Le bevande low/no alcoliche stanno conquistando sempre più spazio, ma cosa comporta realmente il loro consumo a lungo termine? Se da un lato evitano gli effetti negativi dell'alcol, dall'altro ci sono ancora molte domande senza risposta. Gli ingredienti come edulcoranti artificiali e additivi sono sotto la lente d'ingrandimento della scienza, e la trasparenza delle etichette è un tema caldo. I consumatori vogliono sapere cosa bevono, e giustamente!
Vino: il nuovo approccio dei giovani
Millennials e Gen Z stanno riscrivendo le regole del consumo di vino. Cresciuti con una maggiore consapevolezza su benessere, sostenibilità e responsabilità sociale, preferiscono vini di alta qualità, prodotti in modo etico e trasparente. Molti giovani scelgono uno stile di vita moderato, optando per bevande low/no alcoliche o rinunciando del tutto all'alcol. Un cambiamento che il settore vinicolo non può ignorare.
L'industria del vino sta rispondendo a queste nuove tendenze con innovazione e sostenibilità. Vini di alta qualità, pratiche ecologiche e trasparenza nella filiera produttiva sono le parole d'ordine. Il settore deve adattarsi rapidamente per non perdere il treno delle nuove generazioni, offrendo prodotti che rispecchiano i loro valori e le loro aspettative. I vini senza alcol stanno vivendo un boom, e non solo per motivi di salute. L'interesse per uno stile di vita più sano e consapevole è in crescita, e l'industria del vino sta rispondendo con un'offerta sempre più variegata e di qualità. Questi vini offrono un'alternativa gustosa ai tradizionali vini alcolici, senza compromettere il piacere del brindisi.
Il caso: boom dei vini Italiani “low alcol” negli Usa
I vini low alcol italiani stanno conquistando gli Stati Uniti, dimostrando che la qualità italiana è apprezzata anche nella versione light. Questo successo evidenzia l'interesse crescente per bevande più leggere e salutari, aprendo nuove prospettive per il settore vinicolo italiano anche a livello globale. L'ISWR prevede una crescita del +6% per le bevande deacolate tra il 2023 e il 2027.
Sebbene l'Italia non sia ancora tra i mercati principali, ha tutte le carte in regola per diventare un leader nel settore. Produttori come Mionetto, La Gioiosa et Amorosa e Zonin stanno già innovando con proposte interessanti, dimostrando che il vino senza alcol può essere sinonimo di qualità.
Vini senza alcol: chi sono i consumatori?
Il target dei vini senza alcol è variegato e in crescita. Dai salutisti ai giovani trendy, dalle donne in gravidanza a chi non può consumare alcol per motivi di salute o religiosi, sempre più persone scelgono queste bevande per motivi diversi. Anche chi vuole semplicemente gustare un buon vino senza gli effetti dell'alcol trova nei vini no alcol una valida alternativa. I vini senza alcol non sono una minaccia per quelli tradizionali, ma un'opportunità per espandere il mercato.
Offrire una gamma diversificata di prodotti permette di soddisfare i gusti di un pubblico sempre più esigente e attento alla salute. Adattarsi alle nuove tendenze di consumo è fondamentale per rimanere competitivi e capitalizzare su nuove opportunità.
Marketing tips: strategie per il successo dei vini senza alcol
Per emergere nel mercato dei vini senza alcol, è essenziale puntare sulla qualità, raccontare storie coinvolgenti, avere una forte presenza online e offrire trasparenza e autenticità. Il packaging distintivo e le collaborazioni strategiche con esperti del settore possono fare la differenza. Ecco alcune strategie vincenti:
- Qualità senza compromessi: utilizzare materie prime di alta qualità e metodi di produzione innovativi;
- Storytelling e branding: raccontare la missione e i valori del brand per creare un legame emotivo con i consumatori;
- Presenza online: mantenere una solida presenza digitale con contenuti accattivanti e informativi;
- Trasparenza: fornire informazioni dettagliate su ingredienti e metodi di produzione;
- Marketing mirato: campagne pubblicitarie focalizzate su specifici segmenti di mercato;
- Packaging distintivo: creare confezioni che risaltano sugli scaffali;
- Collaborazioni strategiche: partner con mixologist, esperti del benessere e associazioni di categoria
5 segnali dell'ascesa di un trend
- Evento NoLo Bolo: la prima fiera in Italia dedicata ai prodotti no/low alcolici, un must per chi vuole scoprire le ultime innovazioni.
- Sezione di Etilika Dedicata ai Vini No Alcol: un e-commerce che permette di esplorare un'ampia gamma di vini senza alcol.
- Grande Presenza di Vini No Alcol a Vinitaly: l'evento di riferimento per scoprire le novità del settore, con una sezione dedicata al vino dealcolato al Wine2Wine Business Forum.
- E-commerce MyAlcolZero.it: un portale specializzato nella vendita di bevande senza alcol, offrendo prodotti di alta qualità.
- Spazio a Scaffale nella Gdo: la grande distribuzione sta dedicando sempre più spazio ai vini senza alcol, riconoscendo la crescente domanda.
In sintesi, l'evoluzione del consumo di bevande alcoliche rappresenta un cambiamento significativo nel panorama delle bevande, con opportunità e sfide per l'industria del vino. La capacità di adattamento e l'innovazione sono cruciali per soddisfare le esigenze dei consumatori moderni, mantenendo nel contempo gli alti standard di qualità e autenticità che caratterizzano l'industria vinicola.
Podcast
DIGITAL WINE (di Wine Roland) - Nel mercato del vino No-Low Alcool l'Italia non c'è, ma il vino italiano sì
Ascolta la puntata: https://open.spotify.com/episode/0uBoXfeePs2eso2BFOEG4U
Parola del mese: Dry Dating
Il Dry Dating è la scelta di un appuntamento romantico senza consumo di alcol, preferita soprattutto dai giovani per motivi di salute e risparmio, promuovendo attività alternative e una comunicazione autentica.
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Alberto Lupini
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