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Spesa più oculata per gli italiani Sei su 10 tagliano gli sprechi

In tempi di crisi gli italiani diventano più responsabili per quanto riguarda i consumi a tavola. Il 57% ha infatti ridotto gli sprechi di cibo, in alcuni casi facendo la spesa in maniera più attenta e responsabile, in altri riducendo le dosi acquistate, in altri ancora riutilizzando gli avanzi

16 aprile 2012 | 10:45
Spesa più oculata per gli italiani Sei su 10 tagliano gli sprechi
Spesa più oculata per gli italiani Sei su 10 tagliano gli sprechi

Spesa più oculata per gli italiani Sei su 10 tagliano gli sprechi

In tempi di crisi gli italiani diventano più responsabili per quanto riguarda i consumi a tavola. Il 57% ha infatti ridotto gli sprechi di cibo, in alcuni casi facendo la spesa in maniera più attenta e responsabile, in altri riducendo le dosi acquistate, in altri ancora riutilizzando gli avanzi

16 aprile 2012 | 10:45
 

Quasi sei italiani su 10 (il 57%) hanno ridotto lo spreco di cibo per effetto della crisi. è quanto emerge dall'indagine sugli italiani e l'alimentazione nel tempo della crisi realizzata da Coldiretti-Swg. Tra coloro che hanno ridotto lo spreco il 47% lo ha fatto facendo la spesa in modo più oculato, il 31% riducendo le dosi acquistate, il 24% utilizzando quello che avanza per il pasto successivo e il 18% guardando con più attenzione alla data di scadenza.



In Italia a causa degli sprechi dal campo alla tavola viene perso cibo per oltre 10 milioni di tonnellate e la tendenza al risparmio è quindi uno dei pochi effetti positivi della crisi in un Paese dove gli sprechi alimentari fanno perdere un valore annuale stimato pari a ben 37 miliardi di euro in grado di garantire l'alimentazione per 44 milioni di persone.

La possibilità di ridurre gli sprechi ha peraltro effetti importanti nel budget delle famiglie italiane per le quali la spesa alimentare con il 19% è la principale voce dei consumi dopo l'abitazione. La spesa media mensile delle famiglie per l'acquisto di prodotti alimentari ammonta a 467 euro ma evidenzia significative differenze territoriali con valori più elevati nel centro Italia dove è pari a 472 euro mentre è più bassa al sud dove è si spendono 471 euro e ancora di più al nord con 461 euro mensili a famiglia.
 
Fare la spesa in modo più oculato per il 61% degli italiani significa confrontare con più attenzione i prezzi nel momento di riempire il carrello della spesa con il 59% che va alla ricerca delle offerte '3x2” ma aumentano anche quanti vanno ad acquistare direttamente dal produttore nelle botteghe o nei mercati di campagna amica che garantiscono un miglior rapporto prezzo qualità ma anche una maggiore freschezza negli acquisti di frutta e verdura che dura anche una settimana in più, non dovendo subire lunghi tempi di trasporto.  
 
A finire nella spazzatura è circa il 30% del cibo acquistato, soprattutto frutta, verdura, pane, pasta, latticini e affettati che vengono sempre più spesso salvati dal bidone con il ritorno più frequente in tavola dei piatti del giorno dopo: dalle ottime polpette di carne alle frittate di pasta per riutilizzare gli spaghetti del giorno prima e ancora la pizza rustica per consumare le verdure avanzate avvolgendole in una croccante sfoglia ma anche la classica panzanella per recuperare anche il pane e le macedonie di frutta. Un ritorno ad un passato più povero che ha dato però origine a gustose ricette diventate simbolo della cultura enogastronomica del territorio come la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta.

Cosa hai fatto per ridurre lo spreco?

  • Spesa in modo più oculato: 47%
  • Riducendo le dosi acquistate: 31%
  • Utilizzando quello che avanza: 24%
  • Più attenzione alla data di scadenza: 18%
Fonte: indagine Coldiretti-Swg risposte multiple


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17/04/2012 09:36:00
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