Villa di Monticelli Brusati, soddisfazione per il Festival Franciacorta e per la vendemmia
Per la cantina il Festival Franciacorta in Cantina 2022 è stato un grande successo con partecipazione anche di tanti stranieri. Anche la vendemmia darà sicuramente grandi soddisfazioni
«Per noi è stato un grande festival (Festival Franciacorta in Cantina 2022, ndr), da tutto esaurito. Tanti giovani, donne e appassionati provenienti dal Nord Italia, ma sono ritornati anche olandesi, tedeschi e francesi. Il tempo ha favorito pure le tante iniziative collaterali che hanno trasformato il fine settimana conclusivo del Festival in una vetrina per tutta la Franciacorta Docg». Roberta Bianchi assieme al marito Paolo Pizziol è cuore, anima e motore della cantina Villa di Monticelli Brusati (Bs). Riassume così la formula del festival diffuso che ha valorizzato le grandi cantine (con numeri significativi), ma pure quelle più piccole che hanno avuto la possibilità di farsi conoscere e apprezzare.
I quattro cavalli di battaglia
Prenotazioni e gruppi limitati, bus e bici hanno consentito di registrare un clima meno caotico, più sereno e disteso per gustare bollicine in grande evoluzione. Superata la brutta parentesi del Covid, Villa fondata dell'indimenticabile Alessandro Bianchi, si è lanciata alla conquista del mercato con quattro vini su tutti: il Selezione Brut Millesimato 2011, l'Extra Blu Millesimato 2016, il Cuvette Franciacorta Millesimato 2016, Boke Noir Franciacorta Rosè Pas Dosè Millesimato 2015 e l'originale Bianchi Roncalli Sebino Barbera 2015. Senza dimenticare lo splendido rosso Gradoni.
Vendemmia da grandi soddisfazioni
«Sono la nostra espressione più alta della passione per vini di qualità e bollicine riconosciute a livello nazionale e internazionale. Nello splendido borgo medioevale, dominato dalla casa dell'Eremita, abbiamo voluto celebrare - hanno sottolineato Roberta e Paolo, durante un incontro con la stampa - anche una vendemmia che ci darà sicuramente grandi soddisfazioni».
Aiuto concreto ai rifugiati
Sottaciuto, ma esemplare, è stato anche l'impegno della famiglia Bianchi per i profughi ucraini. Negli appartamenti del Borgo sono state ospitate per quattro mesi una cinquantina di famiglie in fuga dalla guerra. Un esempio vero di solidarietà sociale, nel solco della secolare tradizione per l'accoglienza, delle donne e degli uomini della terra ricordando Giovanni Pascoli: “Lieta a quegli che oprò nel giorno viene la sera”.
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Alberto Lupini