Decisamente di buon gusto in tutti i sensi, questa gentile sala da tè nel prezioso quartiere della Magione, di fronte all’antico palazzo Ajutamicristo, quartier generale della Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali. La porta-vetrina del tranquillo locale lascia intravedere il bancone con le torte, l’avvicendarsi dei giovani Sergio Barbara e Silvia Zandomeneghi. Laureati in Storia dell’arte a Firenze, dove si sono conosciuti, hanno aperto con coraggio a maggio 2020, sfidando la pandemia.

Il locale
Accogliente come un salotto borghese, è arredato con cura, atmosfera semplice, luci a soffitto calde, poltroncine in legno e stoffa originali anni ’50, biblioteca d’artigianato colorata nel verde d’amour di quegli anni. Alle pareti quadri e foto d’artisti di Milano, Roma, Palermo; sono mostre da non perdere e che si alternano mese per mese.
Le varietà di tè sono 51 e provengono dai Paesi produttori più importanti, come dire Cina, Giappone, Sri Lanka, India. Si aggiungono decine e decine di tisane e infusi. Sergio svela alcuni segreti per un buon té, per esempio del Matcha Bio giapponese è bene usarne un cucchiaino pari a 2 grammi, l’acqua a bollire per il tempo indicato dalla clessidra. Il servizio è un rito che richiede un’ampia varietà di teiere e tazzine e tanta passione che ha appreso in famiglia. La mamma Francesca, con la passione sportiva, è l’esperta cuoca di fresche specialità e golosi dolci.
A titolo d’esempio: Bowl alla greca con cous cous integrale di farro, pomodorini, cetrioli, feta, olive; Piadina integrale artigianale con hummus di ceci, pomodori secchi e insalatina; Dolce di carote, farina di riso, yogurt bianco, mandorle; infuso di tè verde cinese o al gelsomino; corroboranti estratti di frutta e ortaggi di stagione.
Si può prenotare il piatto preferito e trovarlo all’ora richiesta o chiedere la consegna a domicilio.
Ambasciatore delle Arti consiglia una visita all’interessante Museo della Soprintendenza.