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La mummia del Similaun, "star" del Museo Archeologico di Bolzano

Chiamata familiarmente Ötzi, è un reperto antropologico rinvenuto nel 1991 in Trentino-Alto Adige all'interno di un ghiacciaio. Da quando è stata collocata nel Museo Archeologico ne è diventata la principale attrazione

 
11 settembre 2022 | 16:30

La mummia del Similaun, "star" del Museo Archeologico di Bolzano

Chiamata familiarmente Ötzi, è un reperto antropologico rinvenuto nel 1991 in Trentino-Alto Adige all'interno di un ghiacciaio. Da quando è stata collocata nel Museo Archeologico ne è diventata la principale attrazione

11 settembre 2022 | 16:30
 

Più di 5,5 milioni di visitatori in 24 anni: tanti ne ha realizzati il Museo Archeologico dell‘Alto Adige di Bolzano dalla data della sua apertura al pubblico il 28 marzo 1998. La celebre mummia del Similaun, l’Uomo venuto dal ghiaccio ospitato nel museo, chiamato familiarmente Ötzi, rimane ancora la principale meta di molti turisti in visita nella città.

Il pubblico guarda la ricostruzione della Mummia del Similaum (foto Flipflop collective) La mummia del Similaun,

Il pubblico guarda la ricostruzione della Mummia del Similaum (foto Flipflop-collective)

Il Museo Archeologico dell'Alto Adige di Bolzano e l'Uomo venuto dal ghiaccio

Ideato nel 1998 come spazio espositivo dedicato all’archeologia dell’arco alpino meridionale, il museo dedica, a partire dal febbraio 2013, tre quarti della propria esposizione permanente al tema dell’“Uomo venuto dal ghiaccio”.  La mummia del Similaun (in tedesco Mumie vom Similaun), anche uomo del Similaun, uomo dell'Hauslabjoch e familiarmente Ötzi, è un reperto antropologico rinvenuto il 19 settembre 1991 in Trentino-Alto Adige, in prossimità del confine austro-italiano, ai piedi del ghiacciaio del Similaun a 3213 metri sul livello del mare.

L’Uomo venuto dal ghiaccio è illustrato in ogni dettaglio: il suo profilo medico e antropologico e le caratteristiche del magnifico corredo di indumenti e di attrezzi che aveva con sé al momento della morte sono resi comprensibili al pubblico integrando reperti, testi didattici e postazioni video e multimediali.

Il fascino della mummia più antica del mondo

Il fascino che emana la mummia più antica del mondo è tuttora fortissimo. Lo attestano le reazioni degli stessi visitatori: a colpirli non è soltanto il faccia a faccia con la mummia dell’Età del Rame (periodo che va dal 3300 al 3100 Avanti Cristo), ma anche il suo ricco equipaggiamento perfettamente conservato.

“Ötzi” era equipaggiato nel migliore dei modi per la permanenza in alta montagna. Il suo vestiario comprendeva calzature, leggings, perizoma, sopravveste, graticcio d’erbe e berretto di pelo d’orso.

I materiali usati sono pelliccia e pelle di cervo nobile, orso, capra, pecora e bovino. Ciò permette di delineare un quadro piuttosto completo dell'abbigliamento dell’Età del Rame nell’area alpina, finora quasi del tutto ignoto. La tecnica di taglio, le accurate cuciture e l'abile lavoro d'intreccio testimoniano l'esistenza, in quel tempo ed in quella cultura, di una rigorosa specializzazione del lavoro.

Completano l’equipaggiamento dell’Uomo venuto dal ghiaccio un arco non finito, una faretra con frecce, un’ascia immanicata di rame, un pugnale di selce con fodero, un ritoccatore, contenitori in corteccia di betulla, una gerla, punteruoli d’osso ed altro ancora.

Ötzi – L’Uomo venuto dal ghiaccio

Oltre 5000 anni fa un uomo scalò il ghiacciaio di Senales fino alle sue cime gelate e lì morì. Nel 1991 venne ritrovato per caso, con i suoi indumenti e l'equipaggiamento, mummificato, congelato: una scoperta archeologica sensazionale che offre uno scorcio senza eguali sulla vita di un uomo dell'età del rame.

Dopo alcuni anni di ricerche condotte da gruppi di esperti di altissimo livello, dal marzo del 1998 la mummia e gli oggetti che le appartennero sono esposti al pubblico presso il Museo Archeologico dell'Alto Adige.

Affascinati, pieni di stupore, ma anche stranamente commossi possiamo incontrare oggi un testimone del nostro passato. Il destino di questo individuo si sottrae all'anonimato della storia per rivivere nelle nostre menti.

Il luogo del ritrovamento (foto di Dario Frasson) La mummia del Similaun,

Il luogo del ritrovamento (foto di Dario Frasson)

Il Museo Archeologico di Bolzano e le sue mostre

Il Museo Archeologico dell'Alto Adige fa parte dei musei provinciali di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano. Si trova in un edificio risalente al 1912 che ospitò prima la Banca Asburgica e poi la Banca d'Italia.

Esso è situato ai margini della zona pedonale di Bolzano. Il quarto piano del museo è dedicato all'archeologia dell'Alto Adige, con temi espositivi che variano periodicamente. Fino al 7 novembre 2022 vi si trova la mostra temporanea "Stone age connections. Mobilità ai tempi di Ötzi”.

Museo Archeologico dell’Alto Adige
Via Museo. 43
39100 Bolzano,

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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