A Milano torna la wine week Otto giorni per rialzare i calici

Si terrà dal 3 all’11 ottobre con l’obiettivo di rafforzare il ruolo del capoluogo lombardo quale hub per la promozione della cultura del vino a livello internazionale nel rispetto delle limitazioni . Rispetto allo scorso anno sarà dato più spazio al mondo della ristorazione e della somministrazione

16 settembre 2020 | 17:17
di Gabriele Ancona
La Milano Wine Week, giunta alla 3ª edizione, è stata svelata questa mattina dal presidente Federico Gordini al Centro Congressi di Confocommercio. Al suo fianco Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, Ernesto Abbona, presidente Unione italiana vini, Aldo Cursano, vicepresidente  Fipe – Federazione italiana pubblici esercizi.


Federico Gordini

«La Milano Wine Week di quest’anno – ha dichiarato  Gordini – è il frutto di un grande lavoro di cambiamento, di innovazione e di messa in discussione che, in questi mesi, ha coinvolto il nostro team, i nostri partner e le aziende e i Consorzi che ci sostengono. Il risultato sarà una manifestazione totalmente adeguata ai nuovi scenari, con delle ovvie differenze rispetto al passato, ma ricca di novità che le permetteranno di crescere anche in questo 2020, dando vita, se possibile, a un evento ancora più grande, importante e internazionale, sia pur nel rispetto delle rigide normative imposte dall’emergenza sanitaria».
Un ampliamento possibile grazie alla piattaforma Digital Wine Fair che porterà in scena i Tasting Internazionali, degustazioni senza confini – quasi 50 gli appuntamenti in calendario - rivolte ai buyer e alla stampa in collegamento digitale con pubblico fisico che sarà in parte nell’headquarter milanese di Palazzo Bovara e in parte in una delle 7 sedi estere della Milano Wine Week 2020, dislocate a New York, San Francisco, Miami, Toronto, Shenzhen, Shanghai e Mosca, toccando quindi i più importanti mercati di riferimento del mondo vitivinicolo.

«L’Unione italiana vini – ha sottolineato il presidente Abbona - rappresenta l’80% del fatturato del vino italiano all’estero. Il vino è il simbolo delle diversità del nostro Paese, delle sue culture e dei suoi territori. Milano si rivela di nuovo un elemento trainante di promozione».

«In Italia il settore agroalimentare – ha annotato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – vale 540 miliardi di euro e il modo del vino produce un fatturato di 13 miliardi. Un ettaro su 20 è coltivato a vite».

Sempre nel quartier generale di Palazzo Bovara si svolgeranno i Tasting Italiani, masterclass e walk-around tasting dedicati a operatori, stampa e buyer italiani selezionati del canale Horeca, collegati in streaming. Tutte le aziende partecipanti potranno inoltre disporre anche di stand virtuali in una vera e propria fiera digitale internazionale che nasce per abbattere le distanze tra produttori e operatori della filiera per mezzo di un innovativo strumento che favorisce l’incontro tra domanda e offerta.


Previsti oltre 50 appuntamenti di degustazione a livello internazionale

Fruibili da remoto, in streaming o on demand, saranno anche i tre grandi momenti di formazione e networking organizzati in occasione della Milano Wine Week 2020: la terza edizione del Wine Business Forum (6 ottobre), realizzato in partnership con Bs-Strategies e coordinato da Silvana Ballotta, che si concentrerà sull’internazionalizzazione in alcuni dei principali mercati dell’export vinicolo italiano, cui si affiancherà il nuovo Shaping Wine (8 ottobre), realizzato in partnership con Sda Bocconi, un momento di riflessione sui trend innovativi e sull’evoluzione degli spazi fisici e virtuali del retail del mondo del vino, e la seconda edizione del Wine Generation Forum (9 ottobre), realizzato in collaborazione con Agivi (Associazione dei giovani imprenditori vinicoli italiani) in lingua inglese, dedicato ai “millennials” che lavorano nel settore vinicolo.

