Finora l'abbiamo conosciuta come app che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato, ma Uber si prepara a una svolta. Non offrirà più solo un servizio di trasporto delle persone, ma anche del cibo. Nelle prossime settimane in alcune città degli Stati Uniti: Los Angeles, San Francisco, Chicago, New York, Austin, Houston e Dallas, Seattle, Atlanta e Washington, i consumatori potranno usare UberEats, una nuova app creata ad hoc, per ordinare pasti da una decina di ristoranti nella loro città di riferimento e farseli consegnare da un autista Uber.
Per il momento l'Italia non è coinvolta da questa novità, ma nel Belpaese Uber resta al centro dell'attenzione per la polemica emersa sulla concorrenza sleale nei confronti dei tassisti. Ricordiamo che lo scorso novembre l'Antitrust ha richiesto che il servizio fosse regolamentato, nonostante la sentenza di sospensione del servizio da parte del Tribunale di Milano.
Nel frattempo un portavoce dell'azienda ha spiegato al Wall Street Journal che UberEats è un'espansione del servizio che Uber aveva iniziato a testare lo scorso anno in alcune città americane, ma solo a pranzo. La app, che dovrebbe arrivare sull'App Store di Apple e su Play Store di Google alla fine di marzo, è disponibile da un mese circa a Toronto, dove l'azienda ha fatto prove con un centinaio di ristoranti.
Nella città canadese le persone hanno potuto fare ordini dalle 10.00 del mattino fino alle 22.00 vedendosi il pasto arrivare a destinazione in 30-40 minuti. Uber, che con il suo servizio di taxi opera in 375 città nel mondo, non ha voluto dire quando e se UberEats arriverà altrove. Per ora sul suo sito wen, il gruppo cerca un direttore generale per il nuovo servizio a Parigi.