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Pane Nostrum, per i panificatori un contratto nazionale dal passo moderno

A Pane Nostrum una tavola rotonda che ha messo a fuoco i punti di forza del Ccnl in vigore dal 18 luglio 2024 al 31 dicembre 2026. Welfare, lavoro stagionale, orari e retribuzione. Senza dimenticare la parità di genere

di Gabriele Ancona
vicedirettore
 
14 ottobre 2024 | 19:30

Pane Nostrum, per i panificatori un contratto nazionale dal passo moderno

A Pane Nostrum una tavola rotonda che ha messo a fuoco i punti di forza del Ccnl in vigore dal 18 luglio 2024 al 31 dicembre 2026. Welfare, lavoro stagionale, orari e retribuzione. Senza dimenticare la parità di genere

di Gabriele Ancona
vicedirettore
14 ottobre 2024 | 19:30
 

La XXI edizione di Pane Nostrum - Il Salone nazionale dei lievitati 2024 ha visto la presenza di oltre 50 mila visitatori, ma il dato da segnalare è stato l’incremento degli addetti ai lavori. I professionisti che si sono riuniti nel Foro Annonario di Senigallia dall’11 al 13 ottobre sono stati all’incirca 6mila. Oltre ai marchigiani, che giocavano in casa, la maggior parte è arrivata da Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Abruzzo e Umbria. Una buona fetta di Italia produttiva nell’arte bianca. Dal resto, tra convegni, incontri, workshop e laboratori gli spunti per ampliare l’orizzonte di conoscenze sono stati decine. La formazione è stata il filo conduttore della tre giorni.

Pane Nostrum, per i panificatori un contratto nazionale dal passo moderno

Il Contratto abbraccia il settore dei panifici artigianali e industriali

Tra gli appuntamenti che hanno destato grande interesse la tavola rotonda che ha messo a fuoco un tema centrale per il settore. Esplicativo il titolo: “Rinnovo del contratto panificatori. Aggiornamenti normativi e relazioni sindacali”. Organizzato da Assipan Associazione italiana panificatori e affini Confcommercio, ha visto la presenza in sala di Giacomo Bramucci e Massimiliano Polacco, rispettivamente presidente e direttore generale Confcommercio Marche e Marche Centrali, Roberto D’Intino, vicepresidente vicario Assipan nazionale, Marco Sestilli, presidente panificatori Confcommercio Marche Centrali, Davide Toppi, referente area sindacale Lavoro in Confcommercio Marche Centrali. Da Roma, Lorella Maria Iacovone e Andrea Zoppo, Funzionari del settore Lavoro, contrattazione e relazioni sindacali della Confcommercio imprese per l’Italia nazionale.

Contratto panificatori, i rapporti tra datori di lavoro e lavoratori del settore

Prima di entrare nei dettagli, un punto di partenza doveroso per i lettori: il Ccnl-Contratto collettivo nazionale del lavoro per i lavoratori dipendenti delle aziende di panificazione regola i rapporti tra datori di lavoro e lavoratori del settore. Stabilisce le condizioni normative e retributive minime a cui devono attenersi le parti, garantendo equità e tutela ai lavoratori. Il 18 luglio 2024 Assipan, con l'assistenza di Confcommercio, ne ha sottoscritto l'accordo di rinnovo con Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil. Il nuovo Contratto sarà valido fino al 31 dicembre 2026.

Pane Nostrum, per i panificatori un contratto nazionale dal passo moderno

Il Ccnl stabilisce le condizioni normative e retributive minime a cui devono attenersi le parti

Per quanto riguarda gli aspetti relativi al trattamento economico - è stato ricordato - si prevede un aumento a regime di 183 euro al livello A2 per i panifici a indirizzo artigianale e di 280 euro lordi mensili sul livello 3B per quelli industriali, da riparametrare sugli altri livelli di inquadramento, da intendersi come incremento della paga base comprensivi degli adeguamenti già sottoscritti. In aggiunta è stato riconosciuto un contributo "una tantum" a completamento del periodo di carenza contrattuale, di 100 euro in due tranche di uguale importo. Per i panifici a indirizzo industriale l’una tantum prevista è pari a 160 euro, sempre erogati in due soluzioni da 80 euro.

Contratto panificatori, bilateralità e welfare

Nell’ambito del rinnovo grande importanza è stata data al rafforzamento della bilateralità di settore e al welfare contrattuale, che rappresentano un diritto di ogni singolo lavoratore. Viene inoltre stabilito che l’impresa di panificazione aderendo alla bilateralità e ottemperando ai relativi obblighi contributivi assolve ogni suo obbligo in materia nei confronti dei lavoratori. Nel caso in cui vi siano imprese non aderenti alla bilateralità e che non versano il contributo dovranno erogare a ciascun lavoratore un elemento aggiuntivo della retribuzione pari a 20 euro lordi mensili per quattordici mensilità che incide su tutti gli istituti retributivi di legge e contrattuali, compresi quelli indiretti o differiti, escluso il Tfr.

