VinoVip Cortina omaggia Chiara Lungarotti: “Promuove il vino italiano nel mondo”
Durante la 13ª edizione della due giorni dedicata a professionisti e wine lover l'Ad della storica azienda umbra è stata omaggiata “per l’infaticabile impegno nella promozione del vino italiano di pregio nel mondo”
Chiara Lungarotti, amministratore delegato di Lungarotti, storica azienda vitivinicola dell’Umbria con sede a Torgiano (Pg), ha ricevuto il Premio Pino Khail 2022, assegnato da Civiltà del Bere durante VinoVip Cortina. Il premio, ideato dal direttore di Civiltà del Bere, le è stato conferito durante la 13ª edizione di VinoVip, che si è svolta nei giorni scorsi a Cortina.
Questa edizione consolida il ruolo di VinoVip quale summit di riferimento per il mondo del vino italiano. L’appuntamento biennale organizzato dalla rivista Civiltà del Bere, che si è svolto il 10 e l’11 luglio a Cortina d’Ampezzo, si conferma un luogo dove esperti e professionisti si scambiano visioni e strategie per delineare il futuro del settore vitivinicolo. La due giorni si è conclusa con lo storico Grand Tasting: nella club house del Golf Club di Cortina 500 persone hanno potuto degustare 176 vini e distillati dei 59 produttori protagonisti. «Dopo tre anni torna l’evento più iconico di Civiltà del bere - ha commentato il direttore Alessandro Torcoli in apertura del talk-show - Un appuntamento atteso dal mondo del vino per lo spessore dei contenuti e la qualità delle relazioni interpersonali».
La nuova VinoVip e i suoi focus
Questa edizione segna i 25 anni dalla nascita di VinoVip nel 1997. Giunge dopo un triennio complicato e di grandi cambiamenti, che ha suggerito agli organizzatori di incentrare l’attenzione su un tema particolarmente delicato come quello delle “nuove competenze” e della centralità delle risorse umane nella vita delle imprese.
Sostenibilità e resilienza
Di esigenze di formazione delle aziende agricole ha parlato Stefano Bianchi, presidente di Foragri, che ha evidenziato le principali tematiche degli interventi formativi richiesti, che riguardano tre aree in particolare: sostenibilità, marketing e certificazione. Eugenio Sartori, direttore generale dei Vivai Cooperativi Rauscedo si è focalizzato sulle varietà di tendenza, spiegando le caratteristiche sempre più ricercate in termini di produttività e resilienza ai cambiamenti climatici, ampliando l’orizzonte verso le nuove frontiere della ricerca per la selezione di vitigni resistenti. Il tema della sostenibilità, della digitalizzazione e dei servizi per la tecnologia di cantina è stato affrontato anche da Andrea Stolfa, ceo del Gruppo Della Toffola, che ha ragionato sul valore oltre la performance. Andrea degl'Innocenti, responsabile dei servizi digitali alle imprese di Agenzia Ice, ha presentato il progetto di blockchain per l’internazionalizzazione e ha illustrato le strategie promozionali sui canali digitali.
Focus sulle aziende
Di ultima frontiera degli eventi fieristici ha parlato Gianni Bruno, Exhibition manager Wine&Food di Vinitaly, mettendo in luce come al giorno d’oggi sia necessario costruire quello che è stato definito il global networking, correlando non solo offerta e domanda, ma anche tendenze, innovazioni, idee e competenze che possano ispirare il futuro.
Luca Castagnetti, di Studio Impresa, ha presentato uno spaccato interessante ricavato dall’analisi di centinaia di bilanci aziendali 2021 delle aziende vitivinicole, dove sono emerse performance molto diverse tra società con asset “light” o “strong” (ovvero con minore o maggiore incidenza delle immobilizzazioni, come la proprietà terriera, sul fatturato). Infine, è intervenuto Emanuele Fontana di Crédit Agricole, che ha spiegato quali sono gli strumenti finanziari più utili ai fini dello sviluppo dell’impresa vitivinicola.
Il premio a Chiara Lungarotti
«Per l’infaticabile impegno nella promozione del vino italiano di pregio nel mondo», Chiara Lungarotti, amministratore delegato di Lungarotti, storica azienda vitivinicola dell’Umbria con sede a Torgiano (Pg), ha ricevuto il Premio Pino Khail 2022, assegnato da Civiltà del Bere durante VinoVip Cortina. Il premio, ideato dal direttore di Civiltà del Bere, Alessandro Torcoli, per ricordare il giornalista Pino Khail, fondatore della rivista nonché pioniere del vino di qualità italiano, è stato consegnato al termine del talk su “Le nuove competenze”, ovvero il patrimonio di conoscenze indispensabili per i professionisti del vino, sia nell’ambito della produzione sia per la comunicazione e i servizi.
Umbria in primo piano
«Abbiamo deciso di assegnare il premio a Chiara Lungarotti - ha dichiarato Torcoli - non solo perché, da giovanissima, in anni difficili, ha preso in mano le redini dell’azienda guidandola con sicurezza e dimostrandosi un’innovatrice. Ma soprattutto perché la famiglia Lungarotti ha dato grande luce all’Umbria, un territorio che nell’immaginario internazionale è sempre stato visto come un po’ timido e chiuso e che, grazie anche al suo prezioso contributo, si è fatto conoscere nel mondo».
Lungarotti è storica azienda umbra che opera nel settore vitivinicolo con le tenute di Torgiano e Montefalco e nel settore turistico e culturale, attraverso le attività dell’omonima Fondazione che gestisce il Museo del Vino e il Museo dell’Olivo e dell’Olio di Torgiano. Il suo motto è “conservare, proseguire, innovare e sviluppare nel rispetto della tradizione e delle proprie radici”. Chiara Lungarotti, consigliere di Federvini, è stata eletta nel 2022 vicepresidente di Unione italiana vini. Inoltre, è accademica della Vite e del Vino e dei Georgofili.
Le grandi sfide
«Sono molto felice di ricevere questo importante riconoscimento che premia non solo il mio impegno come produttrice ma anche quello della mia famiglia, con cui condivido la passione per questo bellissimo lavoro, e di tutto il gruppo di collaboratori che mi supporta quotidianamente - ha dichiarato - Mio padre, Giorgio Lungarotti, è stato un grande innovatore ed è riuscito a disegnare l’Umbria sulla mappa mondiale del vino. Ci ha lasciato un’eredità preziosa, ma anche una grande responsabilità: quella di continuare a far crescere un’azienda che è riuscita a promuovere nel mondo le eccellenze enologiche del nostro territorio. E noi, in un periodo di grandi sfide dal punto di vista dell’innovazione sia in vigna sia in cantina, abbiamo intrapreso con determinazione la via del rilancio puntando su una produzione sempre più sostenibile e cercando di trasmettere l’impronta della nuova generazione, senza mai tradire il carattere inconfondibile dei nostri vini. Guardiamo al futuro con ottimismo e pragmatismo, pronti a cogliere le nuove opportunità e ad affrontare le criticità, consapevoli di quanto il comparto del vino sia un volano fondamentale per l’economia nazionale e per la promozione del Made in Italy nel mondo».
Il prossimo appuntamento di VinoVip sarà a Forte dei Marmi nel giugno 2023.
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Alberto Lupini