Come scegliere la birra giusta per l'estate? Le migliori proposte di stagione

Birra-estate è un binomio di successo ormai consolidato nel tempo. Tuttavia col passare degli anni cambiano gusti e tendenze e anche i produttori si devono adeguare, pur mantenendo i propri tratti distintivi . Scopriamo quali sono i trend del 2024, anche perché sembra che, in generale, sia mutato l’atteggiamento dell’italiano medio verso il boccale

06 luglio 2024 | 05:00
di Giambattista Marchetto

L’estate è la stagione della birra. Sì, perché soprattutto in Italia l’incremento nei consumi registrato anche nel post-Covid vede una disparità netta sbilanciata verso la bella stagione. Va osservato però che c’è birra e birra, ma non tutte sono allineate con i trend e soprattutto con le temperature.

Estate, le tendenze della birra

«C’è una tendenza ormai consolidata - evidenzia Eugenio Signoroni, co-curatore della Guida alla Birre d’Italia di Slow Food - che vede un ritorno forte alle lager e alle basse fermentazioni. Quello stile che era stato messo da parte, perché visto come espressione della produzione industriale, negli ultimi anni sta tornando di gran moda». D’altra parte sembra che in generale sia mutato l’atteggiamento dell’italiano medio verso il boccale. «Da noi si tendeva a bere alcolico anche d’estate - prosegue Signoroni - mentre negli ultimi anni, anche nel comparto delle birre artigianali, attirano sempre più attenzioni le birre a bassa gradazione, le cosiddette Session. E poi, timidamente, anche in Italia stanno emergendo i prodotti no-alcol, tanto che pure i birrifici artigianali hanno iniziato a rivolgere attenzioni a questo segmento, soprattutto in estate».

 

Infine c’è la nicchia delle birre saline, «una proposta che sembrava una tendenza ispirata alle Gose tedesche - conclude - ma che proprio per l’approccio estivo e rinfrescante trova una declinazione molto italiana. Agrumate e giocate sulla sapidità, sono molto interessanti anche per l’utilizzo nella cocktailerie».

Birre d’estate, cosa propongono i brand?

Quali sono allora le proposte per l’estate 2024 dai brand italiani? Le craft hanno una spinta intrigante sulla curiosità degli ingredienti, ma sembrano allineate sulle personalità di fondo. «Anche se l’estate quest’anno non sembra iniziare mai - ironizza Pietro di Pilato, birraio di Brewfist - l’attenzione è già rivolta verso birre a bassa gradazione alcolica, non troppo amare anzi possibilmente giocate sulla frutta con un bilanciamento della componente sour. Un esempio è la nostra Meringata che vede un’aggiunta di lattosio e bucce di limone, dunque risulta dolcina senza troppo impegno ma ben bilanciata dal sour». Rileva invece meno spinta rispetto a qualche mese fa sulle analcoliche.

«L’estate vede Birrone particolarmente preparato - dichiara senza mezzi termini il fondatore Simone Dal Cortivo - perché da sempre produciamo per scelta birre a bassa gradazione alcolica e di facile beva, pensate per essere un elemento socializzante, da gustare in compagnia e togliere la sete. Questa nostra scelta stilistica fa sì che realizziamo birre assolutamente in linea con le esigenze estive che sono appunto di birre a basso grado alcolico e di facile beva». E individua tre grandi famiglie: «le Session, a basso grado alcolico e caratterizzate da luppoli esotici, appassionanti e intriganti; le Speziate che evidenziano poca presenza del malto al palato e ricorrono all’uso di spezie come elemento rinfrescante; le Sour magari acidificate su frutta, un po' salate e che si trasformano in una meravigliosa bibita estiva».

Fabiano Toffoli di 32 Via dei Birrai nota come i formati continuano a calare, con un passaggio da lattina 440 ml a lattina 330 ml (nel mondo artigianale) su richiesta dei distributori, per uscire ad un prezzo inferiore. Quanto al contenuto, «si cercano prodotti semplici e non impegnativi - dice - per cui la birra chiara a 5 gradi rimane la regina (come la nostra Ambita), anche se c’è uno spostamento verso le birre ulteriormente leggere. Si cerca comunque di dare un contenuto al prodotto per “incantare” il consumatore che deve comprare: legame col territorio o tradizione. Perché i birrai artigiani cominciano a capire che non devono confrontarsi con una cerchia ristretta di appassionati, ma occorre descrivere in maniera semplice e veloce il prodotto».

