In occasione dei 30 anni di Fontanafredda, cantina di Serralunga d'Alba (CN), il Barolo Serralunga d’Alba Fontanafredda, il vino più rappresentativo dell’azienda, cambia e si rinnova. Nasce il Barolo Serralunga d’Alba Renaissance 2018, “il Barolo della speranza“, il primo di una collezione che, ogni anno per 10 anni consecutivi, celebrerà i dieci sentimenti che nella storia hanno dato origine alle rinascite collettive.
L'etichetta del Barolo Serralunga d’Alba Renaissance 2018
A Serralunga è nato "il Barolo della speranza"
Questo anno è quindi dedicato alla speranza, sentimento primordiale. La speranza è il futuro della memoria, ma può avere diverse forme. Può essere uno strumento per rinascere o essere interpretata da ognuno di noi. È un modo di vivere la vita. Un progetto volto a risvegliare lo spirito critico con il contributo di grandi scrittori e illustratori italiani, che stimola riflessioni sui sentimenti per una nuova umanità. Per l’uscita di questo vino è stata scelta come data il 21 marzo, primo giorno di primavera, simbolo della rinascita della natura.
Il bilancio di Oscar Farinetti
«Come avviene spesso nelle aziende, arrivati a un certo punto, ci si pone la domanda: e dopo cosa succederà? Dopo ci sarà il Rinascimento - racconta Oscar Farinetti, presidente di Fontanafredda - Abbiamo messo la terra al centro e abbiamo lavorato bene. Il primo bilancio di sostenibilità è stato positivo: per le bottiglie all’80% usiamo vetro riciclato, come per la carta e il cartone e i tappi. Gli spostamenti sono fatti con bio metano. Per quanto riguarda l’energia abbiamo un co-generatore e il teleriscaldamento. Siamo una delle aziende bio al 100%. Ma tutto ciò basta? Abbiamo pensato di trasferire questa idea agli altri. Trasferirlo a chi beve questo vino. Il vino ha un valore sociale unico, per questo dobbiamo avere una visione lunga, occorre guardare il futuro. Visto ciò che sta succedendo è fondamentale avere e diffondere il rispetto umano».
Fontanafredda, grandi vini delle Langhe
Era il 1992, quando uscì la prima menzione comunale di sempre, con quel Barolo del 1988. A 30 anni dalla sua prima annata, Fontanafredda, produttore di Barolo e dei grandi vini delle Langhe con 120 ettari di vigneti certificati a biologico che fanno da cornice al primo Villaggio Narrante d’Italia, arricchisce il suo vino grazie ad un progetto dal profondo valore culturale e artistico.
Il Consorzio Tutela del Barolo
Matteo Ascheri presidente del Consorzio di Tutela Barolo sottolinea quanto siano state fondamentali per questo territorio le famiglie: «dopo la Seconda guerra mondiale le aziende agricole erano rette dalle donne portavano avanti le vigne. Era una società matriarcale, perché gli uomini andavano in fabbrica. Questo territorio è frutto di sacrifici nel tempo».
Annata straordinaria, terroir unico
Il Barolo Serralunga d’Alba Renaissance 2018 è un vino nel segno della ripartenza, con la potenza del terroir di Serralunga d’Alba e lo stile elegante di Fontanafredda. È un vino che nasce da un’annata viticola straordinaria, il 2018 e da un terroir unico: Serralunga d’Alba, uno dei comuni più vocati e storici per la produzione di questo grande vino, tra gli 11 che rientrano nella denominazione. In vigna l’annata viticola 2018 si apre con un inverno lungo e ricco di precipitazioni che ristabiliscono la dotazione idrica del suolo dopo un 2017 molto caldo. Il risultato? Un vino dal colore rosso rubino con riflessi granato brillante, un profumo netto e intenso, che ricorda il sottobosco e in bocca è morbido e setoso. Ha passato 24 mesi in botti di rovere, poi 12 in cemento nelle splendide cantine ottocentesche e poi dopo tre anni è stato messo in bottiglia. Il ritorno al cemento? Perché è l’unico materiale che impedisce di influire sul vino alla temperatura esterna, per preservare aromi e profumi. Il Barolo per antonomasia si abbina a piatti importanti, come la carne della tradizione piemontese e formaggi a media-lunga stagionatura, ma a piacere, può anche accompagnare un fine pasto o un cin-cin “speciale”.
«La terra al centro delle nostre scelte»
«Abbiamo riflettuto sul fatto che, in generale, la società odierna sta venendo spogliata dai valori metafisici e culturali, favorendo esclusivamente contenuti vuoti, volti a targettizzate e spegnere la voglia di pensare, mettendoci l’uno contro l’altro», commenta il giovane produttore di Fontanafredda Andrea Farinetti. «Da due anni la nostra nuova prospettiva si chiama Rinascimento Verde - aggiunge - Abbiamo voluto rimettere la terra al centro delle nostre scelte quotidiane e dei nostri pensieri, ma una rinascita senza una nuova umanità non è auspicabile. Ci mancavano quindi i sentimenti e la cultura. Ed ecco che in questa magica unione trova vita il Barolo Serralunga d'Alba Renaissance».
Andrea Farinetti
Uno scrittore e un'illustratrice
La cura del primo sentimento, la speranza, è stata affidata a Mario Missiroli con la monografia dal titolo "12, gli umani potrebbero chiamarla Speranza", e alla giovane illustratrice e pittrice piemontese Elisa Talentino, attraverso l'immagine di una cocorita blu in libertà. Saranno poi loro a passare il testimone a qualcun altro, che interpreterà il prossimo sentimento. «La speranza viaggia spesso con il desiderio: un celebre adagio suggerisce di prestare attenzione a ciò che si desidera, perché possiamo ottenerlo», scrive Talentino. E dunque è fondamentale non farsi distrarre.
Cantine Fontafredda
Via Alba, 15, 12050 Fontanafredda CN
Tel 0173 626448
www.fontanafredda.it