Lo Chenin Blanc, vitigno autoctono della Valle della Loira, è noto localmente come Pineau de la Loire, chiamato con il nome attuale dal XVI secolo grazie al lavoro di ricerca effettuato presso il monastero di Mont-Chenin nella Touraine. Versatile, caratterizzato da una forte acidità, buon grado zuccherino, la buccia sottile può essere facilmente attaccata dalla Botrytis, in grado di produrre vini di qualità attraverso un ampio spettro di livelli: vini giovani e beverini, vini di struttura, spumanti metodo Classico di grande carattere e vini da dessert noti per la loro capacità di invecchiamento. In altre parole lo Chenin Blanc è la risposta di Francia al Riesling tedesco.

Uva Chenin Blanc
Nella Loira la sua coltivazione è concentrata nella zona di Anjou-Saumur e nella Touraine. Poco si adatta al di fuori della regione, salvo qualche eccezione nella zona di Stellenbosch in Sudafrica, nella Western Valley vicino a Perth in Australia e nella Napa Valley in California.
Il bouquet dello Chenin Blanc dipende dal clima: nei vini prodotti nelle zone a clima fresco o con uve non perfettamente mature troviamo aroma di mela verde, agrumi ed erbacei; in quelli prodotti in regioni a clima caldo o con uve mature invece aromi di mela matura, miele, pesca, albicocca, melone e spesso anche uva spina. Con il tempo sviluppano generalmente aromi di miele, cera d’api, muschio e confettura di mele cotogne. I vini prodotti con uve attaccate dalla Botrytis, oltre ai tipici aromi conferiti dai suoi effetti, sviluppano aromi di uva passa, marzapane e aromi che ricordano le spezie più dolci.
Si inizia a coltivarlo anche in Cina: la maison Moët Hennessy nel 2012 ha aperto una cantina in coproprietà con la cinese Soe Nongken, nella regione settentrionale di Ning Xia.