Dalla polvere di peperoncino al pepe di Sichuan, dal cumino alla fava tonka: oggi le spezie non restano più confinate alla cucina ma trovano un ruolo da protagoniste anche nel mondo della mixology. Cocktail che profumano di terre lontane, che bruciano o rinfrescano, che sorprendono al primo sorso e cambiano nel tempo. A Milano, al Milord, è nata una drink list che racconta questa rivoluzione sensoriale, frutto di un progetto che unisce Campari Academy, Lavazza Training Center, Carpigiani Gelato University, Koppert Cress e la Vitaletti Academy di Italpepe. Un’alleanza inedita che porta le spezie al centro di un percorso di ricerca scientifica e creativa, destinato a lasciare un segno.

Mixology speziata: il gusto che cambia i cocktail
Dalla ricerca alla miscelazione: le spezie diventano drink
L’idea nasce proprio alla Vitaletti Academy, centro che da anni lavora sulla diffusione della cultura delle spezie e che oggi si conferma punto di riferimento per chi voglia spingersi oltre la tradizione. Insieme a partner d’eccellenza, l’accademia ha costruito un laboratorio condiviso dove bartender, formatori e ricercatori hanno esplorato l’impatto gustativo ed emotivo delle spezie, studiandone le sfumature e le possibili applicazioni nei cocktail. Non un semplice esercizio di stile, bensì un lavoro condotto con rigore e passione, capace di generare esperienze multisensoriali in grado di coinvolgere palato, olfatto e memoria.
Il cuore di questa sperimentazione è la drink list firmata da Cristian Lodi, trainer storico della Campari Academy, che ha trasformato le sette sfumature sensoriali delle spezie Italpepe in altrettanti cocktail inediti. Così “Passion” accosta lamponi liofilizzati e peperoncino Ancho a rum Appleton e spumante Cinzano; “Trust” mette insieme Bulldog Gin, timo, pepe di Sichuan e una soda alla pesca; “Cheerful” gioca con mango liofilizzato, pepe rosa e cardamomo; “Tenderness” profuma un classico Negroni con fava tonka; “Tradition” valorizza l’arancia e il pepe di Kampot; “Harmony” lega Campari, cumino e germogli di pisello; “Discover” propone tequila e paprika dolce affumicata, con un bordo di sale e spirulina. Una gamma di sapori che testimonia come le spezie possano dare profondità, calore o freschezza, modellando l’identità stessa del drink.
Quando il gelato incontra le spezie nel bicchiere
Ma il progetto non si ferma qui. In collaborazione con Carpigiani Gelato University, Lodi e Diletta Poggiali hanno esplorato un terreno ancora poco battuto: l’uso del gelato come elemento vivo all’interno del cocktail. L’esperimento ha dato vita a un sorbetto al tè verde e gelsomino inserito in una miscela di Mezcal Montelobos, Aperol, Vermouth del Professore e un cordiale a base di kaffir lime leaves, pepe di Sichuan, moringa, fava tonka e mirto. A completare la creazione, i Salty Fingers di Koppert Cress, che aggiungono sapidità e croccantezza. Il risultato è un cocktail in evoluzione, che cambia sorso dopo sorso grazie al gelato che si scioglie lentamente, liberando aromi e modificando texture e temperatura.

Il Vermuttino, una preparazione che unisce spirits, gelato e caffè
Lo studio si è poi spinto verso nuove forme di consumo, trasformando cocktail e gelato in finger food multisensoriali. Con Lavazza Training Center, Carpigiani Gelato University e Campari Academy, Italpepe ha immaginato un aperitivo che unisce liquido e solido in un’unica esperienza. Qui anche il caffè viene interpretato come spezia: il “Vermuttino”, preparato con Vermouth del Professore e gassosa, viene profumato con un’essenza di fava tonka e pepe di Sichuan e servito insieme a un gelato al cheddar e jalapeño, completato da nachos speziati alla polvere di caffè. Un abbinamento che ribalta le regole dell’aperitivo tradizionale e apre scenari del tutto nuovi.
Ischia e la visione delle spezie come esperienza sensoriale
In questo percorso non mancano suggestioni legate ai territori, con Ischia che torna più volte come riferimento naturale per la sperimentazione: isola di spezie, agrumi e erbe spontanee, luogo in cui ricerca e tradizione gastronomica si incontrano da sempre. Ed è proprio in quest’ottica che la Vitaletti Academy ribadisce la sua visione. «Le spezie non sono più solo un accento visivo o olfattivo, ma il cuore di un’esperienza multisensoriale - hanno ribadio gli esperti durante l'incontro. I loro toni, erbacei, agrumati o fruttati, combinati con liquori e distillati, donano profondità, calore, freschezza o piccantezza al blend nel bicchiere, risvegliando emozioni e ricordi. Saperle dosare, abbinare e raccontare diventa una competenza distintiva per ogni bartender che voglia davvero sorprendere».
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