“Seconda stella a destra / questo è il cammino / e poi dritto, fino al mattino / poi la strada la trovi da te / porta all’isola che non c’è...”, canta Edoardo Bennato in uno dei suoi brani più celebri. E “un’isola che non c’è” la vuole creare Claudia Vincenza Condorelli, presidente dell’associazione “Il Faro - Famiglie oltre la disabilità”, dando vita ad una struttura dove ci sia inclusione per tutti i bambini, normodotati o con difficoltà, che risponda a esigenze riabilitative ma anche ludiche per i minori e le loro famiglie. E per trovare la strada Claudia Vincenza avrà sì guardato le stelle, ma non solo quelle del cielo. Anche quelle della cucina siciliana, e non solo. Chef professionisti, cuochi di lungo corso e firme della ristorazione che si sono subito messi a disposizione per una serata di beneficenza che ha avuto il sapore del ritorno alla vita, sotto tanti aspetti.
Così lo scorso 28 giugno nell’incantevole
Castello di San Marco Charming Hotel di Calatabiano, nel Catanese, con il suo elegante giardino in stile arabo, per l’evento “
Impara giocando”, dedicato ai bimbi diversamente abili, si sono ritrovati
14 cuochi, ciascuno proponendo una propria ricetta, mentre una nutrita squadra di sponsor e aziende sosteneva l’evento. A coordinarli,
Luca Miuccio e
Gaetano Procopio, volti noti della ristorazione siciliana, che si sono detti soddisfatti di una simile riuscita, anche rispetto alla 1ª edizione, nel 2020, quando a partecipare furono in 4 e in tono minore a causa delle restrizioni anti-Covid: 9mila euro furono raccolti allora, ben
16mila nelle scorse sere, superandosi gli ospiti in generosità.
Valeria Lopis (responsabile comunicazione Il Faro), Pino Cuttaia, Claudia Vincenza Condorelli, Pierluigi Reale (produttore di pasta) «Ringrazio davvero tutti - ha detto la presidente Condorelli - dagli chef alla mia squadra, dalle aziende al direttore della location, Daniele Murabito. Tutte persone splendide, che hanno compreso il disagio delle famiglie. Vorremmo che la nostra struttura di futura realizzazione fosse destinata a tutti i bambini, non solo a quelli con difficoltà motorie».
Piatti di tradizione per il piacere di un’occasione conviviale
Come due direttori d’orchestra, Miuccio e Procopio hanno potuto contare su artisti dei fornelli come
Pino Cuttaia, 2 stelle Michelin, che ha preparato una “Trasparenza di calamaro ripiena di tenerume di cucuzza”. «Oggi il cuoco contemporaneo è un po’ la mamma di un tempo - ha detto lo chef stellato, intervistato da Italia a Tavola - e portare in un piatto la tradizione domestica è già straordinario; è lì che nascono le nostre radici ed è lì che c’è la nostra memoria. Nella nostra civiltà - ha concluso - tutto è sofisticazione, ma il Covid ci ha ridimensionato e fatto capire quali sono i veri valori: l’incontro, lo stare insieme e condividere un cibo».
Alessandro Ravanà (a sinistra) insieme al suo sous chef Ignazio Morgante Accanto a lui,
Salvatore Gambuzza con il suo “Tonno shakerato del Mediterraneo”;
Angelo Treno con il suo “Uovo ancestrale”;
Alessandro Ravanà con “Baccalà con intingolo alla mediterranea, oliva nel suo seme in polvere, foglia di cappero e oliva al pomodoro”. Neanche i due coordinatori si sono tirati indietro:
Luca Miuccio ha preparato una ricetta vegetale con cavolfiore maturato e pancia di maiale; anche
Gaetano Procopio ha utilizzato la pancia di maiale, ma con acqua di tenerumi estratta a freddo.
E ancora, in prima linea
Gianluca Renzi con “Ricciola mediterranea marinata al curry verde, banana fermentata e basilico”;
Vincenzo Cinardo con il dessert “Friz Velvet, gelée ai frutti rossi, petali di rosa, biancomangiare alle mandorle, mandorla tostata e velatura di cioccolato al latte frizzante”;
Alfio Visalli con “Uovo ceruso leggermente cotto con bottarga di tonno, ricotta di pecora e il suo pane fritto, con cialdina di ceci, ricotta al limone e corallo nero di seppia”.
E poi la tradizione delle crispelle, con un maestro riconosciuto come
Orazio Cordai, immancabile in questi eventi, con il suo cuore, la sua generosità e la sua maestria. A loro, naturalmente, si sono uniti i resident chef
Giuseppe Bonaccorso e
Isidoro Messina, oltre a
Vincenzo Di Falco e
Max Mariola.
Non solo food: il successo della serata
Ad accompagnare le ricette, l’
Associazione italiana sommelier Sicilia, capitanata dalla delegata Ais Catania,
Maria Grazia Barbagallo, che ha proposto numerose etichette di aziende, tra bollicine, bianchi, rosati e rossi. L’evento è stato organizzato seguendo tutte le normative anti-Covid in vigore e con prestigiosi patrocini, come quelli della Regione Siciliana Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, del Comune di Calatabiano, del Comune di Catania, della Città Metropolitana di Catania. Le note jazz della band Evolution Brass e momenti di comicità con l’attore
Gianluca Impastato hanno arricchito le degustazioni, che avevano comunque già il sapore della rinascita e della solidarietà.
Claudia Vincenza Condorelli con Gianluca ImpastatoFoto del servizio: Vincenzo LeonardiPer informazioni:
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