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Università dell'Accoglienza Da Nord a Sud istituzioni d'accordo

La vicesindaca metropolitana di Milano Arianna Censi, il vicepresidente della Regione Calabria Antonio Viscomi e Alberto Coen Porosini rettore dell'Università dell'Insubria appoggiano l’Università dell’Accoglienza, l'idea di Italia a Tavola lanciata per migliorare il settore ristorazione e ricezione.

di Andrea Radic
03 ottobre 2017 | 10:56
Università dell'Accoglienza 
Da Nord a Sud istituzioni d'accordo
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Da Nord a Sud istituzioni d'accordo

Università dell'Accoglienza Da Nord a Sud istituzioni d'accordo

La vicesindaca metropolitana di Milano Arianna Censi, il vicepresidente della Regione Calabria Antonio Viscomi e Alberto Coen Porosini rettore dell'Università dell'Insubria appoggiano l’Università dell’Accoglienza, l'idea di Italia a Tavola lanciata per migliorare il settore ristorazione e ricezione.

di Andrea Radic
03 ottobre 2017 | 10:56
 

La vicesindaca metropolitana di Milano Arianna Censi, il vicepresidente della Regione Calabria Antonio Viscomi e Alberto Coen Porosini rettore dell'Università dell'Insubria appoggiano l’Università dell’Accoglienza, l'idea di Italia a Tavola lanciata per migliorare il settore ristorazione e ricezione.

Da nord a sud, da Varese a Milano a Catanzaro, dalla voce dei governi locali e dal mondo accademico giunge nuovo sostegno e disponibilità al dialogo in merito all'iniziativa di Italia a Tavola #laureaccoglienza che segnala la mancanza di un percorso di laurea nel settore ristorativo e ricettivo e ne propone l’introduzione.

(Università dell'Accoglienza Da Nord a Sud istituzioni d'accordo)

Arianna Censi, vice sindaca metropolitana di Milano, candida la città a essere sede di questa università: «Le università di Milano - spiega - hanno fatto un grandissimo lavoro e questo nuovo percorso accademico potrebbe essere una giusta "legacy" di Expo. Oggi i cuochi stanno trasmettendo ai ragazzi e alle ragazze la voglia di fare questo mestiere, poi non tutti diventeranno stellati, altri prenderanno altre delle numerose strade professionali in questo settore, però saranno uomini e donne competenti sulla materia. A Cornaredo, abbiamo inaugurato pochi giorni fa l'Istituto Olmo, un nuovo modello di scuola professionale, di avanguardia, dotata di veri spazi e servizi per formare professionisti e per dare agli studenti concrete possibilità. Ecco dopo scuole così, un seguito universitario sarebbe giusto».

Arianna Censi (Università dell'Accoglienza Da Nord a Sud istituzioni d'accordo)
Arianna Censi

«Il gap che Italia a Tavola segnala esiste - prosegue Censi - dovrà essere superato, e accadrà. Negli ultimi cinque anni il tema del cibo, dell'alimentazione, della produzione è diventato di enorme interesse e la formazione secondaria è migliorata. Quello di Cornaredo è un modello, certo, ma la tendenza è questa. Il cibo ha una relazione con gli equilibri nel mondo, con la pace, con la convivenza e con la distribuzione e delle risorse. Il concetto "Produrre bene e sprecare poco o nulla" darebbe a questo percorso universitario non solo un valore economico, ma anche etico-sociale. Io sono pronta a dare il mio contributo ad un tavolo di lavoro».

Antonio Viscomi vice presidente Regione Calabria professore ordinario di Diritto del Lavoro all'Università di Catanzaro mette in campo a favore di #laureaccoglienza la propria esperienza accademica. «Mi sembra un'ottima iniziativa sia per il sistema universitario che per le politiche regionali di sviluppo. Possiamo creare legami tra formazione e mercato del lavoro. Oggi è importante dare corpo e anima al turismo enogastronomico che necessita di professionalità adeguate. Parlare di "quattro A" non è uno slogan, parlo di Agricoltura, Ambiente, Archeologia e Artigianato».

