Salone del gusto 2016, format vincente Torino apre alla cultura e al turismo

28 settembre 2016 | 11:04
di Piera Genta
«Niente sarà più come prima», sono le parole di Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia alla chiusura di Terra Madre Salone del gusto 2016. Infatti dopo vent’anni, e dieci edizioni, la manifestazione si è presentata con una formula innovativa che rimarrà tale, con le dovute modifiche, anche tra due anni lasciando il Lingotto, spostandosi in città, all’aperto coinvolgendo piazze, teatri, musei, parchi e tanti punti strategici di Torino.


foto: Alessandro Vargiu

Bellissime giornate di fine estate, tanti visitatori italiani e stranieri, entusiasti, difficile da quantificare, accolti da una Torino che ha mostrato il suo nuovo volto di città turistica e culturale, infinite le sollecitazioni, tante e, per stare in tema, un pranzo veramente ghiotto. Disagi certo, ma come non pensare per un nuovo format al suo anno zero! Torino non si ferma, proprio in questi giorni l’assessorato alla Cultura e al turismo della regione Piemonte ha presentato il dossier di candidatura per ospitare sotto la Mole l’edizione 2018 delle selezioni europee del Bocuse d’Or, il più importante e celebrato premio di alta cucina, vero e proprio campionato del mondo del settore.

Terra Madre Salone del gusto inizia dall’aeroporto di Torino Caselle con la mostra fotografica di Carla e Giorgio Milone, “Voler bene alla terra: gesti, cibi e luoghi del mondo, tanto da raccontare”. Tra piazza San Carlo e via Roma, un chilometro di biodiversità. 170 presidi nazionali di cui 28 nuovi tra cui uno spazio dedicato ai legumi, Slow beans, proprio in occasione dell’anno internazionale che la Fao ha dedicato a questo alimento. Ed ancora il presidio nazionale dell’olio extravergine italiano che promuove il valore ambientale, paesaggistico, salutistico ed economico dell’olio extravergine italiano. Un progetto di carattere nazionale con un suo regolamento di linee guida a cui hanno aderito una settantina di produttori.



In piazza Castello l’area espositiva della Regione Piemonte con l’Orto didattico con varie piante da frutto e ogni giorno La Merenda… a Castello, seduti sulle coperte colorate, nel prato urbano di piazza Castello il pubblico in un rito collettivo che riporta alla tradizione culturale piemontese, la merenda “sinoira” degustando i prodotti di qualità del Piemonte Dop e Igp, dai formaggi Bra, Castelmagno, Murazzano, Raschera, Robiola di Roccaverano, Toma Piemontese, Mela Rossa Cuneo, accompagnati da pane integrale, succo di frutta biologico e le paste di meliga.

Piazzetta Reale ha ospitato ben 15 food truck, mentre sotto i portici del cortile d’onore a Palazzo Reale l’Enoteca con oltre 800 etichette italiane che partecipano al Progetto vino di Banca del Vino e Slow Food. Inoltre i temporary tasting ovvero appuntamenti durante i quali è stato possibile assaggiare i vini provenienti da prestigiose zone vinicole d’Europa e del resto del mondo. Via Po si trasforma in via del gelato con ben 25 straordinari maestri gelatieri provenienti da tutta Italia ospiti del laboratorio di Alberto Marchetti.



Piazzale Aldo Fusi è diventata piazza dei Maestri del Gusto, uno dei luoghi più affollati della movida torinese. Il calendario di oltre 60 degustazioni guidate e gratuite ha portato ben 2.500 persone ad assaggiare i prodotti tipici della provincia di Torino: vini, formaggi, carni, riso ed anche delle curiosità come la Vicciola, carne bovina piemontese allevata a nocciole, un gioiello di gusto e Crü, vero e proprio sushi piemontese di carne bovina declinato in numerosissimi gusti ed abbinato ad ingredienti di eccezione presentati da alcuni Maestri del gusto dell’Associazione provinciale macellai.

Ad inaugurare lo spazio della Camera di Commercio l’executive chef del ristorante Les Petites Madeleines del Turin Palace Hotel, Stefano Sforza, un volto nuovo nel panorama torinese. Sono ben 182 i Maestri del gusto divisi in 26 categorie, una selezione della Camera di Commercio di Torino in collaborazione con Slow food e il Laboratorio chimico camerale. L’ex Borsa Valori ha ospitato Lavazza, da vent’anni partner ufficiale della manifestazione, con la mostra The Earth Defenders Exhibition, immagini dei tre calendari Lavazza, realizzati in collaborazione con Slow Food. Un viaggio che celebra i moderni eroi della terra, firmati da Steve McCurry, calendario 2015 in Africa, Joey L nel centro e sud America per il 2016 e Denis Rouvre nel sud est asiatico per il 2017.



Il Parco del Valentino con il castello e il borgo medioevale sono stati il cuore pulsante della manifestazione: 12mila metri quadri, 800 espositori da oltre 100 paesi, 150 Presidi internazionali. Alle porte del Valentino, San Salvario, il quartiere multietnico, luogo di contaminazione di idee con il Festival della cucina mediterranea, organizzato dall’Associazione italo-francese Mediterran che ha visto un interessante programma di mostre, assaggi, laboratori, film a tema, spettacoli teatrali e conferenze.

Curioso il festival internazionale del bagnet verd, al mercato coperto di piazza Madama Cristina, alla terza edizione che ha visto 21 squadre provenienti da tutto il Piemonte darsi battaglia per preparare la miglior salsa verde. Vincitore una variante rinnovata con zenzero e lime, “Bagnetnico”. Interessante anche la variante vegana con capperi, patate e pomodori secchi.

Ultima tappa per uno dei laboratori di Eataly al Lingotto, La sfida del Tiramisu, per la prima volta è stato possibile assaggiare le quattro versioni descritte nel libro di Clara e Gigi Padovani curate dal pasticciere Guido Castagna che ha presentato anche la sua quinta interpretazione, Up con il cioccolato bianco.

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Alberto Lupini


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