Per quanto riguarda la previdenza complementare come fondo è stato confermato Alifond con l’impegno di monitorarne le adesioni al fine di prevedere, nel corso della prossima tornata contrattuale, l’introduzione di un ulteriore fondo. Nel caso di adesione da parte del lavoratore ad Alifond il datore di lavoro è tenuto a versare mensilmente e per un massimo di 12 mensilità per anno civile l’1,2% della retribuzione utile ai fini del calcolo del Tfr per ogni lavoratrice e per ogni lavoratore che avrà deciso liberamente di iscriversi, versando una quota in misura non inferiore all’1%. A decorrere dal 1 gennaio 2025 tale contributo viene innalzato al 1,5%. Aderendo ad Alifond al lavoratore verrà aperto un conto pensionistico individuale: alla scadenza, quindi, ogni socio riceverà una prestazione (pensione e/o capitale) del tutto personalizzata. È previsto inoltre un articolato pacchetto di assistenza sanitaria integrativa che contempla un ampio ventaglio di prestazioni, da quelle odontoiatriche alla maternità.

Contratto panificatori, regolato l'orario di lavoro

In merito all’orario di lavoro, è stato fissato in 8 ore giornaliere e/o 40 ore settimanali distribuito su  5 o 6 giorni. È stato previsto, per i soli panifici a indirizzo artigianale, che il datore di lavoro ha la facoltà di fissare gli orari di lavoro secondo le esigenze produttive dell’azienda. Per i panifici industriali il datore di lavoro dovrà invece comunicare le eventuali variazioni dell’orario settimanale entro e non oltre il giovedì della settimana precedente. Per soddisfare esigenze connesse alle variazioni di intensità dell’attività lavorativa e nell’intento di dare massima applicabilità alla flessibilità sono stati previsti, per i panifici a indirizzo artigianale, regimi di orario diversi rispetto all’articolazione prescelta con il superamento dell’orario contrattuale sino al limite di 48 ore settimanali e fino a un massimo di 112 ore annuali complessive. Con l’obiettivo di dare una disciplina compiuta e accurata al lavoro notturno, molto utilizzato nell’ambito della panificazione, è stato deciso contrattualmente di costituire un’apposita Commissione nazionale.

Pane Nostrum, per i panificatori un contratto nazionale dal passo moderno

In primo piano anche la regolamentazione delle attività stagionali

Sul fronte stagionale sono state considerate alcune variabili. In primo luogo le attività produttive svolte in località anche distinte da quella della sede della ditta e anche quando appartenenti al medesimo comune, provincia o regione, coincidenti con flussi turistici stagionali e che abbiano periodi di inattività non inferiori a 70 giorni continuativi o 120 giorni non continuativi.

Contratto panificatori, attività stagionali e loro decorrenza

Considerate stagionali anche quelle in cui le attività, per ragioni climatiche, vanno ricondotte alla finalità di rifornire i mercati dei prodotti il cui consumo è concentrato in particolari periodi (caldi o freddi), in ragione delle abitudini e tradizioni di consumo e/o delle caratteristiche dei prodotti. Sono stati individuati i periodi dal 1 giugno al 30 settembre e dal 1 novembre al 30 marzo. Stagionali anche le attività connesse a ricorrenze di eventi e festività, cui vanno ricondotte le occasioni civili, religiose e della tradizione popolare, che determinano un incremento dei consumi. In questo senso il periodo natalizio viene dilatato dalla prima domenica di novembre alla terza domenica di gennaio e quello pasquale dalle due domeniche precedenti a quella successiva alla Pasqua. In aggiunta, i periodi di intensificazione dell’attività che nel corso dell’anno solare si ripetano da almeno tre anni.

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Contratto panificatori, congedi per malattia dei figli

Tra i punti significativi del nuovo Ccnl la tutela della parità di genere e l’istituzione di regole specifiche per i congedi nei casi di malattia del figlio: entrambi i genitori, alternativamente, hanno diritto di astenersi dal lavoro per periodi corrispondenti alle malattie di ciascun figlio di età non superiore a tre anni, con due giorni di congedo annui retribuiti. Inoltre, ciascun genitore, alternativamente, ha diritto di astenersi dal lavoro per le malattie di ogni figlio di età compresa fra i 3 e i 12 anni, nel limite di 5 giorni lavorativi all’anno, di cui 2 giorni all’anno sono retribuiti. Un contratto “leader” in tutti i sensi - è stato annotato - Non solo in quanto sottoscritto dalle organizzazioni sindacali più rappresentative sul piano nazionale, ma anche perché si propone come una carta moderna e ricca di valori.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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