Comincioli lancia il progetto Alpha per rilanciare il vitigno Groppello

La cantina di Puegnago riserverà 1552 bottiglie per ogni annata, ritirandole dalla vendita. Queste verranno conservate nelle cantine e riproposte solo dopo un percorso di maturazione in bottiglia di minimo 3 anni

02 agosto 2023 | 14:41
di Renato Andreolassi

«Il tempo è il valore essenziale per raggiungere la qualità che ci siamo prefissi», con questo impegno-sfida, Gianfranco Comincioli ha intrapreso una nuova strada per dare sempre più valore e qualità ai suoi vini. Un'idea per molti versi simile a quella già avviata nel veronese, dal più prestigioso produttore di "Amarone". Ritirare dal mercato, in sostanza, i propri vini, per evitare speculazioni sui prezzi e imitazioni e allo stesso tempo farli maturare, crescere e riportarli sul mercato fra qualche anno. A Puegnago (Bs), nell'antica dimora di famiglia, Comincioli con i figli, all'insegna dell'elogio alla lentezza ha dato il via al "Progetto Alpha'' che sostanzialmente vuole rilanciare l'antico vitigno della Valtènesi, il Groppello.

Comincioli, 1552 bottiglie per ogni annata ritirate dalla vendita per maturare tre anni

«Dopo 40 anni di ricerche ed esperienze - dice - con il rosso “Gropel 2015” iniziamo un nuovo percorso che sarà destinato a vini e vendemmie selezionate. Abbiamo deciso di riservare 1552 bottiglie per ogni annata, ritirandole dalla vendita. Queste verranno conservate nelle nostre cantine e riproposte solo dopo un percorso di maturazione in bottiglia di minimo 3 anni». Che un piccolo e prestigioso viticoltore (in base alle annate produce fra le 50 e 70mila bottiglie, apprezzate soprattutto ai tedeschi) in una zona sempre più vocata ai rosati- il suo Diamante è fra le eccellenze-lanci questa nuova “provocazione” nel momento di maggior vendita dei vini e affluenza turistica sul Garda, non è cosa da poco.

«Le bottiglie - precisa Comincioli - sono sin da ora prenotabili ma in quantità limitata per poter condividere questo progetto con i nostri più affezionati clienti. Crediamo che il tempo sia la chiave per valorizzare una grande annata. Investire su questo concetto è la nostra scelta».

Cambiamenti climatici, sul Garda preoccupazione per la vendemmia

Intanto si guarda (con non poche preoccupazioni) alla prossima vendemmia. Tradizionalmente nei vigneti attorno al lago si inizia a metà settembre: «Quest'anno - conclude Comincioli - sarà difficile a causa delle condizioni climatiche e quasi sicuramente si farà a fine settembre. Sarà un 2023 difficile per i rossi mentre invece si preannuncia buona per i rosati e i bianchi. Le reti ci hanno in gran parte salvato dalla grandine dei giorni scorsi, ma viste le conseguenze del meteo con acini non perfetti, non ci sono i presupposti per fare dei rossi importanti». Insomma, non vi è ancora nessuna certezza, a parte le bizze di Giove Pluvio.

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