La Commissione europea ha individuato come 'aiuti di Stato” alcune esenzioni a favore degli istituti ecclesiastici, dei circoli privati, degli impianti sportivi e delle sagre. Non è chiaro come mai il decreto sulle semplificazioni fiscali che sarà presentato venerdì 24 febbraio in Consiglio dei ministri cercherà di correggere la facilitazione per gli immobili della Chiesa, ma non terrà nella stessa considerazione le facilitazioni per gli altri soggetti indicati.
Per questo motivo Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi aderente a Confcommercio, ha scritto oggi, 21 febbraio, al Presidente del Consiglio, nonché ministro dell'Economia, Mario Monti, e ha ricordato come la Commissione europea considera con il comma 4 dell'articolo 159 del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi) come 'aiuto di Stato” il regime di esenzione e di agevolazione per la somministrazione di alimenti e bevande da parte di alcuni soggetti che così creano una concorrenza sleale a danno delle imprese che svolgono la medesima attività commerciale.
«Siamo sicuri - afferma il presidente Fipe, Lino Stoppani - che sarà posta in essere una misura correttiva al testo del decreto legge anche nei confronti di circoli privati e sagre, come ci richiede l'Europa».
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