Consorzio Barbera d'Asti: la sostenibilità protagonista alla Milano Wine Week

Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha promosso l’incontro “Sostenibilità oltre la certificazione”. Un viaggio tra eccellenza e territorio per valorizzare le buone pratiche e un consumo consapevole

09 ottobre 2024 | 17:12
di Gabriele Ancona

Nell’ambito della settima edizione della Milano Wine Week il 9 ottobre ha visto protagonista il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, che ha promosso un incontro di stringente attualità. Titolo dell’evento “Sostenibilità oltre la certificazione”. Iniziativa che rientra nella campagna europea "Born Sustainable", realizzata in collaborazione con il Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e il Consorzio del Roccaverano Dop. L’obiettivo è sensibilizzare consumatori e operatori del settore sull’importanza di un consumo responsabile, promuovendo il rispetto per l’ambiente in ogni fase della produzione e del consumo coinvolgendo cinque Paesi: Italia, Francia, Germania, Svezia e Danimarca.

Sostenibilità, percorso lungo e articolato

«La sosteniblità è nelle nostre corde da dieci anni - ha dichiarato il presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato Vitaliano Maccario - E la tutela rappresenta un punto fermo, che dà l’impronta e sostiene l’identità. Certo, un percorso lungo e molto articolato. Siamo ambasciatori di un territorio e di tanti professionisti che vi operano. Il vino va comunicato in profondità e la sostenibilità è l’atto di costruzione del suo valore. La campagna 'Born Sustainable' ci consente di esprimere il legame profondo con le nostre terre e promuovere le pratiche innovative che caratterizzano la nostra produzione, non solo come eccellenza enogastronomica, ma come esempio di rispetto per l'ambiente e di tutela delle tradizioni locali». «La sostenibilità - ha puntualizzato il sommelier e degustatore internazionale Costantino Gabardi, che ha introdotto l’incontro - in ultima analisi deve diventare un driver di acquisto». Passaggio obbligato, la certificazione.

Sostenibilità, comunicare il vino in modo efficace

«In questo senso - ha ricordato Giuseppe Liberatore, direttore dell’ente di certificazione Valoritalia - il valore aggiunto è infondere fiducia comunicando in modo efficace l’impegno delle imprese ottenendo un indiscusso vantaggio competitivo. La certificazione mira a un miglioramento continuo e interessa tutte le fasi produttive, dalla vigna al trasporto del prodotto finito. Nello specifico, la certificazione di sostenibilità Equalitas, nata nel 2014, si basa sui pilastri ambientale, sociale ed economico con l’obiettivo di favorire l’adozione di un sistema di gestione efficiente, promuovendo la trasparenza e la comunicazione attraverso la pubblicazione annuale di un bilancio di sostenibilità. Vengono certificati prodotto, azienda e territorio». A oggi Valoritalia vanta 7,8 milioni di ettolitri di vino certificato Equalitas, il 18% della produzione vinicola.

«La sostenibilità - ha puntualizzato Matteo Gerbi, enologo e cofondatore della vinicola Frasca La Guaragna di Nizza Monferrato (At) - è un compromesso tra prodotto di alta qualità, ambiente e remunerazione nel tempo. Il futuro viaggia su questa strada e la bottiglia è un messaggio che rappresenta un complesso di attività da comunicare». «Un mosaico delicatissimo che va composto con studio e ricerca», ha annotato Giancarlo Spezia, che produce tecnologia per l’agricoltura-viticoltura di precisione, attento a sviluppare ogni tipo di innovazione che possa comportare un maggior rispetto dell’ambiente e uno sviluppo sostenibile delle produzioni.

Sostenibilità, Conegliano Valdobbiadene “glyphosate free”

Diego Tomasi, direttore del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, è andato dritto al punto: «Il Consorzio promuove la conservazione dell’ambiente, nel nostro caso unico, “eroico”. La sostenibilità per noi è una dimensione ante litteram. Oggi il Conegliano Valdobbiadene è probabilmente l’area più estesa d’Europa “glyphosate free”. E stiamo parlando di 8.611 ettari. La sostenibilità ambientale si declina anche nel blocco ai nuovi vigneti. Attualmente il 55% dei vigneti della denominazione è certificato Sqnpi-Sistema qualità nazionale produzione integrata, con l’obiettivo di raggiungere il 90% entro il 2029. Abbiamo inoltre istituito la Green Academy che contempla le aree tematiche acqua, suolo e aria e nel 2024 abbiamo pubblicato il 1° Rapporto di sostenibilità».

Alla tavola rotonda ha fatto seguito uno showcooking a cura di Daniel Canzian, presidente di Jre-Jeunes Restaurateurs, con i prodotti del Consorzio del Roccaverano Dop, una produzione casearia che interessa 10 comuni della provincia di Asti e 9 di Alessandria. La giornata si è chiusa con un Walk Around Tasting di Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e tre masterclass, dal titolo “Stile, personalità ed espressione di bevibililità della Barbera d’Asti Docg”, “Affinamento e vitigno un capitolo sull’espressione variétale della Barbera d’Asti Docg Superiore nel tempo” e “Nizza Docg, vocazione Barbera. Identità di un vino iconico”.

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Alberto Lupini


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