MILANO - L'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, Giulio De Capitani (nella foto), ha risposto, in Consiglio regionale, al quesito sul tema del prezzo del latte, primo firmatario Fabrizio Santantonio (Pd). L'interrogazione chiedeva conto delle iniziative della Giunta a sostegno dei produttori di latte lombardi e dell'intenzione di farsi o meno parte conciliante nella composizione della trattativa tra produttori e Assolatte per la definizione di un'equa remunerazione del latte.
«Circa il prezzo del latte - ha detto De Capitani - Coldiretti, Confagricoltura e Cia da una parte e Assolatte dall'altra al momento non hanno chiesto alla Regione di svolgere una funzione conciliativa regionale. L'unica sollecitazione è pervenuta l'11 giugno da Copagri (Confederazione produttori agricoli Lombardia). Qualora entrambe le parti (agricole e industriali) coinvolte nella trattativa lo richiedessero, Regione Lombardia sarà pronta a svolgere la propria funzione di facilitazione e conciliazione auspicando il raggiungimento di un accordo che premi il lavoro di tutti».
«Voglio però ricordare, che Regione Lombardia, attraverso il mio assessorato - ha proseguito De Capitani - ha attivato una specifica misura del Programma di sviluppo rurale (Psr), dedicata esclusivamente a sostenere gli investimenti da parte delle imprese agricole di produzione lattiero-casearia. Si tratta di 39,2 milioni di euro che finanzieranno, attraverso la Misura 121 del Psr, l'ammodernamento e la ristrutturazione delle aziende zootecniche da latte».
De Capitani ha anche richiamato l'approvazione di una misura finanziata dalla Regione dedicata a sostenere la liquidità aziendale e l'accesso al credito che sarà fruibile da settembre. «Si tratta - ha spiegato l'assessore - di una misura compresa nel pacchetto di interventi approvato dalla Giunta lo scorso febbraio, che attiva 6 milioni di euro di risorse. Regione Lombardia ha anticipato la liquidazione della Pac (Politica agricola comune) sulla base delle richieste di domanda unica 2010, con pagamento dell'acconto pari al 70% entro la fine del mese di luglio. Uno sforzo economico di 350 milioni di euro che ha interessato 36.700 aziende. A questi fondi vanno aggiunti quelli per le indennità compensative alle imprese di montagna, del valore totale di 8,5 milioni di euro».
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