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Sagre, Confesercenti scende in campo Più tutela per ristoratori e consumatori!

Confesercenti Lombardia ha avanzato una proposta di legge per garantire la regolamentazione di sagre e feste popolari, a tutela dei consumatori per quanto riguarda la qualità, e dei ristoratori per la concorrenza sleale

 
04 ottobre 2013 | 16:25

Sagre, Confesercenti scende in campo Più tutela per ristoratori e consumatori!

Confesercenti Lombardia ha avanzato una proposta di legge per garantire la regolamentazione di sagre e feste popolari, a tutela dei consumatori per quanto riguarda la qualità, e dei ristoratori per la concorrenza sleale

04 ottobre 2013 | 16:25
 

Ancora una volta Italia a Tavola si dimostra attiva nella battaglia alle sagre deregolamentate, che non solo apportano gravi danni ai pubblici esercizi, in particolare ai ristoranti, di cui sono concorrenti sleali, ma anche ai consumatori, che spesso sono incosapevoli di mangiare cibo di scarsa qualità, non sottoposto ai controlli del caso. Per questi motivi Confesercenti regionale Lombardia avanza una proposta di legge per la regolamentazione di feste e sagre popolari.

L’associazione, raccogliendo le innumerevoli e pressanti sollecitazioni che pervengono dalle imprese territoriali, ha sottoposto la scorsa settimana all’assessore regionale al Commercio, Alberto Cavalli e a tutti i capigruppo consiliari in Regione, il documento con cui illustra la necessità ormai improcrastinabile di porre mano ad una regolamentazione delle manifestazioni che, sotto la denominazione di “sagre e feste popolari” hanno assunto il carattere di permanente offerta commerciale, in aperta e sleale concorrenza con le regolari attività di somministrazione alimenti e bevande.



«Di fatto, in questi ultimi anni la proliferazione di sagre, feste popolari, circoli privati e comitati vari ha subito un’incontrollata accelerazione - sottolinea Francesco Traini, responsabile pubblici esercizi di Confesercenti Bergamo - se da un lato questi eventi contribuiscono a rendere più vivaci le serate estive, dall’altro uno svolgimento indiscriminato degli stessi finisce con il danneggiare chi esercita tutto l'anno attività di ristorazione con passione, spirito di sacrificio e professionalità e si configura in molti casi come un inganno per i consumatori».

I prodotti proposti non sono tipici e in molti casi nemmeno controllati o affidabili, un grave danno per l’erario (che viene frodato di contributi previdenziali e tasse) e una concorrenza sleale per i ristoratori e i negozianti del luogo, soggetti a controlli e normative che non valgono per chi si avvale della “maschera” della sagra.

Certo, non tutte le sagre sono così. Molte assolvono in maniera esemplare al compito di promuovere storia e tradizioni, anche enogastronomiche, del territorio, così come ci sono quelle che svolgono un’importante funzione sociale per le esplicite e meritorie finalità benefiche. Anche e proprio al fine di preservare intatte tutte queste positività, è indispensabile introdurre delle regole nel settore che garantiscano un corretto svolgimento di questi appuntamenti.

Giorgio AmbrosioniA fronte di una situazione da troppo tempo ormai “fuori controllo”, Confesercenti Lombardia ribadisce quindi l’esigenza di predisporre un nuovo strumento normativo che consenta di distinguere fra iniziative promosse da onlus, pro-loco, parrocchie, partiti politici e quelle organizzate da altri soggetti - pari ormai al 65% delle feste estive - che, di fatto, rappresentano vere e proprie “aziende ombra” della ristorazione.

La proposta di legge avanzata da Confesercenti ha l’obiettivo di garantire pari opportunità a tutti gli operatori, nel rispetto del principio della libera concorrenza; tutelare in primo luogo i cittadini-consumatori, assicurando la qualità delle feste all’aperto e prevedendo tra gli obblighi previsti per gli organizzatori anche quello di esporre in modo chiaro e visibile al pubblico i prezzi praticati e le informazioni relative agli ingredienti utilizzati per confezionare gli alimenti somministrati.

Per giungere agli obiettivi che la legge si prefigge, in particolare si ritiene necessario programmare gli eventi nell’ambito di una politica territoriale attuata dal comune di pertinenza che tenga conto di tempi, modalità e frequenza nell’organizzazione delle cosiddette sagre e feste popolari e che va effettuata di concerto con le associazioni di categoria, consultando sia gli operatori dei pubblici esercizi sia i consumatori.

Il presidente regionale di Confesercenti, Giorgio Ambrosioni (nella foto), e il direttore Giancarlo Morghen accolgono con soddisfazione la formazione di un gruppo di lavoro che si è costituito in Regione per analizzare le possibilità di integrare alla normativa regionale vigente i punti suggeriti ed auspicano che «l’iniziativa sia di buon auspicio per il prosieguo di un positivo confronto e per una politica seria ed efficace in materia di regolamentazione delle sagre e feste popolari sul territorio».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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