Eventi e degustazioni: immergiti nel mondo del vino siciliano a Gigliotto
Tra Piazza Armerina e Caltagirone, nell'area metropolitana di Catania, Tenute Gigliotto invita a scoprire la Sicilia più autentica: vini biologici, cucina tradizionale e un'accoglienza calorosa
È cesellato tra la Città d'Arte siciliana che è già classificata “Urbs Opulentissima” per il patrimonio archeologico e culturale come la Villa Romana del Casale con i suoi mosaici in situ più lodevoli e il Palio dei Normanni in agosto e tra la Città delle Ceramiche o della celebre Scalinata di Santa Maria del Monte con 142 gradini piastrellati da coloratissime maioliche territoriali che uniscono dal 1606 comune vecchio a comune nuovo. Già questo bastione di storia sarebbe sufficiente per andare a visitare e soggiornare nel lussureggiante agriturismo scrutando l'Etna e bevendo ottimi vini, dove trovi dall'orto casalingo alla piscina di acqua salata con solarium, dal “campo di grano che dirvi non so” con inaspettate varietà cerealicole ai Fichi d'India che si trasformano in mandorle. Il “Wine Resort Gigliotto” di Elio Savoca, con le sue “Tenute Gigliotto”, spunta in mezzo a tutta questa full immersion di natura e di “religiosa quiete” da un ex monastero del 1300, inquadrandosi come Agriturismo di alto rango, ad una distanza striminzita da Piazza Armerina e Caltagirone (località su descritte) ma corrisponde all'area metropolitana di Catania, precisamente San Michele di Ganzaria.
Nello sconfinato perimetro, si incontrano quattro statue raffiguranti le quattro stagioni che sono parte integrante della famiglia e di buon auspicio, allegorie dell'ambiente e dei tempi che lo disciplinano, per stimolare l'esito appagante del raccolto. L'edificio che suscita le emozioni dell'antico baglio rurale è stato ristrutturato ed adibito a plesso ricettivo ed oggi ospita un ristorante di classe, dove si svolgono eventi di musica e d'arte, chiaramente interconnessi al vino d'impresa e alla sua promozione, come in una delle tappe appena conclusesi del “Blues & Wine Soul Festival”, organizzato dal bluesman e direttore artistico Joe Castellano.
Tenute Gigliotto, un precursore nel comparto agrituristico
“Dove la tradizione non riesce a raggiungervi, ci pensa Gigliotto”. Questo è il motto del proprietario Savoca che ci tiene ad incrementare l'uso dell'azienda agrituristica con il suo B&B e le sue 26 confortevoli camere, valorizzando le risorse della campagna e dell'hinterland con cui magnetizzare i clienti attraverso l'approccio ai metodi di coltivazione di tutta la filiera agricola ma potenziando anche il richiamo delle risorse dei siti storico - culturali, di cui la Sicilia è tutta un fremito. Savoca risulta anche pioniere del Comparto Agriturismo a metà degli anni Ottanta, quando la legge non era stata ancora recepita, avendo comprato all'inizio degli anni Novanta lo stabile trecentesco abbondonato e togliendo i blocchi di tufo su 8mila metri quadri per adeguare l'appezzamento a superficie coltivabile.
Adesso, invita gli avventori ed i degustatori con l'ardore e l'impeto del produttore che mette a disposizione la cura delle sue piante, l'invenzione delle ricette dei suoi vini e la pazienza e la cortesia dell'albergatore, invogliando il prossimo a dedicare una giornata alla conoscenza e memoria dei sapori manifestati da Gigliotto, a farsi trasportare dal senso di calma interiore che si sprigiona dagli influssi della terra, insieme alla molteplicità delle fragranze uniche, realizzate dagli chef del luogo. La famiglia Savoca possiede anche una seconda attività ricettiva che è l'Agriturismo Savoca, situato a Mirabella Imbaccari, sempre in provincia di Catania, un po' al confine.
Tenute Gigliotto, le nuove etichette estive
A metà luglio, le Tenute Gigliotto sono uscite con due nuove referenze per dare sfogo al vino propriamente estivo con le caratteristiche di massima freschezza e bevibilità: “La Ginestra” che è un Grillo in purezza e poi un bianco frizzante dal nome “Lis”, che si può testare a tutto pasto, in quanto è un blend tra Grillo e Chardonnay e può essere servito come apericena in azienda, non per forza accompagnato dal cibo. Inoltre lanceranno, subito dopo Ferragosto, un altro vino Metodo Classico fatto da uve Nero d'Avola. Le prime due etichette sono state presentate nel corso di una serata musicale jazz con dei talenti di Enna che sono il pianista Giorgio Lilla, il pianista Joe Castellano, il flautista Antonio Milana, la violinista Rebecca Di Majo e la violoncellista Sofia Biondo.
