Pasqua Vini guarda al futuro con gli occhi dei giovani

Un’indagine fa il punto sul vino visto da Millennial e Gen Z in Italia, Regno Unito e Usa. La Casa scaligera chiude il 2022 con un fatturato di 65,4 milioni e sceglie ancora l’arte come veicolo di comunicazione

14 marzo 2023 | 17:15
di Gabriele Ancona

«La comfort zone è nemica della crescita». Umberto Pasqua, presidente di Pasqua Vini, è Cassazione. E la sua visione, che è quella dell’azienda scaligera, gli dà ragione. Il guardare oltre puntando sull’efficienza a tutto campo premia. I risultati confermano la visione di famiglia, condivisa dai figli Riccardo, amministratore delegato, e Alessandro, presidente di Pasqua Usa.

Boom sul mercato Horeca

Pasqua Vini ha chiuso il 2022 con un fatturato di 65,4 milioni di euro, +4% sull’anno precedente. A monte di questo successo – l’utile 2021 è stato di 5,4 milioni di euro - i vini di alta gamma, guidati dalle Icons, le collezioni che sanno interpretare al meglio le peculiarità della Valpolicella. Boom per il canale Horeca, dall’Italia (+35%) agli Usa (+34%), al Regno Unito (+27%). Pasqua è presente in 75 Paesi con una quota export del 90%.

Il comparto dei rossi vola e piace ai giovani

Nel corso degli anni la produzione si è maggiormente orientata su vini provenienti dalla Valpolicella: il comparto dei rossi rappresenta il 40,4% del totale con in primis Amarone della Valpolicella e Valpolicella Ripasso. A seguire, bianchi (33,9%), spumanti (16,5), rosati (9,2%). Tendenza, per quanto riguarda l’appeal dei rossi, confermata dall’indagine commissionata alla società di ricerca Toluna per indagare il rapporto tra Millennials e  Gen Z e il mondo del vino in Italia, Regno Unito e Stati Uniti. Il questionario è stato somministrato a 2.400 partecipanti (800 per area), donne e uomini nati a cavallo tra il 1980 e il 2000 che hanno consumato vino almeno una volta nell’ultimo mese. Il vino rosso è in assoluto il preferito da tutto il campione preso in esame e trova consensi in maniera trasversale sia tra Millennial che Gen Z (in Italia 42% e 43%, in Uk 33% e 39%, in Usa 42% e 39%).

Apertura verso l’esplorazione e curiosità di assaggiare

La cultura enogastronomica, in cui gli intervistati italiani sono da sempre immersi, fa sì che siano molto consapevoli delle proprie scelte d’acquisto, tanto da preferire etichette nazionali, sinonimo di eccellenza (72% Millennial, 68% Gen Z), ed essere comunque interessati alle novità (67% da una parte, 64% dall’altra). Nelle altre nazioni la tendenza è verso la scelta di etichette già note (67% Millennial e 59% Gen Z Uk, 71% Millennial e 66% Gen Z Usa), anche se si registra un’apertura verso l’esplorazione e curiosità di assaggiare vini “dal mondo” (66% Millennial e 53% Gen Z del Regno Unito, addirittura 79% e 69% negli Stati Uniti).

Italian sounding finalmente in positivo

Nel proprio tempo libero le due generazioni sono concordi nel definire il pranzo o la cena fuori casa una delle loro attività preferite. Tra le voci che interessano di più Millennial e Gen Z in Usa, e sulle quali si vanno a informare, il vino occupa un ruolo di primo piano (49% e 42% del campione). Una parte rilevante degli intervistati dichiara di conoscere la denominazione Valpolicella (agevolata dall’Italian sounding); questo avviene sia per il panel italiano (62% dai Millennial e 44% Gen Z), che quello Usa (46% dai Millennial e 41% Gen Z) e (26% dai Millennial e 31% Gen Z).

Costruire un dialogo aperto con i consumatori

«Osserviamo con attenzione i nuovi stili di consumo – ha commentato l’amministratore delegato Riccardo Pasqua - e costruiamo una conversazione intorno al vino che evolve per stile e forma, insieme alle nuove generazioni. Non ci limitiamo a registrare i trend di mercato, ma siamo interessati ad analizzarli e comprenderli, per costruire un dialogo aperto e non intermediato con chi sceglie i nostri vini». «Le evidenze emerse dalla ricerca di Toluna, soprattutto sui Millennial e Gen Z americani, confermano l’indirizzo della nostra strategia dove creatività e innovazione dal vigneto alla cantina, alla comunicazione sono centrali», ha puntualizzato Alessandro Pasqua, presidente di Pasqua Usa.

Da sottolineare che gli intervistati oltreoceano si dicono anche molto interessati al mondo dell’arte e, quando si parla di approcci non convenzionali, vedono con favore il mondo del vino legarsi a quello dell’arte (con una media di 4,23 per i Millennial e di 4,16 per i Gen Z, in una scala di gradimento da 1 a 5), poiché entrambi condividono valori come creatività (56% Millennial, 53%, 53% Gen Z), attenzione alla qualità (45% e 46%) e capacità di innovazione (38% e 27%). Valori propri di Pasqua Vini.

 

Apprezzati i progetti verso il mondo dell’arte

La ricerca dimostra come siano apprezzati i progetti di mecenatismo dei brand verso il mondo dell’arte, che consentano agli artisti di esprimersi in maniera libera e ai committenti di raggiungere le persone in tutto il mondo. Non a caso nel corso del tempo Pasqua Vini ha individuato interpreti contemporanei capaci di tradurre in immagini ed esperienze artistiche lo spirito dinamico, la spinta all’innovazione e il desiderio di inclusività e curiosità che caratterizza la sua visione. Per il secondo anno consecutivo ha affidato allo studio d’arte multidisciplinare fuse* di Modena il compito di portare all’imminente Vinitaly un progetto artistico che vede la luna come protagonista.

"Luna Somnium", installazione-tributo a Verona

Luna Somnium” è un’installazione site-specific, riprogettata per lo spazio delle Gallerie Mercatali di Verona. Il titolo si ispira a quella che viene definita la prima opera di fantascienza mai scritta dall’uomo: il Somnium di Giovanni Keplero. Proprio come nel racconto di Keplero, l’esplorazione della realtà da diversi punti di vista è al centro dell’installazione, che spinge i visitatori a riflettere su come anche un leggero cambiamento possa influenzare la propria percezione del mondo. “Luna Somnium” vuole suggerire una nuova visione della realtà attraverso il potere emozionale dell’arte, sollecitando l’osservatore a non restare ancorato a pregiudizi, a quello che già si conosce, ma a essere aperto a cambiare punto di vista e modificare la sua percezione, valutazione e giudizio sulla realtà. Un invito alla sperimentazione libera, un sogno che si realizza attraverso la creatività umana, capace di combinare visione e tecnologia. Un parallelo con la visione di Pasqua Vini, laboratorio di ricerca continua. «Un tributo alla nostra città», ha annotato Riccardo Pasqua.


Pasqua Vigneti e Cantine
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Alberto Lupini


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