Quelle commistioni tra la cosiddetta geografia fisica, bene attenta all’orografia, alle valli e al corso dei fiumi, e quella cosiddetta geografia politica, atta a forzare delimitazioni non sempre naturali. E poi, il concetto stesso di confine: ambiguo di per sé. Visitare Villa Sandi, il suo headquarter e alcune delle sue tenute, tra le quali Borgo Conventi nel Friuli, da qualche anno acquisita, e che ha lanciato il nuovo vino Luna di Ponca, stimola momenti di riflessione su “geografia” e “confini”.
Le Tenute di Villa Sandi spaziano nell'intera area Prosecco
Marca Trevigiana, paradiso naturalistico
Il Veneto della Marca Trevigiana, la pianura che si estingue docilmente là, dove i dolci declivi collinari regalano al mondo uno dei paesaggi più belli del Creato. I fiumi così mutevoli per portata, il cui corso così solennemente placido e talvolta impetuoso ha scandito la storia recente del nostro Paese (e qui c’entra anche il “confine”!). E vigneti ovunque. Crocetta del Montello, Nervesa della Battaglia e poi i nomi iconici di Conegliano e di Valdobbiadene.
Locanda Sandi, enoturismo di charme
E a Valdobbiadene c’è Locanda Sandi, sei suggestive camere, a testimoniare che l’enoturismo lo si attua al meglio quando si è in grado di proporre hospitality di autentico charme che sappia essere al contempo schiettamente semplice. Nulla che incuta soggezione reverenziale ma nulla, vivaddio, che sappia di improvvisazione dilettantesca.
La scoperta del territorio anche a tavola
La Locanda Sandi, coerentemente a questa vision, offre ai visitatori la possibilità di
arricchire la scoperta del territorio anche attraverso i piatti della tradizione locale. La laboriosa brigata di cucina non disdegna sapienti e intriganti incursioni in altre cucine: le contaminazioni virtuose. Quelle contaminazioni che sortiscono dalle commistioni geografiche e dalla considerazione aleatoria del “confine” in sé.
Còrpore, rosso di grande intensità
Carta dei vini simpaticamente “captive”, ma non vi è motivo alcuno per dolersene: tutt’altro.
Imperdibile nel calice il rosso Còrpore, da uve Merlot. Còrpore nasce nella Tenuta Villa Sandi di Crocetta del Montello.È vino rosso di grande intensità, deciso ed elegante, ricco di consistenza e di aromi. Nel calice, a sottoporlo al rituale esame organolettico, una cosa la comprendiamo subito: c’è stato efficace ma non invasivo lavoro di cantina. Ben solida e ben vistosa la cultura enologica di Villa Sandi.
Dal vino anche una linea cosmetica
Ed a proposito di Còrpore, si vuole qui aprire parentesi “estetica”.
Per realizzare Còrpore la selezione enologica ha portato a produzioni molto limitate, fino a non superare il chilogrammo di uva per ogni pianta di vite. Questo fattore determina una concentrazione unica e irripetibile in polifenoli. Ciò consente un utilizzo cosmetico del concentrato di questo vino, la cui r
icchezza in polifenoli e resveratrolo si è rivelata particolarmente efficace nel contrastare lo stress ossidativo delle cellule epidermiche, causa principale dell’invecchiamento cutaneo.
I prodotti della linea hanno come filo conduttore l'Estratto di Còrpore, straordinario ingrediente naturale ispiratore della creazione della Cosmesi Villa Sandi.
I prodotti della linea hanno come filo conduttore l'Estratto di Còrpore
Botteghe del Vino, la facilità e il bello dello shopping
Villa Sandi, a beneficio dei visitatori e degli enoturisti, ha reso easy to buy i suoi prodotti, inclusi la linea cosmesi, mediante l’attività delle due Botteghe del Vino, ubicate, quasi a mo’ di due fuochi ellittici, nelle due sedi di Crocetta del Montello e di Valdobbiadene. In queste due Botteghe del Vino, personale qualificato guida con garbo e professionalità i visitatori alla conoscenza dei vini.
Si torna alla cena ed il primo prezioso sorso non può non essere il Cartizze “La Rivetta” brut, il cui vigneto (appena un ettaro e mezzo), assolutamente da visitare, è a pochi km dalla Locanda.
Il re Prosecco
Le Tenute di Villa Sandi spaziano nell'intera area Prosecco, dalle più pianeggianti zone del Prosecco Doc ai morbidi Colli Asolani fino ai più erti e ripidi pendii delle colline di Valdobbiadene.
La vocazione alla produzione di Prosecco, vino simbolo dell’intera area, rende il territorio elemento di peculiare valore. In
Villa Sandi la passione e l’impegno nel produrre Prosecco di eccellenza comprende un più ampio impegno nella protezione e salvaguardia di un territorio così pregevole.
