Birrificio Kbirr, quando la magia dell'arte incontra il mondo brassicolo

Il progetto è nato nel 2016 da un'idea di Fabio Ditto, general manager di Loco for Drink, l'azienda leader nel territorio campano nel settore della distribuzione e dell'importazione di birre di alta gamma

22 giugno 2023 | 16:22
di Vincenzo D’Antonio

Piccolo birrificio cresce. È così che presentiamo l’ampliamento del Birrificio Kbirr. Kbirr è parola "inventata" nel senso che la trascrizione letterale di quanto sortisce come fonema nel dialetto napoletano a mo' di ammirata esclamazione per dire, ci si stesse esprimendo in lingua, "che birra!". Questo ampliamento dell'opificio è parte integrante del “Progetto Kbirr”, il concept napoletano nato da un’idea di Fabio Ditto, general manager di Loco for Drink. Loco for Drink è azienda leader in Campania nel settore della distribuzione e dell'importazione di birre di alta gamma.

Il progetto nacque nel già lontano anno 2016 dalla birra, nell'attività di distribuzione ed importazione per poi ampliarsi nell'anno 2018 con l’apertura di “Casa Kbirr”. "Casa Kbirr" fu la prima casa della birra artigianale napoletana, ubicata a pochi passi dalla storica Villa Campolieto, una delle più belle ville del Miglio d'Oro. La vis imprenditoriale di Fabio Ditto, la sua competenza, la sua passione non disgiunta da innato talento abilitano il percorso di crescita stante il suo lodevole anelito al miglioramento continuo.

Kbirr è una birra artigianale non pastorizzata prodotta interamente in Campania

Il birrificio si connota per essere il primo impianto moderno a sviluppo verticale in Italia, attento anche al rispetto dell’ambiente, dotato di un impianto produttivo che recupera acqua ed energia, proiettandosi così verso innovazioni che lo porteranno a raggiungere nel termine breve anche l’autosufficienza energetica. Allo scopo di soddisfare i differenti gusti degli esigenti bevitori, offrendo così diversi stili, le tipologie di birre sono sette: Lager, Strong Lager, Scotch Ale, Imperial Stout, Red Strong Ale, American Pale Ale e Golden Ale. Le birre made in Campania si abbigliano gioiosamente con policrome etichette, frutto di un costante lavoro sinergico con il mondo dell’arte, dando vita a prodotti allegri e originali, con loro insito valore.

Ascoltiamo il patron Fabio: «Ho scelto il nome Kbirr perché racconta, come un programma, le caratteristiche di questa birra emozionale, prodotta interamente nel territorio campano. L’arte per noi è davvero tanto cara, attraverso un prodotto popolare che è la birra che arriva a tutti, volevamo far arrivare un messaggio nobile che è quello dell’arte. Circondarsi di bellezza è importante, aiuta a vivere meglio e rasserena anche gli animi». Giammai a caso, Dostoevskij ne L'Idiota fa dire al principe Miškin che ”La bellezza salverà il mondo”!

Le espressioni artistiche del progetto Kbirr

Kbirr è un progetto che nasce dalla voglia di veder crescere anche economicamente il sotteso territorio attirando nuove risorse. Giammai casuale, pertanto, il legame prezioso e virtuoso con il mondo dell’arte e con la cultura partenopea. Tra le tante espressioni artistiche, il birrificio Kirr, sposa anche la nuova frontiera digitale degli NFT (Not Fungible Token) con un progetto artistico di Luigi Gallo. Fabio Ditto, insieme con il suo management cura particolarmente anche suggerimenti di abbinamento tra le sue birre e chicche di eccellenze gastronomiche campane. Di spiccata pregevolezza gli abbinamenti con i lievitati fatti dal Mastro Artigiano Domenico Fioretti di Caserta e con il Prosciutto San Daniele Dop fatto dal prosciuttificio artigianale La Glacere di San Daniele del Friuli. Pregevoli i gin di Officine Alkemiche di Nocera Inferiore (Sa). Enfasi straordinaria alle birre Kbirr è stata propulsa, nella giornata di presentazione dell'ampliato opificio, dalle creazioni dello chef stellato Domenico Iavarone del ristorante Josè Villa Guerra di Torre del Greco. Per l’occasione lo chef Iavarone ha usato tre delle birre di Kbirr, per tre intriganti preparazioni. "l’annecchia” (in dialetto napoletano, la carne di vitello) è stata marinata con la Natavota, accompagnata da salsa tonnata e insalatina di peperoncini verdi e olio alla menta; a seguire “La mia Oliva ascolana”, una ricostruzione dell’oliva, il cui il ripieno di carne è stata sfumato con la Pullicenhell.

A compimento, la “pasta mista con piselli astice e latte cotto affumicato”, che ha visto protagonista la "Cuore di Napoli”. Delizioso, in chiusura, il gelato su stecco del maestro cioccolatiere Giovanni Borreca della Pasticceria Pink House di Aversa (Ce) a base di cioccolato fondente monorigine venezuelano al 72%, arricchito dalla birra Natavot Red. Birra abbinata, la Paliata, una imperial stout corposa, con un impatto maltato che lascia subito posto a note di caffè, nocciola e cioccolato amaro. Il connubio arte-birra si palesa beatamente come l'essenziale cifra stilistica del birrificio.

Birrificio Kbirr, l'incontro con gli artisti protagonisti di alcune etichette

La visita all'ampliato birrificio ci ha consentito di assistere all'incontro con quattro degli artisti protagonisti di alcune etichette, a partire da Luigi Masecchia, dove l’elemento umano e quello materico si uniscono fino ad arrivare a trasformare i tappi di metallo, in opere d’arte. Non solo riciclare, ma ripensare, riplasmare, riconcepire. Il piano superiore del plesso è dedicato ad Alessandro Flaminio, pittore e scultore napoletano. La sua opera più risonante è il San Gennaro, rappresentato con uno stile contemporaneo.

Ancora, l’animo e il tratto delicato e romantico di Pasquale Manzo, artista della cartapesta, le cui opere traggono ispirazione da Napoli, con originali interpretazioni di Pulcinella. Ancora, l'artista Luca Carnevale che attraverso il linguaggio del fumetto, ne celebra i protagonisti come veri e propri supereroi, facendone prevalere lo status di “Umani” rispetto a quello di “Super”. In amena convivialità si è potuta apprezzare anche l'ultima birra nata: la “Cap ‘e Fierro”, una strong Lager con note dolci, corpo pieno, ottima struttura.

Piccolo birrificio cresce, si è detto in incipit. Kbirr virtuosamente evolve, così chiosiamo, grazie alla lucida vision imprenditoriale di Fabio Ditto e alla sua valente squadra.

Birrificio Kbirr
Via Salvatore Piccolo, 133 - Giugliano in Campania (Na)
Tel. 081 833 5518

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Alberto Lupini


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