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Natale... in rosso Pochi regali e tavolate low cost

Le difficoltà economiche degli italiani si sono ripercosse sulle spese del periodo natalizio. Il cenone della vigilia e il pranzo di Natale sono stati all'insegna del risparmio, con menu a basso costo e prevalenza di prodotti locali. Diminuite anche le spese per i tradizionali regali sotto l'albero

26 dicembre 2011 | 16:29
Natale... in rosso Pochi regali e tavolate <em>low cost</em>
Natale... in rosso Pochi regali e tavolate <em>low cost</em>

Natale... in rosso Pochi regali e tavolate low cost

Le difficoltà economiche degli italiani si sono ripercosse sulle spese del periodo natalizio. Il cenone della vigilia e il pranzo di Natale sono stati all'insegna del risparmio, con menu a basso costo e prevalenza di prodotti locali. Diminuite anche le spese per i tradizionali regali sotto l'albero

26 dicembre 2011 | 16:29
 

La situazione di crisi economica e il calo della fiducia nel futuro hanno avuto, come era stato ampiamente previsto nelle scorse settimane, forti ripercussioni sui consumi nel periodo natalizio. In generale negli acquisti di beni non alimentari si è registrato un calo di circa l'1,4% rispetto allo scorso anno, mentre le vendite di prodotti alimentari hanno segnato un incremento dello 0,2%. Nove italiani su dieci invece che andare al ristorante sono rimasti a casa per la cena e il pranzo di Natale, e in tavola il menu è stato all'insegna del low cost e del chilometro zero. Infatti si sono spesi 2,3 miliardi di euro, 542 milioni (pari al 19%) in meno rispetto al 2010.



A conti fatti, le spese per il cenone della vigilia e per il pranzo di Natale si sono attestate su una media di 88 euro per ogni famiglia italiana, contro i 109 euro dello scorso anno. Due italiani su tre (il 64%) quest'anno hanno dato un taglio drastico alle spese. Solo il 4% ha potuto disporre di un budget maggiore rispetto allo scorso anno per le festività.

Per i tradizionali regali sono stati spesi complessivamente circa 5 miliardi di euro, il 14% in meno per ogni nucleo familiare rispetto al 2010. Gli acquisti si sono indirizzati soprattutto ai prodotti alimentari, ma gli articoli tecnologici sono stati senza dubbio i più gettonati, tablet in testa.

Ma nonostante la crisi, nel periodo natalizio sono stati molti gli italiani che non hanno voluto rinunciare a spendere anche a costo di chiedere prestiti. Lo scopo è stato quello di acquistare i regali ad amici e parenti e sostenere le spese per la settimana bianca o il viaggio di Natale o Capodanno e per un cenone di Capodanno da non dimenticare. Moltissimi italiani hanno richiesto prestiti superiori ai 2mila euro. Le richieste maggiori sono arrivate dagli anziani (over 60) e dai più giovani (under 25).

Turismo a Natale in positivo
Per quanto riguarda il turismo nel periodo a ridosso del Natale sono stati 7,3 milioni (rispetto ai 6,9 milioni del 2010) gli italiani che si sono spostati dalla propria città per una vacanza, con un incremento del 5,8%. Di essi l'86% (rispetto all'84% del 2010) è rimasto in Italia, mentre il 14% (rispetto al 16% del 2010) ha viaggiato all'estero. Le Regioni italiane più gettonate sono state Sicilia con l'11,6% della domanda, Trentino Alto Adige (9,5%), Toscana (9,3%), Veneto (8,2%), Lazio (7,6%), Lombardia (7%) e Valle d'Aosta (6,8%). La vacanza preferita è stata ovviamente in montagna (43,5% rispetto al 45,1% del 2010), seguita da una città diversa da quella di residenza (21% rispetto al 19,9% del 2010) e dal mare (nel 20% dei casi rispetto al 18,1% del 2010).

I motivi per i quali il resto della popolazione non ha effettuato nemmeno un pernottamento fuori casa sono legati essenzialmente a problemi economici, che hanno riguardato il 51,9% degli italiani (circa 24 milioni) rispetto al 41,9% (circa 19 milioni) del 2010, andando così a gonfiare il numero di italiani giunti ormai ad una vera e propria soglia di 'povertà turistica”. Tra gli altri motivi delle mancate vacanze ci sono quelli familiari (20,2%) e di salute (18,7%).


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