Birre d’estate, sapori d’Italia

Anche tra i produttori più grandi le tendenze emergono con chiarezza. «A parte la spinta distributiva sul formato mezzo litro, dedicato principalmente all’horeca, non abbiamo presentato prodotti nuovi - chiarisce Lorenzo Tomaselli, responsabile commerciale Theresianer - e questo perché in realtà l’estate è il periodo in cui si lavora tantissimo. Quando arriviamo a giugno e luglio la produzione è già a pieno ritmo e non ha senso disperdere energie in nuovi progetti, che sono sempre complessi. Le specialità le facciamo nel periodo invernale”. Premesso questo, Tomaselli conferma «l’attenzione in stagione calda verso birre fresche e leggere, pils e luppolate tipo Ipa, ma anche blanche e weizen: sono queste due grandi famiglie a dominare la domanda, mentre calano le etichette più alcoliche».

Birra Castello punta per questa estate sulla Birra Dolomiti della Festa dell’Orzo 2024, una birra a bassa fermentazione e dal basso grado alcolico, con luppoli a dare sfumature agrumate, e dalla spiccata personalità data dalle note speziate al suo interno. «Vista la crescente attenzione alla salute e al benessere - spiegano dal birrificio - il consumatore di oggi è alla ricerca di una birra dal basso grado alcolico. Questa tipologia è pensata per offrire tutti i sapori e le complessità della sua controparte più alcolica, ma con meno calorie e senza gli effetti dell'alcol. Inoltre, soprattutto nella stagione estiva, chi consuma birra oggi è attratto dai sapori fruttati per via della loro freschezza e della loro capacità di adattarsi perfettamente ai caldi giorni estivi, con un tocco di personalità in più derivato dall’aggiunta delle spezie».

Punta sull’italianità Peroni Nastro Azzurro Stile Capri, l'ultima nata della famiglia Peroni. Nastro Azzurro. «Pensata per celebrare il buon vivere e lo stile italiano nel mondo - rimarcano dall’azienda - è un simbolo dell’estate italiana e il suo look mediterraneo è sottolineato dal packaging, caratterizzato dal vetro trasparente e dalle iconiche strisce bianche e blu. Il suo gusto è leggero e rinfrescante, meno alcolico e meno amaro rispetto alla Peroni Nastro Azzurro. Si caratterizza per note di zest di limone e foglie d’ulivo che contribuiscono a darle quel sapore mediterraneo, perfetto per l’aperitivo estivo».  Il brand si gioca anche la carta Peroni Nastro Azzurro 0.0%, «nata per rispondere alle esigenze contemporanee dei consumatori, sempre più consapevoli e alla ricerca di alternative analcoliche premium». I luppoli aromatici contribuiscono a preservare il gusto secco e rinfrescante di Nastro Azzurro.

Birre d'estate, la spinta delle regionali

Sulla linea regionale c’è poi la Raffo Lavorazione Grezza, birra “Decisamente Pugliese” prodotta con orzo e grano duro non raffinati della regione. «Una birra dal gusto rotondo, fresco, con un aroma maltato e note amare luppolate sul finale, con un processo curato in ogni singola fase affinché arrivi quanto più autentica possibile al consumatore, “grezza” appunto», specificano dalla produzione.

Su una linea analoga anche Birra Messina Vivace, l’ultima nata della famiglia Messina (Heineken), bionda rinfrescante e con leggere note agrumate. «Il perfetto bilanciamento degli ingredienti e le note aromatiche dei limoni siciliani contribuiscono a rendere questa birra innovativa e raffinata - rimarcano dall’azienda - è una lager filtrata a bassa fermentazione, con un grado di amarezza che si attesta sui 16 IBU, la nuova referenza offre un’esperienza rinfrescante e appagante. È prodotta a Massafra nello stesso stabilimento in cui viene prodotta Birra Messina Ricetta Classica».

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Alberto Lupini


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