Mica migliaia di anni fa! Ma no, fino ad appena un paio di secoli fa, l’attuale riviera di Chiaia era letteralmente tale, ovvero era il lungomare di Napoli con una spiaggia molto frequentata dai napoletani. E poi, invece, gli scogli, l’asfalto, la bellissima e rinata Villa Comunale, e il mare… si allontana pur a invarianza di toponomastica. Sia come sia, sempre alla riviera di Chiaia siamo! Mettiamoci spalle al mare, che equivale a dire che diamo le spalle a Capri e alla nostra sinistra, bianco lucente, c’è il Consolato Usa, c’è Piazza Quattro Giornate, c’è la Villa Comunale, c’è Villa Pignatelli, c’è Piazza Vittoria. Ecco, è così che delimitiamo la riviera di Chiaia. I due lungomare “veri” sono, da toponomastica ufficiale, via Caracciolo e via Partenope. Passeggiare qui, è stato detto, è farsi “la passeggiata più bella del mondo”! Nei paraggi di Villa Pignatelli, parliamo di poche decine di metri, c’è l’Ostaria Pignatelli, il posto buono per pranzi e cene dove la cucina è “naturalmente” napoletana. “Naturalmente” a volere intendere che “neanche lo si dice: è nelle cose!”.
La sala dell'Ostaria Pignatelli
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Mise en place dell'Ostaria Pignatelli
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Particolare dell'Ostaria Pignatelli
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L'accogliente sala dell'Ostaria Pignatelli
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Tandem affiatato, con lo chef Enzo Politelli a governo di piccola e gagliarda brigata di cucina e l’onnipresente Giulio Verbini a presidio della sala. Sala interna molto bella, pavimenti originali, tavoli ben distanziati tra loro. Curato, accogliente il dehors esterno, fruibile pressoché tutto l’anno.
Cosa si mangia da Ostaria Pignatelli
Con Giulio buttare l’occhio al menu, può anche servire a poco. Meglio fidarsi dei suoi suadenti suggerimenti. Difficile che ciò provochi delusione! Cominciamo con qualche antipasto leggero, laddove il concetto di leggerezza va letto secondo i canoni di una cucina che parte dal presupposto che sedersi al tavolo dell’Hostaria Pignatelli significa non andare di fretta, non guardare l’orologio e possibilmente tenere spento il cellulare.
Ziti al ragù di Ostaria Pignatelli
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Ziti alla genovese di Ostaria Pignatelli
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Pennette alla lardiata di Ostaria Pignatelli
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Parmigiana di melanzane di Ostaria Pignatelli
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Fiori di zucca di Ostaria Pignatelli
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Polpette al ragù di Ostaria Pignatelli
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Dunque: bruschette alla cetarese, con pomodorini secchi, stracciata di bufala e acciughe; fiori di zucca ripieni di ciccioli, provola e ricotta; pizzette di cicinielli: bianchetti fritti con zucchine. Pronti? Pronti a cosa? A proseguire con due antipasti un tantino meno leggeri! E sia: Parmigiana di melanzane; Peperoni ripieni. Davvero, ma davvero davvero, queste due sontuose e generose pietanze potrebbero da sole costituire ghiotto pranzo!
Dell’inutilità del menu si è già detto, vero? Ed eccoci ai suggerimenti di Giulio per assaggi di primi piatti. Piena fiducia e allora… Candele alla genovese, con ragù di stracotto di carne di bovino e cipolla, con parmigiano reggiano e granelli di pepe nero; Mezzanelli alla lardiata, con lardo di colonnata, pancetta, pomodorini datterini, pepe, peperoncino, parmigiano reggiano e pecorino romano. A farci compagnia, appropriati i calici e corretto il servizio, il Greco Paestum Igp Calpazio 2023, ottenuto da sole uve greco, fatto da San Salvatore 1988 a Giungano (Sa).
Di commovente bontà il secondo: Polpette al ragù, con pinoli e uva sultanina, generosamente contornate da saporite melanzane a funghetto. Menzione per i dolci: ci sono quelli classici di Sal De Riso. Imperdibile quello dedicato alla Principessa Pignatelli.
All’Ostaria Pignatelli come a casa
Esperienza piacevolissima, emblema di cosa si è capaci di realizzare quando a pilotare l’attività, posta di base ed imprescindibile una validissima tecnica in cucina, ci sia la conoscenza naturale, innata vorremmo dire, di cosa sia accogliere l’ospite, farlo sentire a suo immediato agio e proporgli affettuosamente quelle cose buone che qui si sanno fare con magistrale naturalezza.
Ostaria Pignatelli
Riviera di Chiaia 216 - 80122 Napoli
Tel 081 0153134