Bio e villa palladiana
I vigneti di Villa Sandi sono certificati " Biodiversity Friend”. L’headquarter di Villa Sandi è a Crocetta del Montello (Tv), ai piedi delle colline trevigiane.
Villa Sandi, edificio di scuola palladiana risalente al 1622, reinterpreta in chiave moderna l’antico ruolo delle ville venete. Non solo residenze estive delle famiglie della nobiltà e della ricca borghesia mercantile, ma anche luogo di governo delle vaste proprietà terriere che si sviluppavano intorno.
Le cantine della villa perfette per la maturazione dei vini
La famiglia Moretti Polegato, da generazioni impegnata nel mondo del vino, dalla sua cultura intriso, fa rivivere oggi questa tradizione, unendo innovazione e ricerca al rispetto e all’amore per il territorio. Nella moderna rivisitazione dell’antico ruolo delle ville venete, Villa Sandi è pertanto produzione vinicola di eccellenza ed al contempo ne costituisce valente polo culturale.
Al di sotto della villa, si estendono per un chilometro e mezzo secolari e suggestive cantine sotterranee che, per la loro naturale caratteristica di mantenere costante temperatura e umidità, creano un ambiente ideale per la maturazione e l’invecchiamento dei vini. Qui, vengono poste a maturare le bottiglie dello spumante Metodo Classico Opere Trevigiane. Le due barricaie ospitano le botti per la maturazione dei rossi Còrpore e Filio.
Il Friuli del fogolar, il fascino de suoi suadenti colli: il Collio, appunto!
Qui è Italia; un momento però, cento metri ed è Slovenia. Sì, ma attenti però, altri duecento metri e là, vedi, proprio là dove svetta quel campanile è Italia. Sì, però fai attenzione un po’ più lontano. Insomma, lo zigzag di un confine disperato. Disperato perché ha lacerato famiglie ed affetti.
Da aprile 2019 Borgo Conventi, in Friuli, è di proprietà della famiglia Moretti Polegato.
«Borgo Conventi è un’azienda bellissima in un’area a grande vocazione e rappresenta il coronamento di un sogno per chi, come noi, è sempre guidato dalla ricerca della qualità e dell’eccellenza, nel rispetto delle identità territoriali», commenta
Giancarlo Moretti Polegato.
Da aprile 2019 Borgo Conventi, in Friuli, è di proprietà della famiglia Moretti Polegato
Vini che arricchiscono la gamma
«
Grazie a Borgo Conventi arricchiamo la linea di vini prodotti dalla nostra famiglia aggiungendo l’eccellenza dei bianchi friulani, con una precisa identità territoriale».
I vigneti nella pianura della zona Doc Isonzo sono caratterizzati da suoli di medio impasto e ricchi di ghiaia di fiume. Quelli sulle pendici della
zona Doc Collio si distinguono per il tipico terreno argilloso e minerale. L’età media dei vigneti si aggira intorno ai 20 anni e tra le varietà piantate, oltre ai vitigni internazionali che meglio si sono adattati al territorio del Friuli quali Pinot Grigio, Sauvignon, Chardonnay, Merlot e Cabernet Franc, troviamo le varietà autoctone Friulano, Ribolla Gialla, Refosco dal Peduncolo Rosso e Schioppettino.
Obiettivo sostenibilità
Consapevole che il futuro dipende da sostenibilità e tutela dell’ambiente,
la famiglia Moretti Polegato ha trasferito ai vigneti di Borgo Conventi le stesse pratiche a basso impatto ambientale che hanno permesso alle tenute di Villa Sandi di ottenere la certificazione Biodiversity Friend, pertanto dalla vendemmia 2019 anche Borgo Conventi è certificato Biodiversity Friend.
Tre sono le principali linee della cantina: Cru, del Collio, Fiori del Borgo. In totale, le bottiglie di Borgo Conventi sono 300mila.In totale le bottiglie delle Tenute Villa Sandi, inserendo in esse il marchio La Gioiosa, sono 25milioni circa! Verrebbe da dire, interpretando la vision della proprietà e mutuando dalle regole delle convocazioni assembleari, che i voti non si contano, ma si pesano! Qui si intende dire, sostituendo i voti con le bottiglie, che indubitabilmente fermo restando il primato di Villa Sandi, gigante tra le realtà vitivinicole venete, e del Prosecco in tutte le sue declinazioni in particolare, l’occhio amorevole, accortamente non disgiunto dal sano ed irrinunciabile obiettivo dell’utile aziendale, è su questa relativamente piccola realtà friulana, anzi, “furlana”.
Luna di Ponca, il nuovo Collio Doc Riserva
Un vino in particolare di Borgo Conventi vogliamo raccontare. Degustato nella notte di plenilunio di giugno, fortuitamente coincidente con la notte sciamanica, la notte di San Giovanni.
La luna piena, l’astro d’argento, indossava a beneficio di quanti volessero coglierne l’eleganza ed il fascino, un sontuoso scialle di lana di colore bianco.
