Grazie all’accordo siglato tra Unionbirrai e Cibus la birra artigianale italiana approda a Parma con un’area espositiva dedicata. La principale fiera b2b per il food made in Italy andrà in scena dal 31 agosto al 3 settembre. Unionbirrai, l’associazione di categoria per la tutela e la valorizzazione del settore, e Birra Nostra, brand di promozione della birra artigianale italiana, gestiranno un hub dedicato che accoglierà i produttori artigianali e ospiterà convegni e appuntamenti educational.
Unionbirrai sarà presente alla 20ª edizione di Cibus, a Parma dal 30 agosto al 3 settembre
Produzione in crescita
Un accordo che è stato celebrato anche il 23 giugno in occasione della Giornata nazionale della Birra Artigianale. Una doppia ricorrenza per Unionbirrai, che ha festeggiato anche i 25 anni dalla fondazione del movimento brassicolo italiano. Un percorso impegnativo e virtuoso che nel 2016 ha portato all'istituzione della denominanzione di legge di birra artigianale. Riconoscimento che ha spinto ancor di più i consumi di questo segmento. Protagonisti di questo dinamismo i 1.195 birrifici artigianali, comprese le beer firm, di cui il 40% associato a Unionbirrai. Oggi si può stimare una produzione annua media per birrificio pari a 650 ettolitri, corrispondente a circa il 4% della produzione italiana, contro i 450 ettolitri e l’1,1% di pochi anni fa.
Concorso Birra dell’Anno
La 20ª edizione di Cibus ospiterà anche la premiazione del 16° concorso Birra dell’Anno. «Cibus è l’evento che rappresenta l’eccellenza del made in Italy in ambito agroalimentare - ha dichiarato Vittorio Ferraris, direttore generale Unionbirrai - la partnership con Cibus è una grande novità, sia per il concorso Birra dell’Anno sia per i birrifici artigianali, che avranno così l’occasione di entrare in un network b2b e di far conoscere i propri prodotti al mercato nazionale e internazionale. Il Salone internazionale dell’alimentazione sarà inoltre il palcoscenico ideale per la premiazione del concorso Birra dell’Anno 2021, che valorizza le eccellenze della birra indipendente artigianale italiana. Con Cibus è stata condivisa inoltre l’opportunità di creare dei momenti di confronto fuori fiera, affinché i birrifici possano incontrare i consumatori». Del resto, sin dalla fondazione del movimento, Unionbirrai sostiene la promozione della birra artigianale con iniziative rivolte ai piccoli produttori indipendenti e ai loro potenziali clienti.
Oggi la produzione media annua per birrificio artigianale è pari a 650 ettolitriQuesta edizione di Cibus vede anche un
passaggio di consegne significativo, da Beer Attraction di Rimini a Parma. «Abbiamo scelto di cambiare location dopo tanti anni per
ottimizzare i vantaggi commerciali per i birrifici - ha annotato
Giampaolo Sangiorgi, responsabile gruppo marketing ed eventi di Unionbirrai - Sarà una collaborazione nuova e proficua, che aprirà una serie di ottimi scenari per la birra artigianale italiana».
«Il successo dei grandi eventi fieristici avviene anche grazie a importanti e strategiche alleanze - ha puntualizzato
Riccardo Caravita, Cibus and Food brand manager - il nostro obiettivo è quello di completare la già ricca offerta assortimentale, che consentirà ai top buyer italiani ed esteri di
incontrare a Cibus 2021 il meglio delle birre artigianali italiane».
Il turismo brassicolo
Un palcoscenico fondamentale per sviluppare il turismo brassicolo, segmento dall’ingente bagaglio di potenzialità. «L’Italia - ha ricordato di recente Antonio Massa, membro del Gruppo agricoli di Unionbirrai - vanta un’estrema capillarità di birrifici. Ogni provincia ne è presidiata. I birrifici, inoltre, sono aziende che vivono il territorio, hanno la consapevolezza dei prodotti tipici, dei luoghi di interesse, degli eventi culturali. Ed è ben radicato il legame con la cucina e con i luoghi di produzione delle materie prime. La proposta turistica deve quindi organizzarsi sul territorio coinvolgendo tutti gli attori. Il birrificio può essere l’asse portante di un ampio ventaglio di opportunità che articolano il turismo brassicolo, a sua volta in grado di rilanciare quello di prossimità. In ultima analisi si deve proporre il territorio a 360 gradi in chiave birra. Si parte da lì per scoprire altri mondi indipendenti che si alimentano a vicenda».
Per informazioni: www.unionbirrai.it