Un vino rosato, con tante donne - oltre il 30% - alla guida delle piccole e medie cantine della Valtènesi. E si è vista tanta gente (al femminile) al Museo della Mille Miglia di Brescia per la "Prima del Valtenesi-La meraviglia dei vini rosa della Riviera del Garda Classico".
La "Prima del Valtenesi" a Brescia
All'evento, promosso dal Consorzio Valtènesi, hanno partecipato 400 persone fra ristoratori, albergatori e operatori, oltre che i sommelier. «Un vino - hanno sottolineato i veri esperti del settore - che cresce qualitativamente di anno in anno». Due milioni le bottiglie prodotte nel 2021 dalle 60 cantine aderenti al Consorzio, una quarantina delle quali presenti con i banchi di assaggio. Soddisfatti il presidente Alessandro Luzzago e il direttore Carlo Alberto Panont.
L'accordo con la Provenza per il mercato estero
La "Prima", solitamente prevista - come da disciplinare - a San Valentino è slittata a marzo a causa delle restrizioni della pandemia, ha confermato l'accordo "Rosè Connection" con la regione francese della Provenza (160 milioni di bottiglie) che permette ai vini gardesani di realizzare una partnership internazionale. Unite, Italia e Francia, alla conquista dei tre mercati: Germania, Belgio e Olanda, con un significativo contributo dell'Unione Europea di oltre due milioni di euro nei tre anni dell'accordo internazionale.
Il Chiaretto gardesano e l'export
Molti anche i giovani presenti all'evento, richiamati da un vino che sta conquistando sempre più quote di mercato, che dura nel tempo (anche fino a 5 anni, il Costaripa di Vezzola), prodotto pure da piccolissime cantine a conduzione famigliare come la Zatti di Calvagese: 2 ettari e 10mila bottiglie. «Un'annata particolarmente felice e difficilmente ripetibile», hanno evidenziato. Come del resto i numeri del Consorzio: il 35% del Chiaretto gardesano è destinato all'export con un aumento del 17% per un vino "molto espressivo e sempre piu intrigante grazie all'aria del Garda".