Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 16 luglio 2024  | aggiornato alle 16:37 | 106483 articoli pubblicati

Bufala Campana
Bufala Campana

Anche Cracco si dà alla delivery A domicilio pasti stellati e tracciati

Lo chef ha introdotto nei suoi locali il servizio di consegna a domicilio con la possibilità per il cliente di verificare che le procedure per la preparazione del pasto siano state ottemperate.

 
27 maggio 2020 | 15:20

Anche Cracco si dà alla delivery A domicilio pasti stellati e tracciati

Lo chef ha introdotto nei suoi locali il servizio di consegna a domicilio con la possibilità per il cliente di verificare che le procedure per la preparazione del pasto siano state ottemperate.

27 maggio 2020 | 15:20
 

Che la sala non sia più l’unico canale di vendita per un ristorante, è un fatto che si è reso evidente anche agli scettici negli ultimi giorni del lockdown e in questi primi giorni di riapertura. La sala permarrà il canale prevalente, ne siamo persuasi, e siamo altresì persuasi che sebbene ancillari, vivranno di loro posizionamento autonomo e arrecheranno margini di contribuzione sia il servizio di asporto che la delivery.

Le schermate della piattaforma digitale utilizzata da Carlo Cracco per la delivery - Anche Cracco si dà alla delivery A domicilio pasti stellati e tracciati

Le schermate della piattaforma digitale utilizzata da Carlo Cracco per la delivery

A rendere credibile e a dare ulteriore autorevolezza a quanto elevato possa essere lo standing qualitativo della delivery, in una piazza importante come quella di Milano, basterebbe citare i due casi di due chef pluristellati quali Claudio Sadler e Carlo Cracco che hanno entrambi iniziato ad erogare la delivery dopo averla studiata e progettata.

I risultati sono già lusinghieri. Lo chef Carlo Cracco nei suoi ristoranti “Cracco” e “Carlo e Camilla in Segheria” fruisce del servizio “trustdelivery” che garantisce il cibo a domicilio con la tecnologia blockchain. Vediamo in pratica di cosa si tratta e comprenderemo che la sua attuazione è di grande semplicità.

Il cliente effettua il suo ordine allo shop Carlo Cracco. Al momento della delivery propriamente detta (consegna) la box che il rider consegna al cliente in casa sua, è dotata di un’etichetta-sigillo sulla quale è applicato un QR code messo dal ristoratore. Pertanto per prima cosa il cliente verifica l’integrità del sigillo sull’etichetta e poi, inquadrando il QR code, accede ad una Landing Page. E qui vive la sua customer experience: grazie alla tecnologia blockchain verifica che le procedure siano state ottemperate, si giova del messaggio di benvenuto dello chef e accede allo shop, se già desidera effettuare un ordine successivo.

Il servizio TrustDelivery, lanciato nel mese di aprile 2020 dalla startup pOsti in partnership con EY e in collaborazione con FIPE-Confcommercio, amplia il numero dei suoi fruitori acquisendo ristoratori in Emilia, nel Lazio ed in Campania. La prioritaria motivazione di utilizzo risiede nella volontà del ristoratore di rassicurare i clienti della delivery sul meticoloso e documentato rispetto di una serie di misure di sicurezza alimentare, conformi alle linee guida messe a punto dalla FIPE, nelle fasi cruciali di preparazione, confezionamento e consegna.

Stiamo andando, come è corretto e doveroso che sia, verso una delivery che tuteli la salute dei clienti e che nel contempo sia garanzia di trasparenza su quanto avviene in cucina. Avanti così, verso la nuova normalità della ristorazione post Covid.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Icam Professionale
Brita
Molino Colombo

Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Icam Professionale
Brita

Molino Colombo
Prima
Longarone Fiere