Birichino il suo sguardo, seppe e volle dirci, proprio nel momento in cui i calici si alzavano per tendere ad essa: prosit!
E nei calici, dunque,
il “Luna di Ponca”, il nuovo vino a denominazione Collio Doc Riserva, frutto di un blend tra Friulano, Chardonnay e Malvasia.“Luna di Ponca” nasce dai vigneti di proprietà di Borgo Conventi in località Gradiscutta, nel Comune di Gorizia. La selezione dei grappoli avviene sia in vigna, dove sono raccolti manualmente in piccole cassette, sia in cantina. Il Friulano prevede una vinificazione completamente in acciaio, mentre Malvasia e Chardonnay seguono fermentazioni e affinamenti separati entrambi in barrique. Una volta imbottigliato, il vino matura ancora qualche mese in bottiglia prima di essere commercializzato a quasi due anni dalla vendemmia.
Un vino dal lungo affinamento, parte del quale svolto in barrique, ottenuto dalle uve della vendemmia 2019 provenienti da vigneti a basse rese che hanno ottenuto, lo si ribadisce, la certificazione Biodiversity Friend. “Luna di Ponca” è la prima etichetta del nuovo corso della storica azienda vitivinicola, da quando la famiglia Moretti Polegato è alla guida della Tenuta, ovvero dall’aprile del 2019. Dalla vendemmia di quello stesso anno Borgo Conventi si avvale della consulenza di Riccardo Cotarella, che ha seguito ogni fase della creazione del nuovo vino.
Vino identitario e simbolico
«Non appena Borgo Conventi è entrato a far parte del nostro Gruppo - spiega il presidente Giancarlo Moretti Polegato - è
nato il desiderio di ideare un nuovo vino. Un prodotto che custodisse un significato simbolico, essendo figlio della nostra prima vendemmia nella Tenuta, e che quindi raccontasse la storia di Borgo Conventi a partire dal nostro ingresso in questo territorio. Per farlo, abbiamo scelto la fidata e preziosa consulenza di uno stimato enologo come Riccardo Cotarella. Abbiamo deciso di produrre il primo blend dell'azienda con varietà tipiche, dando origine all'unico bianco riserva di Borgo Conventi che segue anche parte dell’affinamento in legno. Ci ha guidati l’obiettivo di produrre un vino identitario e che trasmettesse il patrimonio inimitabile del Collio, ovvero le condizioni uniche di un terroir a grande vocazione e di prestigio».
Il nuovo bianco dell’azienda è frutto del lavoro congiunto di Stefano Gava, enologo di Villa Sandi (lodevoli le sue abilità divulgative nel raccontare i suoi vini), e di Paolo Corso, enologo di Borgo Conventi. Il presidente Giancarlo Moretti Polegato ha presentato “Luna di Ponca” restituendo la suggestione offerta dal nome stesso del vino, in occasione di una cena baciata dalla luna piena nella cornice dei vigneti della villa di Borgo Conventi, a Farra d’Isonzo. Luna di Ponca esprime la potenza aromatica tipica del territorio con profumi intensi di scorza d’agrumi e fiori, bilanciati ed esaltati da una componente fresca e sapida che amplifica le caratteristiche del vino preservandone la finezza.
“Luna di Ponca” è un punto d’incontro tra tradizione e novità, tra struttura e morbidezza, e simbolicamente anche tra cielo e terra.
Nell’annata 2019 sono state prodotte 6096 bottiglie da 0,75 litri, 230 in formato Magnum e 20 Jeroboam, tutte dal disegno tradizionale della bottiglia borgognotta, con piccole e originali “variazioni su tema”.
Giancarlo Moretti Polegato
Inno al Triveneto e allo sconfinato mondo del vino
Ecco, la duplice lezione appresa grazie alle conversazioni con la famiglia Moretti-Polegato e con il top management di Villa Sandi.
La commistione di una geografia che intrecciata alla storia (dovremmo risalire alla Serenissima!) orienterebbe ad un’unica regione denominata Triveneto, e il tollerare sornione e saggio del confine che separa l’Italia dalla Slovenia. Collio nella nostra lingua e Brda in Sloveno. Sì, ma sempre Collio è!
Ed è di struggente acume l’anelito aziendale che dalla Marca Trevigiana guarda verso il Collio.
Nell’anno 2025 Gorizia sarà la Capitale Europea della Cultura. E il vino, di casa nel Triveneto e specificamente nel Collio, è emblema perenne della cultura dei popoli, scandendo nel tempo, l’evoluzione delle civiltà.
Sapranno e vorranno Villa Sandi e Borgo Conventi lodevolmente svolgere ruolo proattivo nell’imminenza di questo prestigioso riconoscimento ottenuto da Gorizia e, con essa dal Friuli e quindi dal Triveneto. È o non è il mondo del vino, per sua storia e per sua geografia, naturalmente sconfinato?!