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L'Italia del vino

Cinque spumanti italiani da portare sulle tavole delle feste

Le Vedute, Rocche dei Manzoni, Dorigati, Bellei, La Scolca: ecco una selezione di cinque etichette in grado di soddisfare tutti i gusti, caratterizzate dall’ampia possibilità di fare ottimi abbinamenti a tavola

di Eros Teboni
Miglior sommelier del mondo Wsa 2018
 
18 novembre 2021 | 10:30

Cinque spumanti italiani da portare sulle tavole delle feste

Le Vedute, Rocche dei Manzoni, Dorigati, Bellei, La Scolca: ecco una selezione di cinque etichette in grado di soddisfare tutti i gusti, caratterizzate dall’ampia possibilità di fare ottimi abbinamenti a tavola

di Eros Teboni
Miglior sommelier del mondo Wsa 2018
18 novembre 2021 | 10:30
 

Le prossime festività saranno l’occasione per lasciarci alle spalle un periodo tra i più neri della nostra storia. Prepariamoci a vivere il momento con intensità, scegliendo le bottiglie giuste, che rendano le prossime cene ancor più speciali. Ecco 5 bollicine italiane per la tavola delle feste, che mi hanno colpito per ciò che le singole storie aziendali rappresentano e per l’ampia possibilità di abbinamenti food, un elemento da non sottovalutare mai, che completa il sorso. Lo sappiamo bene, anche una bottiglia straordinaria, potrebbe non essere centrata al piatto che abbiamo cucinato con tanta cura. Che si tratti di momenti in famiglia o con gli amici, prepariamoli con cura, a partire da ciò che stapperemo. Beviamo italiano, la nostra spumantistica ha radici profonde ed è un comparto di cui andare fieri, che ha saputo crescere e rinnovarsi dando vita a individualità davvero uniche, rivelando un enorme lavoro fatto dai nostri produttori. Abbiamo a disposizione un patrimonio estesissimo, andiamone orgogliosi. E stappiamo in allegria!

 

Cinque spumanti italiani da portare sulle tavole delle feste

 

Franciacorta Brut - Le Vedute

Varietà: Chardonnay 80%, Pinot nero 20%
Forma di allevamento: Guyot
Prezzo medio: 23 euro
Abbinamento consigliato: frittura di paranza

Le antiche pratiche perfezionate dai Benedettini, a cui si riconosce la genesi della viticoltura franciacortina, si confermano oggi in un pregevole metodo classico Docg che nasce all’interno di un antico brolo, in prossimità del Monte Orfano, da vigneti in conversione biologica, frutto di un progetto imprenditoriale di due amici animati dalla medesima passione per il mondo del vino. Il brut di Manenti & Gozzini, è il risultato di un’accurata vinificazione, che tiene conto di pressature soffici, affinamenti sulle fecce fini con batonnages settimanali, permanenza sui lieviti in bottiglia per 18/24 mesi e remuage manuale. Ottimo all’aperitivo, rivela grande bevibilità. Al naso punta tutto sulla frutta e sul floreale, tanta pesca, tanta mela, con note di crosta di pane, lieviti e frutta secca. Al palato fresco, complesso, ma anche equilibrato, elegante, di buona acidità e persistenza.

 

Valentino Brut - Rocche dei Manzoni

Varietà: Chardonnay 100%
Forma di allevamento: Guyot
Prezzo medio: 40 euro
Abbinamento consigliato: quiche spinaci con ricotta e gamberi

Un brut metodo Classico che riposa sui lieviti per 120 mesi e ci dice molto dell’evoluzione che ha avuto in questi anni la Rocche dei Manzoni, fondata nel 1974 da Valentino Migliorini, che insieme alla moglie veniva dalla ristorazione stellata. Cinquanta ettari vitati con età media di 35 anni, posti a un’altitudine di circa 350 metri, distribuiti nel Comune di Monforte d’Alba nelle meravigliose Langhe, dove vige un approccio sostenibile che si riverbera in pratiche agro-ecologiche sostenibili. La sperimentazione caratterizza da sempre il lavoro in vigna e in cantina dell’azienda, che da oltre quarant’anni, accanto ai carismatici rossi piemontesi, ha affiancato anche interessanti brut metodo classico, tra cui il Valentino brut. Al palato rotondo, intenso, di grande freschezza, potenza, cremosità e di buona beva, con note di lievito e frutta esotica, sul finale salato. Un grande vino da abbinamento, che sorprende e sposta gli equilibri. Alla cieca difficilmente è riconoscibile come un metodo classico italiano, ma riconduce più facilmente ai cugini francesi.