Antonio Viscomi (Università dell'Accoglienza Da Nord a Sud istituzioni d'accordo)
Antonio Viscomi

«La Calabria ha bisogno di professionisti - prosegue - basta con l'approssimazione serve professionalità, non solo dobbiamo fare bene, ma consentire a chi si affaccia a queste professioni di essere formato e affrontarle con passione. Per fare questo è necessaria una maggiore cultura e una maggiore attenzione da parte del sistema universitario che deve costruire percorsi didattici professionalizzanti e lauree brevi, lo Stato ha il dovere di assumersi il rischio di investire in questo sviluppo. Anche le università devono imparare la parola "sistema", cooperare. Guardarsi a vicenda e dialogare per guardare verso il mondo e alzare l'asticella della formazione di eccellenza. Sono pronto a farmi parte attiva di un percorso concreto che metta in pratica quanto propone Italia a Tavola».

Anche il Rettore università dell'Insubria Alberto Coen Porosini appoggia la campagna di Italia a Tavola il lavoro già in atto con l'Accademia Gualtiero Marchesi. «Abbiamo iniziato da tempo un dialogo con Gualtiero Marchesi su un'idea specifica e puntuale, una università rivolta a persone che hanno già acquisito competenze, una specializzazione ulteriore per cuochi che già hanno esperienza, ma che necessitano di una preparazione non solo di tipo tecnico culinario ma anche in discipline universitarie, dalla chimica alla fisica alla scienza della nutrizione ai processi industriali. Ho visto una foto della cucina di Massimo Bottura, dove ci sono strumenti che sono solito vedere nei laboratori universitari di chimica. Ecco gli studenti devono imparare anche questo. È vero che come sistema pubblico non abbiamo praticamente nulla ma è anche vero che il sistema è piuttosto ingessato, oggi le università possono aprire corsi ma solo all'interno di "classi di laurea" che sono indicate dal Ministero. Andrebbe quindi progettato qualcosa di nuovo che vada in questa direzione. Le università possono fare la loro parte ma è il Ministero che deve rivedere le classi di laurea a colmare questa carenza».

Alberto Coen Porosini (Università dell'Accoglienza Da Nord a Sud istituzioni d'accordo)
Alberto Coen Porosini

Alla domanda sulla possibilità di avviare un tavolo di lavoro risponde così: «Certamente, permetterebbe di capire quali esigenze esistono e come si possono soddisfare. Vanno riunite le tematiche necessarie, gestione, amministrazione, cucina, sala, ristorante, informatica, marketing. La prima apertura deve venire dal ministero. Infine teniamo presente che il cibo è cultura, non era così nel passato e la massificazione di questo valore è ancora più recente. Anche per i fenomeni televisivi che determinano la cultura di massa. L'Italia è il Paese che ha più denominazioni controllate e biodiversità di tutti, ma non esiste un sistema formativo che lavori in quella direzione».

Sostengono l'iniziativa #laureaccoglienza di Italia a Tavola anche istituzioni (Maurizio Martina, Valeria Fedeli e Dorina Bianchi), Maestri di cucina (Gualtiero Marchesi e Massimo Bottura), presidenti di associazioni (Euro-Toques, Jre, Ada, Ais e Fic, Le Soste e Ambasciatori del gusto), altre figure di spicco e del settore (Roberto Maroni, Andrea Illy - Altagamma, Giuseppe Salvioni - Franciacorta e Matteo Lunelli - Cantine Ferrari, Riccardo Felicetti - Pastificio Felicetti, Ezio Indiani - Ehma, Antonio Santini - Dal Pescatore) oltre al re del cioccolato Ernst Knam, al presidente di Conpait Federico Anzellotti, al cuoco Niko Sinisgalli e alle imprese.

Hashtag: #laureaccoglienza

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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