Bonollo, la grappa Of Amarone Barrique festeggia 25 anni e cambia look
Nuovo decanter e nuova campagna di comunicazione per Bonollo Of, tra i leader del mercato delle grappe di fascia alta. Bonollo mira a posizionare “Of” tra i grandi distillati internazionali
Con il lancio di Of Amarone Barrique, l'11 dicembre 1999, Bonollo portava sul mercato una grappa che si poneva al top nel mercato del distillato di bandiera italiano. Realizzata della distillazione delle vinacce di Amarone della Valpolicella e invecchiata in barrique di rovere francese, di fatto diede vita a una nuova categoria, quella della "grappa barrique". Venticinque anni dopo. Of è ancora il punto di riferimento del settore e, per festeggiare l'importante anniversario, l'azienda padovana ha presentato in un evento "multisensoriale" a Milano il restyling dell'immagine del prodotto, oggi affiancato fra l'altro da Of Dorange (con arance di Sicilia) e Of Amaro.
Nuova immagine per Bonollo Of
«Abbiamo deciso di regalare a Of una nuova immagine che ne sottolinei ancora di più l'eleganza e l'unicità. Un progetto al quale abbiamo lavorato quasi tre anni con la collaborazione dell'agenzia di branding Robilant Associati, culminato con il design del nuovo decanter e con il lancio del payoff Taste Of Beauty», ha spiegato Elvio Bonollo, quarta generazione (con il fratello Filippo e i cugini Luigi e Giorgio) alla guida dell'attività avviata dal bisnonno Giuseppe nel 1908. «L'obiettivo - ha proseguito - è comunicare il concetto di bellezza associandolo all'esperienza multisensoriale di puro piacere offerta da Of, un distillato da godere attraverso tutti i sensi, ma anche alla capacità tutta italiana di realizzare capolavori invidiati nel mondo, per semplicità e originalità al tempo stesso».
Bonollo, investimenti in innovazione
Fra i principali produttori di grappa, Bonollo 1908 ha sempre fatto della ricerca e dell'innovazione un proprio elemento distintivo, una caratteristica su cui ha puntato con decisione anche l'attuale quarta generazione, pur nel solco dell'esperienza e della lunga tradizione familiare. E che ha portato alla messa a punto del Sistema Unico Bonollo (Sub), una metodologia produttiva integrata che presiede e ottimizza in maniera flessibile tutte le fasi di realizzazione del prodotto, per garantirne una qualità elevata e costante. Proprio questo sistema è alla base dell'esclusività di Of, unitamente alla lunga fase di studio e di test che ne ha preceduto il lancio e al già citato processo di invecchiamento in barrique. «Processo - sottolinea Elvio Bonollo - che ci ha consentito di rendere così suadente ai sensi una grappa dal grande carattere, per vivacità e ricchezza di aromi ma anche per morbidezza».
Bonollo Of, ambizioni internazionali
Of - fanno chiaramente capire in Bonollo - ha tutte le caratteristiche per contribuire a posizionare la grappa fra i grandi distillati internazionali; resta tuttavia molto lavoro da fare, per comunicare uno spirit ancora poco conosciuto fuori dai confini italiani. Cosa che, peraltro, può anche rappresentare un vantaggio in un’ottica di storytelling: «Se in Italia - nota Bonollo - la grappa era considerata fino a cinquant’anni fa un distillato “povero”, all’estero questa percezione non esiste. Ma dobbiamo impegnarci per raccontarla, farla assaggiare… E dimostrare ai consumatori internazionali che, in certi casi, può avere un potenziale “edonistico” anche superiore ad altri distillati noti in tutto il mondo».
Grappa Bonollo Of e il traino della mixology
Una comunicazione che coinvolge anche la mixology: non a caso a Milano, nel corso dell’evento, erano proposti quattro varianti di cocktail classici realizzate con le referenze Of. «Grazie ai cocktail possiamo avvicinare certe fasce di consumatori che, nei drink, possono avere la percezione del carattere di una grappa come Of. Un primo passo che può portare successivamente a godere del distillato in purezza».
Proprio la crescita sui mercati d’esportazione, del resto, rientra fra gli obiettivi di Bonollo 1908, i cui prodotti - oltre all’Italia - attualmente raggiungono in particolare Germania, Austria, Svizzera, Olanda e Belgio, con una piccola quota distribuita anche negli Usa. In quest’ottica, fra gli ingenti investimenti in innovazione realizzati negli ultimi anni - accanto all’ingresso dell’azienda nella produzione di energie rinnovabili, grazie al recupero del biogas generato dai residui di distillazione e lavorazione delle vinacce nell’impianto di Conselve - spicca la costruzione di un innovativo magazzino automatico al servizio della logistica nello stabilimento di Mestrino (Pd).
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Alberto Lupini