Con i risparmi le famiglie italiane hanno tagliato dell'1,3% anche le spese alimentari e le tavole si sono impoverite in quantità nel 2011 con meno carne bovina (-0,1%), pasta (0,2%) carne di maiale e salumi (-0,8%), ortofrutta (-1%) e addirittura meno latte fresco (2,2% ). è quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Ismea e Istat nel sottolineare che la riduzione è continuata anche nel 2012 con un calo del 2,3% a febbraio secondo l'indicatore dei consumi di Confcommercio.
Per effetto del minor potere di acquisto infatti il 25% degli italiani ha aumentato nel 2011 la frequenza dei discount mentre, all'opposto, ben il 38% ha ridotto la propria presenza nei negozi tradizionali, che rischiano un vero crack mentre tengono sostanzialmente i supermercati. Con un aumento record del 53% però a registrare performance migliori dei discount sono solo gli acquisti diretti dal produttore dove nel 2011 hanno fatto la spesa ben 9,2 milioni di italiani che hanno tagliato le intermediazioni pur di non rinunciare alla qualità a tavola, secondo Coldiretti/Swg.
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