Tenuta di Ghizzano, enoturismo nella Doc Terre di Pisa
Nel borgo noto per la sua Via di Mezzo si produce vino biologico e biodinamico. Circa 80mila bottiglie l'anno per un prodotto fortemente legato al territorio, merito di una famiglia storica che ha saputo innovarsi
Il borgo di Ghizzano è una frazione di Peccioli, museo a cielo aperto nelle Terre di Pisa. L'arte è arrivata anche qui e riempie tutte le strade dell'abitato collinare, ma soprattutto la via centrale, nota come Via di Mezzo, che l'artista David Tremlett ha ridipinto nel 2019 nei toni del verde e del marrone, regalando al borgo un colpo d'occhio e portando la natura che lo circonda anche all'interno dell'abitato.
Il nome di Ghizzano non è, però, legato soltanto all'arte, ma anche al buon vino. Nel 1370 i discendenti del Conte Franco Nambrot misero qui le loro radici, costruirono la torre che domina il paese e insieme ad essa una cantina e un frantoio. Oggi, più di seicento anni dopo, il vino è ancora un fiore all'occhiello del borgo, grazie a Tenuta di Ghizzano e alla famiglia Venerosi Pesciolini.
Tenuta di Ghizzano, vino biologico e biodinamico
La Tenuta di Ghizzano occupa circa 280 ettari, di cui 18 a vigneto, 15 a oliveto, 100 a cereali e il resto tra boschi e pioppeti. Nel 2003 l'azienda agricola ha iniziato un percorso di agricoltura biologica "naturale" e tre anni dopo ha iniziato a praticare l'agricoltura biodinamica. Un percorso che ha portato nel 2008 alla certificazione come azienda biologica e nel 2018 come biodinamica da parte di Demeter. Forte è il legame con il territorio, con Tenuta di Ghizzano che da sempre si impegna per la promozione delle Terre di Pisa e che nel 2013 ha contribuito in maniera attiva alla nascita della Doc Terre di Pisa che si pone come obiettivo di rappresentare il punto più elevato del vino pisano nei comuni di Fauglia, Crespina, Lari, Chianni, Capannoni, Palaia, Peccioli, Terricciola, Casciana Terme, Ponsacco, Pontedera, Montopoli V.A., San Miniato, Orciano Pisano, Lorenzana e Santa Luce.
La politica dichiarata è quella del "produrre meno, produrre meglio". Il risultato sono circa 80mila bottiglie di vino l'anno, oltre a cereali, olio e pasta. Il vino storico dell'azienda è il Veneroso Doc Terre di Pisa, da uve Sangiovese e, in piccola percentuale, Cabernet Sauvignon. La prima annata fu il 1985 e da allora conserva intatto la sua eleganza e un'interessante mineralità. C'è poi il Nambrot Igt Costa Toscana, che prende il nome dal Conte da cui tutto partì e che è un blend di Merlot 60%, Cabernet Franc 20% e Petit Verdot 20% affinato per 18 mesi in barrique e per 10 mesi in bottiglia. Il Ghizzano Igt Costa Toscana, sia rosso (95% Sangiovese, 5% Merlot) sia bianco (50% Vermentino, 30% Trebbiano, 20% Malvasia Bianca), sono vini freschi, di facile bevibilità, ma per nulla scontati. A chiudere c'è, poi, nel solco della tradizione, il San Germano Igt Passito Costa Toscana, perfetto per i dessert, ma anche per formaggi stagionati.
Il progetto Mimesi e Via di Mezzo
La proposta enologica di Tenuta di Ghizzano non si esaurisce qui. L'azienda ha, infatti, dato vita a due distinti progetti. Da un lato c'è Mimesi: un progetto nato dopo un lungo periodo di ricerca con l'obiettivo di dare vita a vini identitari, che fotografino in maniera chiara il loro territorio e la natura che li circonda. Si è scelto allora di usare per l’affinamento le anfore in Cocciopesto Drunk Turtle per il rosso e di Terracotta Tava per il bianco, che garantiscono la micro-ossigenazione necessaria per far maturare il vino amplificandone gli aromi e portando nel bicchiere un autentico ritratto di territorio. Da Mimesi sono nati Mimesi Sangiovese Doc Terre di Pisa, lasciato evolvere per 14 mesi in anfora e 12 mesi in bottiglia, e Mimesi Vermentino Igt Costa Toscana, che anfora resta 4 mesi.
L'altro progetto è, invece, Via di Mezzo, un omaggio all'opera di Tremlett, che durante i lavori per la realizzazione conobbe la bontà dei vini locali. La Tenuta di Ghizzano ha, quindi, deciso di realizzare un vino rosso 100% Sangiovese e un bianco 100% Trebbiano, con etichette numerate a mano. Non è, però, possibile acquistarli online, nei negozi o nei ristoranti. È possibile farlo soltanto in loco, direttamente a Ghizzano. Questo perché la volontà di Tenuta di Ghizzano è che sia un souvenir e un ambasciatore del borgo.
Le esperienze da vivere
Tenuta di Ghizzano offre a turisti e curiosi la possibilità di conoscere meglio la sua realtà. Come? Attraverso tre diverse esperienze di enoturismo. La prima, l'esperienza Verde, prevede una passeggiata nel Giardino Sonoro che sorge davanti alla villa della famiglia Venerosi Pesciolini, la visita alla cantina storica e la degustazione di quattro vini e dell'olio extravergine. La seconda, l'esperienza Blu, in aggiunta prevede un tour di una delle vigne, cinque vini da degustare e un tagliere di prodotti locali. La terza, l'esperienza Porpora, permette l'accesso alla torre medievale di Ghizzano dalla quale è possibile ammirare tutte le colline circostanti. I vini in degustazione, compresi quelli del progetto Mimesi, saranno abbinati a un'abbondante proposta di piatti e prodotti locali. Non ti basta? C'è anche l'esperienza Oro, che viene cucita su misura in base alle richieste del visitatore. La cantina è, infatti, a disposizione per rispondere a ogni richiesta.
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Tenuta di Ghizzano
Via della Chiesa Ghizzano 19 - 56037 Ghizzano PI
Tel 0587630096
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