“È ora di ubriacarsi! Per non essere gli schiavi martirizzati del Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.” Questo è l’incipit che, forse, più mi rappresenta, che rende giustizia all’immagine dell’esistenza e il fatto che sia stato Charles Baudelaire a pronunciarlo imprime potenza alla necessità di riflettere con un po’ di versi a fianco e quel calice di vino da non farsi mai mancare nei momenti topici. Scrivere per sé stessi (è così che è scattata) e indagare sugli interrogativi dei fatti quotidiani, risolvere le problematiche di una persona, di una famiglia, di un quartiere, di una città spiegando e descrivendo nel modo incisivo cosa sia successo per arrivare a quello. Partendo dall’esercizio della cronaca con l’immediatezza del video, lavorando per le TV locali, poi regionali e nazionali e conducendo i telegiornali e cercando la notizia per strada, ho compreso che la superficialità non dovrebbe mai appartenere a questo mondo, attingendo invece all’ironia e alla sensibilità. Dietro la fatica e la gioia di un cuoco che ha un piccolo ristorante o l’artigiano con la sua bottega, c’è una storia che va raccolta con l’autenticità individuale del giornalista, non scimmiottata qua e là. Tanti anni di redazioni giornalistiche e di uffici stampa, confezionando servizi TV e Web e articoli e trattando cronaca bianca, politica, attualità e spettacolo e tradizioni del territorio, svolgendo il ruolo di redattrice, anchorwoman nei TG, direttore responsabile, presentatrice in trasmissioni TV ed eventi (anche organizzatrice) quali rassegne dal Food al cinema, dalla musica ai sindacati, mi hanno portato a sapere scegliere e specializzarmi in Enogastronomia e Turismo e nel contatto primario con i borghi e le vigne. La competenza si misura in ogni parola e in ogni gesto: accompagnata dalla vivacità, dalla curiosità e dal sapersi rimboccare le maniche sempre può renderti un buon divulgatore. Ed io lo faccio e mi spendo anche per i due mari di Messina e l’universo di Sicilia.