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Valorizzare cuochi e Made in Italy L'obiettivo dell'Accademia Bocuse d'Or

08 gennaio 2018 | 12:57

Valorizzare cuochi e Made in Italy L'obiettivo dell'Accademia Bocuse d'Or

08 gennaio 2018 | 12:57

Oggi, nella società della conoscenza, non vincono i solisti, bensì chi sa cantare in coro. E soggetti virtuosi dell’area piemontese, da senso del dovere permeati e da grande visione stimolati, stanno cantando in coro.

Una delle più fulgide e spettacolari occasioni per esibire l’armonico canto corale è il Bocuse d’Or. Il Bocuse d’Or è l’eccellenza della cucina mondiale.

(Valorizzare cuochi e Made in Italy L'obiettivo dell'Accademia Bocuse d'Or)

Nel 1987, Paul Bocuse organizzò il primo Bocuse d’Or, un concorso dedicato al mondo dell’alta cucina. 30 anni dopo, il Bocuse d’Or rappresenta ancora la competizione gastronomica più avvincente nel panorama mondiale. Viene vissuta con trepidazione dai cuochi in gara, che ne sono i protagonisti, dagli appassionati gourmet, dalla stampa specializzata di tutto il mondo. Ogni cuoco ambisce a parteciparvi: il Bocuse d’Or rappresenta infatti per i cuochi un conclamato traguardo, la dimostrazione, insomma, di avere raggiunto l’eccellenza e di essere vicini alla perfezione. Il Bocuse d’Or è una competizione dove vengono messe in campo capacità e tecniche che possono essere acquisite solo mediante un serio training.

La comunità italiana dei cuochi prende contezza dell’importanza del Bocuse d’Or traguardando l’aspetto, pur cruciale, della competizione in sé e del legittimo anelito alla vittoria, ed intravedendo, finalmente nitida la vision, il fattore “humus” dell’evento, ovvero la sua forte capacità di fertilizzare il dovizioso settore della Cucina italiana e, per essa e con essa, del nostro agroalimentare di qualità.

Ne consegue, la nascita, nel 2017, dell’Accademia Bocuse d’Or Italia, con sede ad Alba (Cn). Alba, in Piemonte, ovvero al centro di un territorio che fa dell’eccellenza enogastronomica uno dei suoi core values e che da sempre difende ed esporta in tutto il mondo la tradizione culinaria del nostro Belpaese. L’Accademia Bocuse d’Or Italia è presieduta da Enrico Crippa ed è diretta da Luciano Tona.

Paolo Griffa, Giuseppe Raciti, Martino Ruggieri e Roberta Zulian (Valorizzare cuochi e Made in Italy L'obiettivo dell'Accademia Bocuse d'Or)
Paolo Griffa, Giuseppe Raciti, Martino Ruggieri e Roberta Zulian

Gli obiettivi dell’Accademia Bocuse d’Or Italia sono così puntualmente evidenziati: promozione della Cucina italiana nel mondo; valorizzazione della professionalità dei cuochi; creazione di interessi intorno al Made in Italy; promozione della biodiversità gastronomica; valorizzazione dello stile Italiano in cucina.

Ad Alba e nel territorio di Langhe Roero si svolgeranno gli allenamenti del concorrente selezionato per la finale europea che si terrà a Torino 11 e 12 giugno 2018 nonché, a seguire, gli allenamenti del Team Italia per la finale mondiale di Lione che si svolgerà nel gennaio 2019.

Il candidato italiano che parteciperà alla finale europea del giugno 2018 a Torino è il cuoco Martino Ruggieri. I suoi allenamenti, nel training center albese cominciano a gennaio. La coralità piemontese di cui si diceva, oltre ad esserci sempre, sovente nascosta in understatement e nelle attività di backstage, talvolta si palesa sia in anello di fornitura, sia nel contorno denominato Bocuse Off.

Martino Ruggieri (Valorizzare cuochi e Made in Italy L'obiettivo dell'Accademia Bocuse d'Or)
Martino Ruggieri

Valevole corista, se nell’immagine del coro perduriamo, è l’entità Piemonte Land of Perfection, partner di Bocuse d’Or Europe 2018, in quanto i vini piemontesi protagonisti della finale europea sono da essi individuati e forniti.

Il vino piemontese, con le sue 18 Docg, è uno degli ambasciatori del Piemonte in tutto il mondo, capace sia di valorizzare la gastronomia regionale, sia di abbinarsi alle cucine internazionali.