Milano Wine Week sarà una festa per tutti che prenderà il via con il brindisi inaugurale promosso dalle aziende aderenti all’Istituto Trentodoc. Secondo tradizione anche l’attivazione dei Wine District, sodalizi tra un quartiere, con il suo circuito di bar, ristoranti ed enoteche, e un Consorzio di tutela. Un’alleanza che dal 3 all’11 ottobre svilupperà eventi speciali dedicati. Sei i distretti, a cui si sta per aggiungere quello dei Navigli. Al momento, ufficiali sono  il quartiere Brera / Garibaldi / Solferino appannaggio del Franciacorta, il distretto Eustachi presidiato dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, la zona di Porta Nuova con il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, l’Isola in partnership con il Consorzio delle Doc Friuli Venezia Giulia, Porta Romana insieme al Consorzio Tutela Lugana Doc e l’area dell’Arco della Pace e Corso Sempione presidiata dal Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg.


Federico Gordini e al tavolo Massimiliano Giansanti, Riccardo Ricci Curbastro, Ernesto Abbona, Aldo Cursano

Ulteriore impulso rispetto allo scorso anno sarà dato al coinvolgimento del mondo della ristorazione e della somministrazione che avrà una centralità ancora maggiore con l’obiettivo di ridare nuova linfa a una categoria tra quelle maggiormente messe in ginocchio dalla crisi economica collegata alla pandemia. Centinaia di locali e ristoranti milanesi saranno attivati nel corso della manifestazione con iniziative che diano risalto ai vini in carta sia all’interno delle strutture sia utilizzando i servizi di delivery. Milano Wine Week vuole divenire un grande momento di ripartenza per il mondo della ristorazione e della somministrazione, un settore dalle cui sorti dipende il futuro del settore vinicolo. In questa direzione va anche il progetto Wine Pairing che, presso il nuovo Babila Building by Guastoni di Corso Venezia, vedrà la partecipazione dei cuochi Andrea Berton, Daniel Canzian, Alessandro Borghese, Wicky Priyan e Gianluca Fusto, impegnati in altrettanti story-cooking in cui dovranno elaborare una propria ricetta a partire da un vino delle aziende e dei consorzi “supporter” di Milano Wine Week.

«I nostri valori – ha ricordato Aldo Cursano, vicepresidente Fipe – passano attraverso il cibo e il vino e i nostri luoghi sono la casa degli italiani. Milano Wine Week è un segnale importante che si dà all’Italia, un segnale di ripresa».

Milano Wine Week si avvale del sostegno delle più importanti realtà del settore vitivinicolo italiano, tra cui Franciacorta, Istituto Trentodoc, Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Guido Berlucchi, Santa Margherita Gruppo Vinicolo e Pasqua Vigneti e Cantine, in qualità di “founding supporter”; nonché Montelvini, Consorzio delle Doc Friuli Venezia Giulia, Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Consorzio di Tutela del Prosecco Doc, Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg, Consorzio Tutela Lugana Doc, Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, Piemonte Land of Perfection, Grandi Marchi, Perrier Jouët, Marchesi Antinori, Torre Rosazza, Vineyards V8+ e Zenato, in qualità di “supporter”. In qualità di “partner” figurano Slow Wine, Doctor Wine, Viticoltori Ersaf Cervim, I Vini di Veronelli, Coldiretti Lombardia, Passione Gourmet, Business Strategies, Equalitas, Milano Wine Club, The WineHunter, Partesa, I Bibanesi, Cantina San Michele Appiano, Marchesi di Barolo, Villa Sandi, Altemasi, Valdo e Sartori. Partner istituzionali della manifestazione sono Merano WineFestival, Ersaf, Slow Wine, Seminario Veronelli, Cervim, Bs - Business Strategies. La manifestazione è stata resa possibile anche grazie al supporto di Regione Lombardia, Comune di Milano, Confagricoltura, Confcommercio Milano, Federdoc, Fipe, Epam, Coldiretti e Unione Italiana Vini.

Per informazioni: www.milanowineweek.com

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