Savoca instaura sempre una certa vivace empatia con i suoi ospiti - artisti, diversi vengono chiamati da un anno all'altro ad intervenire a serate come quella di degustazione del 26 luglio per esprimere la loro tecnica e la loro passione verso il mondo del vino che equivale anche alla raffinatezza e del glamour del jazz. L'atmosfera dell'ex monastero del 1300 ha contribuito e contribuisce, anche sotto l'aspetto acustico e di quantità di spazi che si prestano all'uopo, ad impreziosire le collaborazioni artistiche. Savoca evidenzia che il programma estivo imposta in genere uno spettacolo ogni due settimane, a partire da giugno ma quest'anno direttamente a luglio fino a settembre, mantenendo già da due anni la stretta al “Blues & Wine Soul Festival”.
Tenute Gigliotto, il prospetto strategico
«La struttura alberghiera riscuote successo anche sul fronte convegnistica - evidenzia il patron Savoca - , oltre che del catering da cerimonia, grazie alla continua richiesta delle due sale - meeting, di cui una ha 180 posti e l'altra 40 posti. Le zone attrezzate a verde con il prato inglese fanno anche la loro differenza nella scelta della location per gli eventi, come a fare la differenza sono anche la piscina d'acqua salata per organizzare lì momenti di convivialità e la possibilità di prenotare le visite nei vigneti composti da ben 25 ettari».
L'intera azienda consta di 200 ettari: 10 anche ad uliveto; 15 ettari di terreno riconvertito da coltivazione di Fichi d'india a mandorle da un paio d'anni con una resa sui 40-45 quintali per ettaro e con un progetto di filiera completa, con l'impianto di sgusciatura attivo da un anno e mezzo per vendere al più presto. Quindi un ettaro di orto con tutte le verdure e anche la realizzazione di salse, per esempio quelle tradizionali preparate sul calderone in rame, per tastare anche l'entusiasmo di chi osserva dal vivo questa esperienza di routine contadina o del mood di una volta. Infine 150 ettari di produzione cerealicola con la chicca dei legumi quali le Lenticchie di Villalba e la tipologia nera più ambita, mentre un altro orgoglio per Savoca è un piccolo allevamento di Maialino Nero.
I cereali meritano un capitolo a parte perché la loro fabbricazione si avvale di un mulino collocato al centro di Caltagirone degli inizi del ‘900: il suo supporto consente la creazione di Grani Antichi Siciliani anche se la richiesta sul mercato non propende per questi: le nuove tecnologie vengono applicate sia per il vecchio mulino sia per le varietà odierne cioè anche Grani convenzionali voluti dal mercato quali Senatore Cappelli, a marchio Kamut, Perciasacchi, comunque per elaborare anche pane e pasta fatti in casa, utilizzando maggiormente Simeto (grano duro non integrale). «Per il grano si calcola un volume di 15-20 quintali l'ora - analizza Savoca -, per sei ore al giorno. La nostra distribuzione è di carattere locale, coprendo le cittadine di Grammichele, Gela, Niscemi e Piazza Armerina, grazie all'aiuto dei nostri 18 collaboratori. Per il ramo turistico, registriamo un bacino estero per almeno tre-quattro giorni in azienda quindi anche nel segmento rivolto all'ospitalità. La ristorazione (dove si cucinano anche superbe pizze cotte su pietra, ndr) e l'accoglienza sono il nostro perno su cui il nostro concept di materie prime eccellenti e genuine ruota e si associa alla premura di soddisfare l'utente da quando entra e a quando riparte».