Interessante, al riguardo, quanto ci dice Filippo Mobrici, presidente di Piemonte Land: «I vini piemontesi sono il perfetto completamento alla cucina di eccellenza di cui il Bocuse d’Or è simbolo a livello internazionale. Il Bocuse d’Or, pertanto, rappresenta un’opportunità di sviluppo e di crescita in grado di richiamare l’interesse mediatico internazionale sul nostro patrimonio enogastronomico, culturale e turistico».

(Valorizzare cuochi e Made in Italy L'obiettivo dell'Accademia Bocuse d'Or)
Filippo Mobrici (foto: G. Morra, Slow Food)

Cultura enogastronomica diffusa e tensione alla formazione sia amatoriale che professionale, legame naturale ed indissolubile con il territorio e quindi, il ruolo strategico della cooking school “terra”. “terra” pone al centro della sua misison la genuinità e l’eccellenza delle materie prima del territorio. Location di struggente fascino: il castello di Roddi. Ed occhio, non per nulla qui in Piemonte la coralità è un fatto concreto e realizzato e non solo una chimerica idea, al Bocuse Off.

Cosa è il Bocuse Off ? Bocuse d’Or Europe 2018 Off, questa la label precisa, è un format innovativo con il quale la Regione Piemonte, insieme agli enti partner della manifestazione, Città e Camera di commercio di Torino, alle istituzioni culturali del territorio e a partner pubblici e privati, sta costruendo un calendario di eventi e manifestazioni in avvicinamento alla finale europea dell’11 e 12 giugno 2018 al Lingotto. Il calendario Off ha l'obiettivo di esplorare l’universo del cibo con un percorso che si snoda attraverso storia, arte, letteratura, cinema, design e creatività.

Tra i partner culturali sul cibo anche Edit, acronimo di Eat Drink Innovate Together, polo innovativo cittadino dedicato all’enogastronomia ed alla condivisione. Edit, plesso su due piani con superficie complessiva di oltre 2.400mq, si pone l’obiettivo di far vivere ai clienti una deliziosa esperienza cognitiva ed emozionale. Cinque le aree principali: Bakery Cafè, Brewery, Pub, Cocktail Bar, Restaurant, Kitchens. Ciascheduna area, coerentemente all’anelito all’eccellenza che ispira la famiglia Brignone, è curata da valenti professionisti.

(Valorizzare cuochi e Made in Italy L'obiettivo dell'Accademia Bocuse d'Or)

Pietro Leemann e Renato Bosco daranno la propria impronta alla Bakery e al Pub, i Costardi Bros cureranno il Ristorante con la consueta creatività, i mastri birrai incarneranno al meglio lo spirito di condivisione della Brewery e i Barz8 Salvatore Romano e Luigi Iula animeranno il Cocktail Bar.

Il Piemonte merita sempre una visita, un viaggio e, cosa molto importante, senza fretta. Non per nulla qui in Piemonte, a Bra, per opera di Carlin Petrini nacque Slow Food.

Ecco, e allora lentamente, magari proprio a giugno, in occasione del Bocuse d’Or e, adesso che lo sappiamo, del correlato Bocuse Off, ci siamo in Piemonte. Il posto giusto per pernottare a Torino, elegante e confortevole, ad appena un minuto a piedi dalla stazione di Porta Nuova, Turin Palace Hotel. Shopping gastronomico ed ottimo pranzo (imperdibili i plin) al Pastificio De Filippis nella centralissima via Lagrange.

(Valorizzare cuochi e Made in Italy L'obiettivo dell'Accademia Bocuse d'Or)

Ad Alba cena sontuosa a La Piola, grandi piatti e grandi vini; si pernotta al vicino Palazzo Finatti. Imperdibile la visita a Morozzo, luogo di elezione del Cappone di Morozzo, vera prelibatezza. Imperdibile anche Carrù, con visita alla Casa della Piemontese, la razza bovina autoctona e con degustazione del Gran Bollito misto alla Piemontese all’Osteria del Borgo, in pieno centro.

Eventi culinari di altissimo livello, pianificati con professionalità e lungimiranza. Attuazione con le giuste tempistiche. Coinvolgimento ben distante da fredda prassi burocratica, di più attori. Ed il Bocuse d’Or, già di per sé traguardo prestigioso ed importante, diviene nel contempo volano per ulteriore sviluppo, sia sociale che economico, del Piemonte. Perché, forse lo si è già detto, ma oggi vince chi sa e vuole cantare in coro.

Per informazioni:
www.bocusedor.com
www.accademiabocusedoritalia.it

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