Il Kurhaus di Merano ha fatto da cornice di recente a una giornata speciale: il FarmFood Festival di Gallo Rosso è tornato per la terza volta e ha fatto nuovamente centro. Oltre 3.000 persone, tra appassionati del buon cibo, curiosi e professionisti del settore, hanno affollato le eleganti sale della Kursaal per un viaggio nel cuore autentico dell’Alto Adige. Una festa per i sensi, dove il gusto incontra chi lo produce.

Il FarmFood Festival
Le protagoniste assolute? Le cinquanta aziende agricole a vendita diretta che, con il loro lavoro quotidiano, tengono viva la cultura contadina dei masi e offrono prodotti che parlano la lingua della terra. Non solo da assaggiare, ma anche da raccontare.
Chi è Gallo Rosso
Dal 1998, il marchio Gallo Rosso sostiene e promuove la vita nei masi dell’Alto Adige, accompagnando 1.600 agriturismi e oltre 120 produttori agroalimentari in un percorso di crescita, qualità e visibilità. Il progetto include anche la ristorazione contadina, l’artigianato e, dal 2023, una scuola di cucina. L’obiettivo? Aprire nuove possibilità di reddito per le famiglie contadine e far conoscere da vicino il mondo agricolo altoatesino. E, come dimostra il successo del FarmFood Festival, l’interesse c’è, ed è tutto meritato.

Gallo Rosso sostiene e promuove la vita nei masi dell’Alto Adige
Il sapore dei masi
«Possiamo mostrare molto bene qui al festival, attraverso il contatto diretto con i visitatori, quanto i nostri prodotti artigianali realizzati direttamente al maso si distinguano da quelli industriali», ha spiegato Katja Rainer, casara del maso Infanglhof in Val Senales. Ed è proprio questo il cuore pulsante dell’evento: l’incontro, il confronto, lo scambio tra chi produce e chi assapora.

I prodotti locali diventano ambasciatori di un sapere antico e concreto
I formaggi, le confetture, i vini, i salumi e tanti altri prodotti locali diventano così ambasciatori di un sapere antico e concreto, messo in scena in un contesto raffinato, ma mai distante.
Gli chef stellati di Gallo Rosso
In balconata, al piano superiore della Kursaal, l’Alto Adige ha mostrato tutto il suo potenziale gastronomico grazie a otto chef d’eccellenza. Chris Oberhammer (Tilia*), Manuel Ebner (Ansitz Rungghof), Andrea Irsara (Gourmet Hotel Gran Ander), Andreas Bachmann (Atto), Thomas Ortler (Flurin), Juliane Niederstätter (Almgasthaus Putzer Kreuz), Robert Pernthaler (Jausenstation Moar) e Markus Holzer (Jora Mountain Dining) hanno cucinato in diretta utilizzando esclusivamente materie prime contadine.

Lo chef Chris Oberhammer
Chi voleva gustare le loro creazioni, poteva farlo acquistando un coupon: una modalità semplice per valorizzare il lavoro degli chef e permettere al pubblico di scoprire in prima persona quanto un prodotto agricolo, se ben lavorato, possa diventare un capolavoro.
Gala dinner: quando il maso incontra l’alta cucina
Il momento più atteso? Il Gala Dinner serale nel Pavillon des Fleurs, dove gli stessi otto chef hanno dato vita a un menu realizzato interamente con ingredienti dei masi altoatesini. «Un menu di altissimo livello, al 100% proveniente dai masi altoatesini. L’obiettivo è mostrare anche alla gastronomia il potenziale che si nasconde nei prodotti regionali», ha affermato Daniel Gasser, presidente dell’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi. Un’iniziativa che, oltre al piacere del palato, ha saputo ribadire un messaggio chiaro: in Alto Adige l’eccellenza è a chilometro vero.

Il progetto di Gallo Rosso oltre FarmFood Festival
L’idea alla base del FarmFood Festival è tanto semplice quanto potente: creare un ponte tra chi produce e chi consuma, valorizzando la vendita diretta e la filiera corta. Come ha dichiarato Hans J. Kienzl, responsabile marketing di Gallo Rosso, «vogliamo offrire ai contadini una vetrina e creare un ponte tra loro, la gastronomia, il commercio alimentare e la popolazione locale».

L’idea alla base del FarmFood Festival è quella di creare un ponte tra chi produce e chi consuma
Non solo assaggi, ma anche conoscenza infatti. Le degustazioni guidate dedicate a formaggi, vini e confetture di frutta hanno permesso ai partecipanti di imparare a valutare un prodotto, a riconoscerne la qualità, e persino a capire cosa avviene dietro le quinte durante una valutazione alla cieca per l’assegnazione del marchio "Gallo Rosso". Un modo per avvicinare le persone a un consumo più consapevole e attento, senza rinunciare al piacere del gusto. Il tutto con la collaborazione del Merano WineFestival e con uno sguardo già rivolto al futuro: l’edizione 2026 è già confermata, pronta a crescere ancora, tra convivialità, autenticità e grande cucina.