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Ministro Fazio, sono più pericolosi i cuochi o i prodotti senza etichetta?

di Alberto Lupini
direttore
 
14 dicembre 2010 | 10:53

Ministro Fazio, sono più pericolosi i cuochi o i prodotti senza etichetta?

di Alberto Lupini
direttore
14 dicembre 2010 | 10:53
 

Ma i Ministri Galan e Fazio si parlano fra di loro? Fra i titolari delle Politiche agricole e quello della Salute c'è una qualche collaborazione per tutelare insieme il Made in Italy e tavola e i consumatori? Il dubbio nasce nell'apprendere che nella già tormentata vicenda delle etichettature dei prodotti alimentari, Ferruccio Fazio ha votato contro in sede dell'Unione europea alle già blande norme che avrebbero dovuto prevedere l'obbligo di indicare sulle etichette di vini e bevande alcoliche non gasate la liste degli ingredienti, nochè i contenuti nutrizionali per porzione degli alimenti confezionati. Di fatto un veto alla trasparenza tanto richiesta dai consumatori.

Come dire che, di fronte a regole che rappresentano già un passo indietro rispetto a quanto sta votando il Parlamento italiano (in maniera inutile, visto che la legge europea prevale...), il ministro della Salute italiano è andato addirittura oltre nel togliere garanzie ai consumatori, magari solo per tutelare - e si possono anche capire le ragioni - il 'segreto industriale” della composizione del Campari o del Braulio.

Il problema è che la norma bocciata da Fazio prevedeva anche l'obbligo di indicare sui prodotti coi marchi della grande distribuzione il produttore (che spesso è più di uno...), e che le caratteristiche nutrizionali fossero da specificare non solo per 100 grammi ma anche per porzione. Il risultato è, così facendo, i nostri produttori di vino 'onesti” non potranno differenziarsi da quelli di Paesi dove il vino non si fa solo con l'uva, e che una mozzarella potrebbe tranquillamente continuare ad essere prodotta in Cina o in Austria, lasciando al consumatore l'onere di controllare se per caso in etichetta c'è qualche indicazione volontaria sul produttore o la provenienza...

Aspettando che il Parlamento italiano finisca il suo quasi inutile iter sulle etichette e sperando che i Ministri italiani si impegnino per trasferire a livello europeo la necessità di normative che ci tutelino di più, ci piacerebbe capire da Ferruccio Fazio da dove nasca tutta questa sua preoccupazione perché non si debbano indicare i componenti del vino e degli alcolici in etichetta, mentre ai cuochi ha deciso di vietare l'uso di additivi in cucina. Tutti i consumatori hanno il diritto di capire perché il ministro della Salute usa due pesi e due misure. Salvo pensare che per il Ministro i cuochi nuocciono alla salute più di superalcolici o formaggi di cui non si conosce la composizione...

Alberto Lupini
alberto.lupini@italiaatavola.net




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