Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 22 aprile 2025  | aggiornato alle 02:24 | 111843 articoli pubblicati

Molino Paolo Mariani
Salomon Food World
Salomon Food World

Ceta, problemi per l'export dei formaggi Il Canada mette quote troppo alte

 
20 ottobre 2017 | 18:08

Ceta, problemi per l'export dei formaggi Il Canada mette quote troppo alte

20 ottobre 2017 | 18:08
 

Bene il Ceta, «ma i timori di una gestione canadese che limitasse molto i vantaggi previsti dall'aumento delle quote erano purtroppo fondati». Firmato Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano.

Questo il suo commento sul provvedimento recentemente entrato in vigore per regolare l’export dei prodotti Ue in Canada aggiungendo che «il dazio del 246,5% sui formaggi Ue in Canada rende economicamente inaccessibile importare caseari al di fuori delle quote». «Le modalità con cui il Canada ha assegnato le quote aggiuntive previste dal Ceta - spiega Berni - cioè 16mila tons suddivise annualmente per sei anni (2017/2022) quindi, al momento, 750 tons delle 2.600 annue per il 2017 e di conseguenza 5.300 tons per il 2018, non sta favorendo come avrebbe potuto e dovuto l'incremento delle esportazioni».

(Ceta, problemi per l'export dei formaggi A rischio le specialità più nobili)

Inoltre, «la distribuzione a pioggia ad operatori improvvisati, anziché agli storici importatori strutturati - prosegue il direttore generale del Consorzio Grana Padano - si sta rivelando un ostacolo organizzativo rilevante e potrebbe essere foriero di storture tali da essere incompatibili con le finalità e gli obiettivi del Ceta. Purtroppo il Governo canadese ha ritenuto di accogliere le pressanti lamentele dei produttori di latte e dei trasformatori locali, beneficiandoli dell'attribuzione del 50% delle nuove quote e l'altro 50% è direttamente andato a distributori e dettaglianti. Quasi nulla, invece, è stato destinato agli storici importatori.

Stefano Berni (Ceta, problemi per l'export dei formaggi Il Canada mette quote troppo alte)
Stefano Berni

Ciò potrebbe anche tradursi parzialmente in convenienti importazioni di formaggi europei di minor pregio e valore per non interferire con i formaggi canadesi che, a causa dell'alto prezzo del latte pagato alla stalla in Canada, si collocano in una fascia medio alta. Perciò o la Ue trova il modo di correggere queste storture da noi previste e annunciate, o il Ceta assolverà la stessa funzione di una bellissima torta posta su un tavolo di diabetici», conclude Berni.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali