con la Federazione italiana pubblici esercizi.

La Fipe - rappresentata dal vicepresidente vicario (nonché presidente di Fipe Toscana) Aldo Cursano - è stata infatti protagonista insieme ai vertici di TripAdvisor giunti appositamente da Boston di questo confronto, fortemente voluto dalla stessa associazione, la quale si è detta «orgogliosa e soddisfatta per quanto ottenuto».

(Fipe-TripAdvisor, accordo in vista Nuove classifiche e più formazione)

Aldo Cursano ha parlato addirittura di «momento storico» per tutto il mondo della ristorazione internazionale, dal momento che «TripAdvisor ha messo al centro valori e principi solidi e importanti che vanno incontro alle esigenze e alla cultura americana ma, ancor di più, europea che fino ad ora aveva condiviso ben poco della logica del Gufo». Cursano ha sottolineato anche quanto la Fipe abbia lavorato negli ultimi anni per dare risposte ai propri associati, vessati da criticità legate a recensioni false, e di come intenda «rendere la vita sempre più ardua ai “furbetti” della ristorazione che tentano di percorrere scorciatoie poco lecite per favorire i propri locali».

Bene, tutto apprezzabile e tutto lavoro a cui poter rendere onore. Ma in concreto che cosa cambierà? L’elemento rivoluzionario della “politica TripAdvisor” sta nella netta differenziazione dei locali che verranno recensiti sul portale. In parole semplici: se fino ad ora un take away, una paninoteca o un venditore ambulante venivano inseriti nella stessa classifica di gradimento di un ristorante stellato, ora non sarà più così. Non esisterà più dunque una sola classifica dalla quale, come ogni anno, risulterà (secondo uno strano algoritmo) “il miglior ristorante del mondo”, ma varie classifiche a seconda del target e della tipologia di ogni locale. Del resto succede così in tutti i concorsi gastronomici, enologici, ma anche al di fuori del mondo food&wine.

Italia a Tavola da sempre sostiene questa logica (la campagna di comunicazione e di sensibilizzazione "#NoTripAdvisor" ne è l'esempio emblematico), ritenendo che ogni locale abbia delle sue peculiarità, si rivolga ad un determinato pubblico e ambisca a determinati traguardi. Non ha alcun senso stilare classifiche di gradimento che ingannano l'utente, mettendo nello stesso calderone ogni tipo di locale e non tenendo nemmeno conto delle differenti fasce di prezzo tra un locale e l'altro.

«Ma c’è anche un altro elemento rilevante e innovativo - ha spiegato Cursano - che risiede nella voglia di TripAdvisor di valorizzare la storicità dei locali, la loro cultura, le loro radici, la loro tipicità, e questo prende esempio dal modello di ristorazione tutto italiano. Per noi e per tutto il sistema è motivo di orgoglio».

Aldo Cursano (Fipe-TripAdvisor, accordo in vista Nuove classifiche e più formazione)
Aldo Cursano

La “pressione” del mondo dell’informazione a difesa di un sistema più controllato, trasparente e veritiero ha senza dubbio favorito questo incontro e questa svolta che, almeno nelle premesse, possiamo definire quasi "epocale". Non di rado, come è accaduto anche tra Italia a Tavola e Fipe, si è arrivati anche ad uno scontro molto acceso. Cursano ha spiegato: «Tutti, a loro modo, hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato, anche Italia a Tavola che negli ultimi anni ha giocato la sua partita. La nostra posizione era tuttavia complessa perché noi siamo un’associazione che deve lavorare per trovare soluzioni certe e legali e per dare risposte ai nostri associati. Lo abbiamo fatto, diventando i primi ad aprire un canale diretto con TripAdvisor per risolvere criticità segnalateci dai nostri associati».

Resta aperta una questione: come impedire che gli utenti postino recensioni false? «La strada è lunga - ha risposto Cursano - ma la vogliamo percorrere con tutta la nostra voglia di ripulire questo strumento dai “furbetti”. Con TripAdvisor avvieremo una massiccia attività di comunicazione e di formazione a favore degli utenti e dei ristoratori per spiegare loro come postare recensioni, ma anche come leggerle. Occorre far capire a tutti quanto possa essere rischioso commentare in modo negativo un’esperienza. Inoltre verranno implementati gli strumenti di filtraggio e di controllo di tutto quello che viene pubblicato sul portale. Noi come Fipe abbiamo sempre attive le nostre sedi provinciali alle quali i nostri soci possono sempre rivolgersi per risolvere le loro problematiche legate a TripAdvisor».

Sarà la volta buona? L’incontro londinese di oggi fa ben sperare.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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