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Ripresa per il turismo alberghiero Ma preoccupa la tassa di soggiorno

Nei primi 4 mesi si è verificata una crescita del 2% per il turismo alberghiero. I lavoratori occupati salgono dello 0,1% (-1,8% a tempo indeterminato e +3,5% a tempo determinato). Per il presidente di Federalberghi: «Primo vero segnale di svolta, ma grande preoccupazione per la tassa di soggiorno»

 
16 maggio 2011 | 16:30

Ripresa per il turismo alberghiero Ma preoccupa la tassa di soggiorno

Nei primi 4 mesi si è verificata una crescita del 2% per il turismo alberghiero. I lavoratori occupati salgono dello 0,1% (-1,8% a tempo indeterminato e +3,5% a tempo determinato). Per il presidente di Federalberghi: «Primo vero segnale di svolta, ma grande preoccupazione per la tassa di soggiorno»

16 maggio 2011 | 16:30
 

«L'andamento del turismo alberghiero italiano ha registrato da gennaio ad aprile di quest'anno (rispetto allo stesso periodo del 2010) il primo vero segnale di ripresa che da oltre due anni attendevamo». è quanto afferma il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei dati relativi al monitoraggio mensile effettuato dalla Federazione (l'inchiesta è stata svolta dal 2 al 7 maggio, intervistando con metodologia internet 1.295 imprese ricettive, distribuite a campione sull'intero territorio nazionale).

«Dopo un +3,3% di presenze a gennaio, - prosegue Bocca - la battuta d'arresto di febbraio (-4,4%), la ripartenza a marzo (+1,6%), è stato il mese di aprile (+5,7%) a far segnare un deciso rialzo, guidato per la gran parte dalla componente straniera che riconosce nel mercato italiano una meta ambita e dall'ottimo rapporto qualità-prezzo».

«Per un risultato complessivo - sottolinea il Presidente degli albergatori italiani - che porta il quadrimestre a toccare un +2% di presenze tra italiani e stranieri rispetto al primo quadrimestre del 2010».

«Dati confortanti si evidenziano poi anche sul fronte dei nostri collaboratori che salgono seppur di un modesto 0,1% a gennaio/aprile (rispetto allo stesso periodo del 2010), con una flessione dell'1,8% per i lavoratori a tempo indeterminato, ma una robusta crescita del 3,5% per i lavoratori a tempo determinato».

«L'auspicio - conclude Bocca - è che tali numeri raccontino di una reale ripartenza dell'economia turistica nazionale, di cui non solo il settore ma l'intero Paese non può fare a meno, mentre tranquillamente a meno il settore vorrebbe fare dell'imposta di soggiorno della quale, peraltro, al momento, non vi è neppure la minima traccia del regolamento attuativo».

  • GENNAIO: +3,3% di presenze (ed il -1% di lavoratori occupati di cui -2,5% a tempo indeterminato e +2% a tempo determinato)
  • FEBBRAIO: -4,4% di presenze (ed il -1,3% di lavoratori occupati di cui -2,4% a tempo indeterminato e +1,3% a tempo determinato)
  • MARZO: +1,6% di presenze (ed un +0,1% di lavoratori occupati di cui -1,3% a tempo indeterminato e +3% a tempo determinato)
  • APRILE: +5,7% di presenze (ed un +2,1% di lavoratori occupati di cui -0,8% a tempo indeterminato e +6,1% a tempo determinato)
TOTALE: +2% di presenze (e +0,1% di lavoratori occupati di cui -1,8% a tempo indeterminato e +3,5% a tempo determinato)


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