Sinceramente non condivido la drastica presa di posizione degli albergatori italiani appena è stata ventilata la possibilità di reintrodurre anche in Italia la 'tassa di soggiorno”. Invito tutti a guardare in internet qualunque albergo francese e vedrete nel listino prezzi chiaramente indicata e distinta la 'taxe de sejour”. La tassa è stata approvata con la Finanziaria e saranno i Comuni a decidere autonomamente se applicarla o no e in che misura (massimo 5 euro per notte, cifra questa un po' esagerata).
In tempi di vacche magre per le pubbliche finanze, premesso che la prima lotta da fare è agli sprechi e all'evasione fiscale, non mi scandalizza il fatto che a chi soggiorna in hotel, per lavoro o per diletto, possa essere chiesto di pagare qualcosa in più per notte, purchè serva ad incrementare i fondi comunali a favore del turismo.
Certo, il problema turismo in Italia non si risolverà con la tassa di soggiorno. Altre e ben più gravi sono le difficoltà per le quali l'Italia - a mio parere il più bello e interessante Paese del mondo - non riesce a valorizzarsi e a convogliare - come dovrebbe essere - schiere sempre più folte di turismo internazionale.
L'ho scritto più volte: il turismo può e dovrà essere la nostra prima industria. Abbiamo tutto per essere in testa alle classifiche. Invece, al Nord si continuano a costruire capannoni e palazzi rubando spazi al verde, ai panorami, alla godibilità dei territori; al Sud le spiagge sono deserte e le zone monumentali mal conservate e per nulla valorizzate. Un tesoro nascosto che non vede mai iniziative importanti per nuove attrezzature e promozioni significative. Anche nel settore turismo la chiave di volta è lo sviluppo del Sud, sviluppo che - come sappiamo - è bloccato da organizzazioni mafiose e malgoverno locale.
Articolo correlato:
Tassa di soggiorno per i Comuni Gabella o city tax?