Lungarotti, una lunga storia d’amore per la terra umbra
Dire Lungarotti, azienda agricola fondata da Giorgio Lungarotti, è dire Torgiano, il territorio che ha reso famosa l’Umbria del vino ed è raccontare una lunga storia d’amore per la terra che attraversa molte generazioni
La figura del fondatore Giorgio Lungarotti è stata determinante per favorire la conoscenza dei vini umbri nel mondo. Alle figlie Chiara, Teresa e Maria Grazia l’importante compito di sviluppare l’azienda che adesso può contare su 250 ettari vitati per una produzione di 2.500.000 bottiglie. Per raccontare una gamma variegata e interessante come questa è opportuno partire con i vini bianchi.
Torgiano Torre di Giano 2020
Il bianco di Torgiano Torre di Giano 2020, da uve Vermentino, Grechetto e Trebbiano è di un luminoso giallo paglierino. Seducente olfatto improntato a sensazioni calde estive di pesca gialla e llitchi. Rosa bianca e fiori di zagara lasciano il campo a erbe officinali , iodio e sbuffi gessosi. Dal temperamento intrigante, al palato è sorretto da vivace freschezza e netta sapidità. Eco agrumata che segna l’equilibrio finale dai rimandi salmastri. Prevalenti le caratteristiche del Vermentino.
Torgiano Vigna al Pino 2017
Il bianco di Torgiano Vigna al Pino 2017, da uve Vermentino, Trebbiano e Grechetto, fermentato e maturato in barrique ha un manto paglierino splendente. Il naso è diretto contraddistinto da albicocca, cedro, maracuja e zagara. Seguono refoli di pepe bianco e cumino. Di grande tensione in bocca con apporto calorico bilanciato da sferzante freschezza. Persistenza di agrumi ed ebre aromatiche in chiusura. Prevalenti le caratteristiche del Grechetto.
Torgiano Rubesco 2019
Il rosso di Torgiano Rubesco 2019, da uve in massima parte Sangiovese con un saldo di Colorino è di un intenso rosso rubino. Bouquet odoroso che spazia da ribes, melograno e rosa canina per poi virare su note balsamiche, fave di cacao, tabacco da pipa, caffè. Il sorso è pieno e setoso, supportato da grande freschezza e forza tannica. Chiusura fruttata che sfuma lentamente. Un vino se vogliamo pioneristico in quanto concepito 60 anni fa da Giorgio Lungarotti.
Torgiano Riserva Rubesco Vigna Monticchio 2015
Il Torgiano rosso Riserva Rubesco Vigna Monticchio 2015 è un Sangiovese in purezza. Rubino profondo e vivo. Timbro olfattivo impostato su confetture di mirtilli neri e visciole sotto spirito, seguite da timide suggestioni di petali di rosa e viola, mirto, sandalo e china. Nuance di vaniglia e chiodi di garofano richiamano delicati sentori da fave di cacao. Il sorso si rivela caldo ed energico, dalla trama tannica levigata che integra la freschezza, delineando una struttura evidente. Il finale è appagante, con rimandi di incenso.
Sagrantino di Montefalco 2017
Gran finale con il Sagrantino di Montefalco 2017. Vino biologico di un rosso rubino sfumato sul bordo con riflessi granato. Un fine bouquet di visciole e more, ginepro e cioccolato si arricchisce di polvere di caffè e accenni floreali, più delicati i richiami di tabacco da pipa e chiodi di garofano. Sorso ben articolato fra alcol a freschezza, con quest’ultima a tracciare la strada. La componente calorica offre un ottimo appoggio a un tannino maturo. Godibile la persistenza dai toni fruttati. Chiara guarda al futuro. È impegnata in un percorso sostenibile rendendo più leggere le bottiglie e aumentando i pannelli solari. E ha messo a punto un sistema di precisione per le previsioni meteo che permette di non disperdere i trattamenti sulle piante. Da segnalare in ultimo la non secondaria e recente riapertura del Museo del Vino con una nuova sezione dedicata agli Etruschi con 17 reperti di uno straordinario vinario databile dal V al III secolo avanti Cristo. Questo è l’orgoglio umbro.
Azienda Agricola Lungarotti
Viale Giorgio Lungarotti 2, 06089 Torgiano (Pg)
Tel 075 988661
© Riproduzione riservata
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Alberto Lupini