Moscato di Scanzo, non solo con i dolci: gli abbinamenti più curiosi

La piccola Docg bergamasca, la seconda più piccola d'Italia, in occasione della sua Festa, ha raccontato i numerosi abbinamenti a cui il Moscato di Scanzo si presta, grazie alle sue caratteristiche uniche

11 settembre 2023 | 11:24
di Gianluca Pirovano

Si è appena conclusa la 15esima edizione della Festa del Moscato di Scanzo e dei sapori scanzesi. Un'edizione importante, perché ha segnato il ritorno dell'appuntamento dopo tre anni di pausa forzata a causa della pandemia. Il cielo è stato d'aiuto, con quattro giorni di sole e bel tempo, che hanno contribuito ad attirare migliaia di visitatori nel piccolo paese della provincia di Bergamo, che fa da casa alla seconda Docg più piccola d'Italia, con i suoi 33 ettari e le sue circa 60mila bottiglie l'anno. La Festa è stata, come da tradizione, un mix di eventi sportivi, culturali ed enogastronomici. Un'occasione unica per mettere in vetrina il territorio e il suo vino che, chiaramente, ha giocato il ruolo di protagonista assoluto. La Festa è stata anche l'occasione per ribadire la grande versatilità del Moscato di Scanzo, un vino passito che per sua natura e per sue caratteristiche è particolarmente versatile e si presta ad accostamenti che, in un primo momento, potrebbero risultare arditi.

Moscato di Scanzo, un vino versatile per natura

La versatilità, quindi, è stata in qualche modo il filo conduttore della serie di appuntamenti organizzati in occasione della Festa all'interno del Teatro di Rosciate. Prima una verticale di Moscato di Scanzo, insieme ai sommelier di Ais Lombardia, per gustare il prodotto nella sua integrità e conoscerne le diverse sfumature. Poi un abbinamento ardito, ma ormai, per certi versi, abitudinario, vista la lunga collaborazione tra le due eccellenze. Nello specificio il Moscato e lo Strachitunt, andato in scena grazie alla collaborazione con il Consorzio per la Tutela del formaggio originario della Val Taleggio e la delegazione Onaf, l'Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio. E ancora, un abbinamento più classico, quello con il cioccolato: sul palco il sommellier Federico Bovarini, Stefano Golino di SlowFood Bergamo e Liliana Ghiringhelli della Cioccoleria Lo Scrigno. Al primo il compito di raccontare il vino, le sue caratteristiche e l'equilibrio con il cioccolato, al secondo quello di spiegare la storia del cacao, le sue origini e le sue peculiarità, alla terza la nascita dei prodotti a partire dal cacao, mostrata direttamente sul palco. A chiudere la serie di appuntamenti e di abbinamenti, quello forse più strano: Moscato di Scanzo e tre diversi salami selezionati sempre da SlowFood.

Con cosa abbinare il Moscato di Scanzo?

Noi abbiamo aprofittato dell'occasione per approfondire la questione degli abbinamenti, parlandone proprio con Federico Bovarini. Federico, oltre che essere ambasciatore del Moscato di Scanzo, è stato recentemente nominato miglior sommelier della Lombardia.

Federico, quanto è versatile il Moscato di Scanzo?
Quando si parla di un passito si pensa subito al mondo dei dessert. Io vado contro corrente e dico che un vino come il Moscato di Scanzo, per caratteristiche, come acidità, freschezza e sapidità, è molto piacevole con abbinamenti particolari e che possono sembrare strani. Non parlo comunque soltanto di caratteristiche organolettiche, ma anche delle differenze che emergono all'interno della stessa Docg. Ci sono numerose sfumature che si adattano a diversi abbinamenti. Se cerchi un vino dolce per un dolce lo troverai, così come troverai vini più adatti a piatti meno dolci e che quindi offrono caratteristiche diverse: tannino, acidità, sapidità.

Ma se dovessi dare un consiglio a qualcuno che si avvicina al Moscato di Scanzo, a cosa gli diresti di abbinarlo?
Anche qui vado un po' contro corrente. Il mio primo consiglio è di gustarlo da solo, viverlo nella sua purezza per capirlo al meglio e comprenderne l'equilibrio e le caratteristiche. Questa resta la sua massima espressione. A seguire, pian piano, si possono iniziare gli abbinamenti, magari partendo da quelli più classici, come il cioccolato, per poi azzardare. Il Moscato può andare con la cacciagione, le ostriche, i formaggi erborinati. Ci sono davvero tanti abbinamenti da provare.

Ma il merito di tutto questo a chi va dato? È merito della sua acidità?
L'acidità ha sicuramente un ruolo. Basta assaggiarlo per capire come dopo la dolcezza il Moscato di Scanzo regali sempre l'acidità, portata dal "sass de luna". In seconda battuta c'è, però, un altro aspetto. Quanti vini passiti rossi conosciamo? Quanti moscati passiti rossi conosciamo? Il Moscato di Scanzo è un vino rosso che ha un tannino, seppur vellutare, e questo lo rende un vino unico e, di conseguenza, apre alla possibilità di abbinamenti unici che si possono creare e su cui si può sperimentare.

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Alberto Lupini


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