La valorizzazione della Cucina italiana all'estero non è solo una speranza, ma un progetto vero e proprio avviato dal ministero degli Esteri nell'ambito della promozione del sistema paese, guidato da Vincenzo De Luca e in collaborazione con i ministeri delle Politiche agricole e dell'Istruzione. Partner privilegiato di quest'iniziativa è l'Accademia italiana della cucina, con la sua notevole influenza oltre i confini italiani grazie alla presenza in 40 Paesi con 72 delegazioni e ai 745 ristoranti valutati.
Il progetto sarà avviato in concomitanza con la settimana della Cucina italiana, che si terrà in tutta la rete delle ambasciate italiane all'estero nel prossimo mese di novembre. Una valorizzazione che si concretizzerà in degustazioni e cene a tema con al centro i grandi prodotti di qualità della nostra tradizione; e in seminari e conferenze circa la storia della gastronomia italiana.
Fiero di quest'iniziativa, e in prima linea nella di essa realizzazione, il presidente dell'Accademia italiana della cucina Paolo Petroni (nella foto): «Un'iniziativa fondamentale che vuole contrapporsi a fenomeni come l'Italian sounding o alle false ricette proposte dai cosiddetti "ristoratori italiani" all'estero. Non vuol essere un evento con un inizio e una fine, quanto un importante stimolo affinché la nostra cucina sia giustamente valorizzata anche fuori dall'Italia, un'occasione per sensibilizzare sia cuochi che consumatori intorno alla sua qualità».
Paolo Petroni
Ancora in fase di definizione, il progetto sostenuto dai tre Ministeri e portato avanti dall'Accademia italiana della cucina ha già delineato alcuni interessanti temi che saranno al centro di cene e degustazioni, come i risotti, uno degli alimenti più identitari della nostra tradizione a tavola, o le zuppe di pesce.