 

 

Trentodoc Methius - Dorigati

Varietà: 60 % Chardonnay, 40 % Pinot Nero
Forma di allevamento: pergola trentina
Prezzo medio: 35 euro
Abbinamento consigliato: paccheri all’astice

Un Trentodoc d’eccellenza che rivela carattere e identità territoriale, nato nel 1986 dall'amicizia tra i due enologi Carlo Dorigati ed Enrico Paternoster. Se ne produce solo la riserva e non la versione base, sottolineandone l’unicità, mentre il nome è dedicato all’antico toponimo celtico e latino volgare, della località di Mezzocorona. Tre secoli di storia familiare, grazie al fondatore Luigi Dorigati, caratterizzano fin dal 1858 scelte ponderate e tanta ricerca che attraverso il “Protocollo d'intesa viticolo Trentino”, pone in essere la difesa integrata della vite, nel rispetto dei tempi e degli equilibri dell’ecosistema, per esprimersi attraverso grandi bottiglie. La sede della cantina, con le volte e le mura in pietra, è ubicata nel centro del paese di Mezzocorona e si sviluppa in profondità su un pian terreno e due piani sotterranei dove le temperature e l’umidità costanti favoriscono gli affinamenti, che si protraggono nel caso del brut oltre i sessanta mesi. Un brut che riuscirà a invecchiare tanto e già ora esprime notevole bevibilità, ideale nell’abbinamento con i piatti ittici è un vino verticale dalla notevole personalità. Al naso profumi intensi, con note di frutta e spezie. Al palato morbido e persistente, con una buona struttura.

 

Cuvée Blanc de Noirs Brut 2014 - Bellei

Varietà: Pinot Nero
Forma di allevamento: Guyot
Prezzo medio: 38 euro
Abbinamento consigliato: tortellini in brodo di cappone

Il miliare lavoro di ricerca che Beppe Bellei seppe infondere alla spumantistica, si ritrova in questo brut dal frutto intenso e dal fine perlage. Bellei, figura di spicco dell’artigianalità vitivinicola degli anni ’70, ’80 e ’90, si dimostrò capace di anticipare i tempi, riuscendo a creare un feeling con gli enotecnici più autorevoli della Champagne, animato da un sogno, realizzare un grande metodo classico con uve di lambrusco. E vi riuscì, spaziando oltre al Lambrusco, attraverso percorsi mai scontati, selezionando per le proprie vigne, cloni francesi di Pinot Noir e Chardonnay. Tra le punte di diamante della Francesco Bellei, un brut di pinot nero in purezza, limited edition, che si presenta subito fin dal primo sorso. Senza dubbio una delle bollicine più interessanti che puoi trovare in Emilia, una grande riserva, ottimo da bere o da conservare, con tanta strada davanti.

 

 

Soldati d'Antan Brut Millesimato 2009 - La Scolca

Varietà: Cortese 100%
Forma di allevamento: Guyot
Prezzo medio: 50-60 euro
Abbinamento consigliato: lasagnette al ragù

La Scolca, riconosciuta eccellenza enologica dell’alessandrino, ci parla di territorio e tradizione, ma in chiave contemporanea, con il nome del podere che rimanda all’antico toponimo “Sfurca”, che significa “guardare lontano” e il casolare che era stato una postazione di avvistamento. 50 ettari coltivati a vigneto, con circa 200 Km di filari, che vennero impiantati dove tradizionalmente c’erano boschi, si coltivava grano e uva a bacca rossa, che grazie a oltre un secolo di esperienza nelle pratiche vitivinicole, sono diventati l’emblema de La Scolca e della rinascita del vino Cortese. Un Gavi che non è un Gavi, la grande scommessa di fare il Gavi spumantizzato, e si caratterizza per essere molto concentrato, molto cremoso, ricco e ampio in bocca, con note di vaniglia e legno. Potenza, ma anche un’esemplare acidità decisamente tonda e una notevole freschezza, molto beverino, di grande intensità e tanto grasso, perfetto per la tavola di Natale.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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