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Tante denunce, nessun risultato Ancora false recensioni su TripAdvisor

Negli ultimi anni la nostra redazione ha ricevuto tante segnalazioni. L’ultima è quella di un ristoratore toscano che nonostante le denunce alla polizia postale non è riuscito a far rimuovere una recensione diffamatoria

 
29 ottobre 2014 | 14:47

Tante denunce, nessun risultato Ancora false recensioni su TripAdvisor

Negli ultimi anni la nostra redazione ha ricevuto tante segnalazioni. L’ultima è quella di un ristoratore toscano che nonostante le denunce alla polizia postale non è riuscito a far rimuovere una recensione diffamatoria

29 ottobre 2014 | 14:47
 

Il fenomeno delle false recensioni e dell’anonimato sul web, in particolare sul portale TripAdvisor, continua a danneggiare ristoratori e albergatori. Il portale americano non ha ancora attuato misure efficaci per contrastare tali pratiche. Come Italia a Tavola da anni va ripetendo, tutti i commenti che vengono inseriti su TripAdvisor o altri siti analoghi dovrebbero sempre essere sottoposti ad una verifica preventiva, in modo da accertarne l’autenticità. Il problema ha assunto una rilevanza tale che l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha aperto un’istruttoria nei confronti del portale americano di recensioni online.

La nostra proposta per tentare di risolvere una volta per tutte questo problema è quella di obbligare gli utenti che vogliono inserire una recensione a pubblicare la foto della ricevuta fiscale, proposte che abbiamo ripetuto più volte e che abbiamo espresso anche durante il confronto tra Fipe Toscana e TripAdvisor organizzato dalla nostra testata a Firenze in occasione del “Premio Italia a Tavola”, lo scorso marzo.

Negli ultimi anni la nostra redazione ha ricevuto numerose segnalazioni da parte di ristoratori e albergatori, vittime di questo sistema senza controlli. L’ultima lettera in ordine di tempo, indirizzata al direttore Alberto Lupini, è quella di Federico Lorieri, titolare di una pizzeria a Marina di Massa (Ms), che, nonostante abbia fatto diverse denunce alla polizia postale, non è ancora riuscito a fare rimuovere una recensione diffamatoria. Pubblichiamo qui di seguito la sua segnalazione.


Salve,
sono Federico Lorieri, titolare della Pizzeria Stella del Nord di Marina di Massa, un’attività che gestisco da 25 anni. Ho letto i suoi articoli sul problema delle recensioni fasulle o diffamatorie del sito TripAdvisor. Quest’anno è toccato anche a me, ho avuto e continuo ad avere pubblicato in questo scandaloso sito recensioni diffamatorie con tanto di foto allegate (foto copiate da siti internet e pubblicate sul mio profilo) di un personaggio che sotto diversi pseudonimi (questo lo si capisce dal fatto che pubblica una sola recensione) infanga il lavoro di una vita. Sul profilo della pizzeria potrà vedere cosa pubblicano (molte cose sono riuscito a farle cancellare). Ho già fatto 5 denunce alla polizia postale, ho contattato diverse volte i vari numeri di TripAdvisor, ho inviato mail per comunicare il grave problema esistente, il tutto senza la minima considerazione. Alla fine di questo mio piccolo sfogo, volevo chiederle se voi avete qualche novità in merito a questo grande problema e se conoscete magari qualche rimedio.
Distinti saluti.
Federico Lorieri

Questa la replica del direttore di Italia a Tavola.


Caro Federico,
purtroppo se non si interviene con norme legislative che tutelino da diffamazioni o falsità non se ne verrà fuori. Stiamo per gettare la spugna rispetto alla speranza che TripAdvisor dia seguito agli impegni assunti per migliorare il livello di veridicità. Purtroppo non è così, e il portale rafforza anzi il suo ruolo di raccoglitore ed enfatizzatore "anche" di falsità, al punto che si rifiuta persino di levare dal sito, in molti casi, commenti palesemente diffamatori. Il problema è forse generale e riveste purtroppo l'anarchia con cui siti e blog possono scrivere tutto e il contrario di tutto contando di fatto su una sicura impunità. Cosa ben diversa da chi, come le testate giornalistiche (quale è Italia a Tavola), sono soggette alle leggi sulla stampa e alla deontologia professionale. Questo è forse un discorso che si amplierebbe, ma da cui non si può prescindere se si vuole finalmente mettere un po' di ordine per favorire realmente la libertà di pensiero. È tempo che il Governo prenda in mano anche questa questione...
Alberto Lupini

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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