Tenute Gigliotto a dove inizia l'amore per il vino
Savoca ha effettuato studi di altro genere rispetto all'Enologia o all'Alberghiero: da perito industriale a perito agrario. Ha successivamente preso in mano l'amministrazione delle Tenute e si è fatto le ossa nel settore Agricoltura. Ha occupato posizioni importanti di fiducia istituzionale come quella di presidente Coldiretti e presidente regionale del Movimento Turismo e componente nazionale dello stesso Movimento, un mandato che si è esaurito ormai da tre anni. La sfera di produttività comprende i vitigni Nero d'Avola, Frappato, Grillo e da progetti iniziali lo Chardonnay Venere e il Petit Verdot. Curiosità: quest'ultimo proviene dalla regione vitivinicola francese Bordeaux e, identificandosi con il requisito “poco verde”, necessita di una maturazione tardiva. Le frange supporters di questo vitigno si sono dirottate anche negli Stati Uniti (California), in Argentina, in Australia, in Cile, in Nuova Zelanda, in Grecia e in Spagna.
Tutta l'azienda è in biologico. Ad essere certificato come primo vino biologico è stato, nel 2017, “Decimo” che è anche il primo blend di Nero d'Avola e Frappato. La proprietà si sviluppa su tutte le linee preordinate, in base alla stagione. È giunta a quindici referenze con un mercato estero in Germania, Svizzera, Lussemburgo e Polonia, Eseguiti pure dei tentativi nella commercializzazione cinese, su cui si deve lavorare ancora. La proprietà cinge anche un'enoteca di 200 metri quadrati, dove i turisti hanno l'alternativa di visitare ed acquistare. Da qualche anno, c'è un nuovo enologo Giovanni Rizzo che indica le corrette sfumature, come il Periodo delle Bollicine, il secondo anno di Metodo Classico da Nero d'Avola, Charmat con Chardonnay e rosato da Pinot Nero.
La Cantina e i vini delle Tenute Gigliotto
La cantina è stata rivestita architettonicamente in pietra perché la pietra è isolante. «Siamo stati previggenti pensando ad un disegno che resterà nella vita - confessa Savoca - perché così si migliora con gli anni come per il vino». I figli dell'imprenditore sono parte dell'azienda ma anche per indole diversa nella vita professionale non riescono ad essere presenti allo stesso modo: Cristina 28 anni è rimasta all'Estero per studio, Giovanni 23 anni si dovrà laureare in Economia e Saretta 21 anni è presa dalla Giurisprudenza.
I vini prodotti sono in purezza e le loro denominazioni rievocano il territorio per potere “pubblicizzare e vendere” lo stesso territorio. A comparire per primi nella cantina sono stati il Nero d'Avola che termina il suo affinamento con sei mesi di legno, il “Vossìa” anche questo Nero d'Avola passa invece 18 mesi in barrique di rovere francese che conferiscono sentori di viola, prugna secca e speziatura tra liquirizia e chiodi di garofano, ”Venere” è uno Chardonnay in cui il 10% delle uve è sottoposto a fermentazione in legno, il “Conte Ruggero” che è un Petit Verdot molto elegante che compie in acciaio sei mesi, 12 mesi in legno e bottiglia e il “Kanzir” che è un rosato da Nero d'Avola vinificato in bianco e sta 6 mesi in acciaio e 3 mesi in bottiglia. Successivamente, il “San Michele” che è il Frappato (profumi che rimandano alla vaniglia e al cioccolato) ed affina in acciaio e 6 mesi di botte: il battesimo del vino qui deriva dal 1600, quando i Benedettini abbandonano la terra e il re assegna questo feudo a Michele Gravina che per mancanza di manodopera chiama dei braccianti albanesi per coltivare la terra e farla ripopolare. Proprio a Gravina si deve dunque il nuovo insediamento abitativo.
Ancora il “Patrisanto” - un Moscato ricavato da vendemmia tardiva ed il “Rossomanno” - un Merlot, dal nome del sito archeologico tra Piazza Armerina e Enna, a 9 chilometri dai vigneti di San Michele di Ganzaria. Il 2018 segna la nascita di altri due vini che hanno destato massiccio trasporto: il “Donnacristina” uno Charmat lungo, Rosato di Pinot Nero e il “Dongiovanni” - un Nero d'Avola con l'appassimento delle uve sui graticci per oltre 1 mese. Infine, “Il Palio” - uno spumante Metodo Charmat di Chardonnay, con una complessità che cattura e perlage fine e “La Dolcezza di Sara” che è un Passito da Petit Verdot con altissima concentrazione di zuccheri.
Tenute e Agriturismo Gigliotto
Contrada Gigliotto SS 117 bis km 60 - 95040 San Michele di Ganzaria (Ct)
Tel 391 7340376
© Riproduzione riservata
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini